Come posso non farmi colpire dai comportamenti di mia madre?

Buongiorno a tutti,
Sono una ragazza di 24 anni e, per la prima volta, mi trovo ad esporre la situazione familiare che vivo, ammetto con non pochi sensi di colpa.
Voglio un gran bene a mia madre, però credo che negli anni il mio rapporto con lei abbia generato in me non poche ansie e mi costa ammetterlo, perché mi sento una figlia ingrata “che non soffre abbastanza” per poterne parlare.
Il problema sorge principalmente per i suoi pesanti scatti d’ira, ovviamente per piccolezze, che però da lei vengono ingigantite e non poco. In quei momenti mi viene detto di tutto e ammetto che per me non è facile cercare di non reagire, magari anche sbagliando.
I momenti peggiori sono quando litiga con mio padre, però. I miei hanno sempre litigato di fronte a me e fin da piccola cercavo di mediare i litigi a cui assistevo, perché sentivo che quello fosse il mio compito. Ad ogni litigio con mio padre, mia madre incolpava in qualche modo me e arrivava ad offendermi anche pesantemente. Questa dinamica continua anche oggi: qualche mese fa c’è stato un litigio tra i miei e, ad inizio discussione, mia madre si è girata verso di me, dicendo: “complimenti”, come se la causa scatenante di ogni litigio fossi io. Da lì sono partiti una serie di insulti e un: “per me con te è finita. Non cercarmi più, non sono più tua madre” (che nel corso degli anni ho sentito spesso) con la classica scenata di lei che prepara le valigie e minaccia di lasciare casa, per essere inseguita e pregata di non farlo. Io cerco di non farmi colpire dalla vicenda quando succedono queste cose, ma mi viene difficile e cado nello sconforto fino a che la situazione non si stabilizza in qualche modo (io faccio un passo avanti e chiedo scusa, anche se non dovrei). Mi sento in colpa a manifestare il mio disagio, perché so che mia madre mi vuole infinitamente bene e che quello che le succede quando si arrabbia è qualcosa che non controlla, per cui dovrebbe essere aiutata, ma ho paura che questo comportamento possa influenzare la mia vita e che un giorno anche io possa essere così con i miei figli.
A parte per queste cose, il nostro rapporto non va male ed è sicuramente migliorato da quando ho perso peso. Quando ero più in carne mi denigrava per proteggermi e per spronarmi (parole sue) a dimagrire. Da quando sono dimagrita va molto meglio, anche se a volte mi sembra che continui a vedermi come la bambina paffuta che ero un tempo e che doveva proteggere dal mondo che poteva prenderla in giro. Dico questo perché capita che quando mi vesto bene per anche solo una semplice cena in famiglia mi tratti con sufficienza come un tempo o che, se le racconto di qualcuno che ci ha provato con me sembra non crederci. Questi comportamenti minano alla mia autostima e non so come fronteggiare la cosa.
Non so se quanto riportato possa avere un senso, forse sono stata molto confusionaria, ma sento che la situazione sta pesando sempre di più su di me a livello psicologico e non so come uscirne.
Da un lato so che dovrei intraprendere un percorso con qualcuno per evitare che la situazione peggiori, dall’altro ho paura che quello che provo siano solo piccolezze che succedono in tutte le famiglie. Mi sento divisa a metà, perché mi è sempre stato insegnato a non dire niente di ciò che succedeva in famiglia….