Buongiorno, mia figlia ha quasi 5 anni e da circa 2 anni ha un problema: quando vede che io e mio marito ci diamo un bacio o un abbraccio, esplode in crisi di rabbia e pianti in quanto dice che non vuole vederci fare le coccole perché è gelosa. Vorrei sapere quale può essere la causa di ciò. E' una bimba sveglia e molto attiva, a scuola non ha problemi (frequenta la scuola dell'infanzia), anche se la maestra mi ha riferito di vederla a volte arrabbiata e "musona" con le amichette per piccoli screzi relativi al gioco. Si arrabbia infatti con facilità anche a casa, esplode in attacchi di rabbia e pianti per delle piccolezze. Per il resto, è comunque socievole e rispettosa delle regole. Un dettaglio da non sottovalutare, a mio avviso, è il disturbo del padre: mio marito soffre infatti di episodi depressivi con tratti bipolari, è in cura dal neurologo, e spesso non riesce a stabilire un contatto pacifico con la bimba. Non vorrei che questa cosa disturbasse profondamente nostra figlia. Come si può fare per capire da dove provengono i suoi eclatanti comportamenti di rabbia e stizza? Grazie.
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6 MAG 2014
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Salve cara, credo che in questo caso sia da considerare con particolare attenzione la relazione che la bambina ha con il padre. Mi sembra chiaro che a questa età si stabiliscano dei rapporti molto stretti tra la figlia ed il padre e vista la patologia di quest'ultimo la bambina possa reagire in qualche modo con tristezza oppure non accettazione (rabbia) fantasticando responsabilità personali sullo stato emotivo e comportamentale del padre. In tale dinamica è possibile che la piccola agisca attraverso la gelosia difficoltà o fantasie paterne che lo stesso non riesce a mettere in atto. Spero che lei possa trovare un valido aiuto psicoterapico che coinvolga tutto il sistema familiare. Cordiali saluti
24 DIC 2013
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Gentile Signora Marty,
quanto Lei riporta credo meriti tre considerazioni distinte.
La gelosia a 5 anni (a partire dai 3), della bimba nei confronti delle vostre effusioni può essere considerata parte di quel che viene chiamato "complesso edipico", ossia, in breve, il momento in cui il bambino, crescendo, comincia ad essere consapevole di essere un individuo distinto dai propri genitori e manifesta questo prendere consapevolezza (il cui arco di tempo varia) anche con questo tipo di reazioni di "gelosia", interessante è infatti la domanda posta dalla collega "Voi genitori in questo caso come reagite?". Questo è molto importante ai fini della risoluzione del complesso edipico che fa parte della crescita individuale e di genere, e anche dell'impostazione delle relazioni con gli altri.
L'altro quesito riguarda dei comportamenti meno specifici, ma più generici, dove la bimba manifesta la propria rabbia, con attacchi, o frustrazione (magari perché non può ottenere attenzioni o gli oggetti che desidera?), con dei pianti, o con dei momenti di silenzio (i musi lunghi alla scuola dell'infanzia). Il che potrebbe essere un modo di esprimersi della bimba, facente parte del suo carattere, a cinque anni non si è ancora consapevoli al 100 delle sfumature delle proprie emozioni, di come chiamarle e semplicemente si vivono, come si sentono (ricordiamoci che son bambini non adulti in miniatura :) ).
Il terzo quesito riguarda invece se la situazione di Suo marito che, essendo affetto da episodi depressivi, con vs figlia, riporto le Sue parole, "non riesce a stabilire un rapporto pacifico", possa "disturbare" la piccola. C'è da dire che se suo marito ha questo tipo di comportamento (silenzio, espressione di rabbia...) è possibile che la bimba lo ripeta perché i genitori diventano un modello "da copiare".
Veniamo quindi al suo quesito finale "come fare a comprendere le cause dei comportamenti della piccola": come avrà certo compreso, attraverso queste pagine è difficoltoso dare una risposta certa, corretta e risolutiva. Come suggeriva uno dei colleghi, essendo Lei una donna molto sensibile ed attenta, Le consiglio fare una consulenza con un terapeuta familiare, con un collega che possibilmente abbia dimestichezza di trattamento anche con il disturbo di Suo marito.
