Buonasera, da qualche tempo mi rendo conto di essere particolarmente ed eccessivamente sensibile alla rabbia. Ogni volta che ritengo una cosa ingiusta nei miei confronti o nei confronti delle persone in generale (sembra stupido ma mi riferisco anche a ostacoli burocratici o sistemi poco funzionali) mi arrabbio tantissimo. Mi rendo conto ad esempio che anche mentre guido tiro clacsonate e occhiatacce a chi per me “non sa guidare”. Mi arrabbio con i vicini se mi fanno notare delle cose. Ma il peggio è che mi arrabbio tanto e per nulla con il mio compagno. Abbiamo 27 anni entrambi e conviviamo, e aspettiamo una bambina. Lui è innamorato da morire di me ed io di lui...ci vogliamo sposare..io trovo in lui un sostegno sempre in ogni modo..è instancabile nonostante i miei sfoghi..insomma lui non fa nulla di male. Ma mi rendo conto che poverino se dice una parola sbagliata io lo aggredisco, se mi fa un osservazione io mi sento oppressa..ecco oppressa credo sia la parola chiave...lui mi chiede scusa anche quando non ha fatto nulla di male...io continuo ad arrabbiarmi e piangere...perché faccio così?
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29 MAR 2018
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Gentile Arlene,
In gravidanza la donna subisce molteplici cambiamenti psicologici e fisici, la gestione delle emozioni può essere critica in alcuni momenti.
Cerchi di staccare la spina a volte, ritagliandosi degli spazi di benessere personale in cui si prende cura di se e si coccola un po'.
Qualche colloquio di counseling potrebbe esserle utile per alleggerire la situazione.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa
31 MAR 2018
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Gentile Arlene
il periodo psicofisico che lei vive è costituito da cambiamenti e vulnerabilità. La gravidanza viene spesso descritta come un periodo esclusivamente roseo; in realtà non è proprio così poichè la donna vive una vera e propria rivoluzione psicofisica. Provi inizialmente a concentrarsi sui suoi bisogni e sulle sue necessità da comunicare apertamente al proprio partner, non in modalità di attacco e critica ma in un clima di comprensione e accettazione. Può essere utile in questi casi anche confrontarsi con altre gestanti in gruppi pre parto proprio al fine di condividere tutto ciò con chi la può comprendere pienamente e avere tutte le informazioni di cui lei ha necessità da parte di figure specializzate. Gentili saluti e auguri. Dott..ssa Nadia Carbone
28 MAR 2018
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Gentile Arlene,
la sua vita sta attraversando importanti cambiamenti: il matrimonio in programma e la gravidanza con le fisiologiche variazioni ormonali (che possono incidere sul tono dell'umore) non sono solo fonte di gioia, ma potenzialmente anche di stress. È normale.
Si dia il tempo di ascoltarsi e di capire di cosa ha bisogno: a volte basta poco come ritagliarsi uno spazio tutto suo dove svolgere un'attività piacevole e rilassante, spiegare al partner come si sente per verbalizzare ciò che prova e renderlo partecipe in modo costruttivo così da capire insieme cosa é utile fare nei momenti critici, partecipare a gruppi/forum di future mamme con le quali condividere esperienze ed emozioni, ridurre l'assunzione di sostanze che possono attivarla come il caffè, curare l'alimentazione e l'igiene del sonno per assicurarsi di riposare abbastanza.
Se queste accortezze non fossero sufficienti, può chiedere una colloquio ad uno psicologo per trovare un'accoglienza professionale al suo disagio, una valutazione approfondita e strategie di gestione mirate.
I migliori auguri
Dott.ssa Barbara Trevisan
Psicologa Psicoterapeuta
28 MAR 2018
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Buongiorno Arlene,
capisco le tue difficoltà nell’affrontare e gestire le emozioni che descrivi.
Per dare una risposta alla tua domanda sul perché ti capita tutto questo, bisognerebbe porsi prima qualche domanda: da quando tempo ti capita? È successo qualcosa di particolare nell’ultimo periodo? Come gestivi in passato le tue emozioni relative alla rabbia? C’è qualche momento in cui questo ti capita con maggiore facilità? Assumi qualche farmaco (anche semplicemente la pillola anticoncezionale) che in passato non assumevi?
Insomma le motivazioni potrebbero essere diverse, però se ritieni che queste difficoltà siano difficili da gestire e controllare in autonomia, sono sicura che un aiuto psicologico potrà esserti di aiuto in tale direzione.
Resto a tua disposizione, buona giornata.
Dott.ssa Margherita Benni