A una mamma e moglie così amorevole ed attenta, sono certa non sarà difficile trovare, con l'aiuto di un collega, nuove strategie per gestire la situazione, fare crescere serenamente la piccola e creare, nonostante le difficoltà, un clima sereno in famiglia.
Sono molto ammirata, Le auguro tante belle cose.
23 DIC 2013
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Buongiorno gentile Marty,
per rispondere alla sua domanda:"Come si può fare per capire da dove provengono i suoi eclatanti comportamenti di rabbia e stizza?" è necessario affidarsi ad uno psicologo psicoterapeuta de visu per una consulenza psicologica dove tratteggiare nei particolari la situazione. Il clima familiare è di importanza decisiva per l'equilibrio dei bambini piccoli. Lei come reagisce e come sta quando suo marito attraversa momenti critici nella sua patologia? Forse un suo coinvolgimento esclusivo accudente nei confronti di suo marito nelle fasi critiche, può in qualche modo far sentire estraniata la bambina. Ma davvero, così on line sono e rimangono solo supposizioni e visto che si tratta di un minore il suggerimento è di non affidarsi al caso.
Cordialmente
19 DIC 2013
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Gentile Marty,
per comprendere a fondo le reazioni di sua figlia sarebbe opportuno fare una consulenza famigliare, perché i bambini così piccoli risentono molto del contesto in cui vivono, così come potrebbero essere rilevanti le componenti "temperamentali" (costituzionali). Detto questo non è raro trovare bambini che manifestano gelosia nei confronti delle effusioni genitoriali. Questi atteggiamenti potrebbero essere dovuti alla fase dello sviluppo che la bimba sta passando, comunque sarebbe il caso di non assecondarla, soprattutto se dimostra un carattere "forte".
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo
19 DIC 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Marty, credo che un consulto diretto con uno psicoterapeuta sarebbe piu' efficace rispetto a consigli fugaci scritti che lasciano il tempo che trovano quando lo desideri io ci sono per te; puoi contattarmi tramite il portale. un caro saluto
19 DIC 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Perdonami, ho letto male l'età della bambina. Ha 5 anni e da due ha questi episodi, avevo capito ne avesse due (avevo letto male).
In tal caso l'ipotesi edipica è la più valida (ricerca dell'attenzione parterna e rabbia qualora lui dimostri affetto o attaccamento verso la madre/rivale), ma dato che sono due anni che si verifica questa dinamica, è probabile che vi sia in generale una ricerca di controllo.
Cosa fate voi in genere quando si arrabbia?
19 DIC 2013
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Cara Marty,
la domanda non è chiara, prima dici che la bambina è gelosa, perchè la sua rabbia esplode quando tu e tuo marito vis cambiate effusioni e dopo, ti domandi se questa rabbia possa essere indirizzata solo al padre (o dovuta a lui) per il disturbo che vive.
Questi scatti di rabbia accadono solo quando tu e tuo marito vi scambiate effusioni o anche in altre occasioni ad esempio quando al bambina vuole qualcosa, ma non le è possibile ottenerla subito?
Non è facile darle altrimenti una risposta, che resta ovviamente, del tutto ipotetica, dato il contesto.
La rabbia nei bambini di due anni è abbastanza comune, sia per questioni edipiche che per questioni di "possesso". I bambini in questa età sperimentano l'autonomia, il potere sui genitori, la capacità di controllarsi, di esplorare l'ambiente.
Certamente è una fase difficile in generale, si pensi solo al fatto che gli inglesi chiamano questa fase THE TERRIBLE TWO'S (i terribili due anni).
Certamente infine, la patologia di suo marito può incidere sull'energia e il clima che si vive in casa, soprattutto perchè quando qualcuno sta male, l'altro deve prendersene cura o comunque averne e quindi può contare meno sul partner come genitore.
Spero di esserti stata utile
Un Caro Saluto
D.ssa Michelini
19 DIC 2013
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Salve Marty, può accadere che un bambino sii geloso alla vista di effusioni da parte di mamma e papà, anche se dalla tua descrizione mi sembra che la tua bambina abbia delle reazioni molto forti. provate a coinvolgerla nell'abbraccio, invitandola ad abbracciarvi, se lo stratagemma non dovesse funzionale. provate una psicoterapia.saluti
dr Carmela Di Blasio