L'indifferenza è una brutta bestia

Inviata da Sarah · 7 ago 2015 Relazioni sociali

Dopo quasi cinque anni di amicizia il mio amico ha deciso di rompere i ponti per un po', non definitivamente, dice che deve capire che tipo di rapporto deve avere con me, che non mi vuole fare male ma che la mia presenza lo fa stare male. Tutti mi dicono «secondo me si è innamorato di te» ma lui è gay, non dichiarato, e solo io e altri pochi amici fidati sappiamo questa cosa. Io non capisco perché si sia allontanato così all'improvviso, non mi ha mai detto il reale motivo, nemmeno quando ci siamo visti l'ultima volta. E adesso a mi fa male la sua indifferenza, il fatto che non gli interessi nemmeno come sto, nemmeno una telefonata, noi che condividevamo tutto, che avevamo bisogno l'uno dell'altra quando i nostri amori ci facevano stare male, invece adesso il nulla, come si può essere indifferenti di fronte ad un'amica che sta male per te, un'amica che hai ritenuto importante per tanti anni? Io vorrei almeno chiedergli un chiarimento, che ne so durante una cena, ma non vorrei sbagliare con le parole e con i modi. Come dovrei comportarmi?

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Miglior risposta 7 AGO 2015

Gentile Sarah,
le sue domande, i suoi dubbi ed il suo stato d'animo sono assolutamente legittimi e comprensibili alla luce della situazione che sta affrontando.
Anche se non è facile, proprio alla luce del profondo legame che ha con il suo amico, è opportuno fare un passo indietro e rispettare la sua richiesta a prescindere dalle motivazioni che possono averla mossa ed alimentata. Ci sarà magari spazio in futuro per confronti e chiarimenti ora l'onda emotiva è troppo forte per entrambi.
Lei parla di indifferenza, in realtà quello che il suo amico sta mettendo in atto è quell'allontanamento, quel prendere una distanza di cui le ha detto di avere bisogno.
Approfitti di questa pausa e di questo distacco per riflettere su questa amicizia, su quello che le da e sugli aspetti che potrebbero essere disfunzionali per lei e per il suo amico, approfitti di questa pausa per riappropriarsi anche di altri spazi amicali.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Stefania Valagussa

Dott.ssa Stefania Valagussa Psicologo a Concorezzo

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10 AGO 2015

Gentile Sarah, a volte le persone dicono le cose come sanno esprimerle. E questo comporta che uno sappia cosa vive, sia consapevole di sè e del suo vissuto, che si accetti e che si senta accettato. la sensazione è che il suo amico, etero o gay che sia, abbia bisogno del suo tempo, che il problema non sia legato a lei Sarah ma a dei non detti, magari tra di voi, sicuramente dentro di lui. E purtroppo lei non può fare molto, o forse si. Può fare la cosa più difficile e grande che ci sia. Aspettare, stare ferma, accettare i tempi e i modi del suo amico perché forse nemmeno lui sa esattamente cosa succede. Trovo che la scrittura sia un modo eccezionale per esprimersi. Lascia il tempo all'altro di leggere, di ascoltarsi, non obbliga ad un'interazione in un momento in cui magari non si è pronti e lascia i semi che un domani potranno germogliare. Il potere di una lettera è grandioso, quelle che si sono scritte per millenni: penna, foglio di carta e tanta fatica e onestà.
Chissà che non possa seminare qualcosa che magari non si vedrà..a condizione che lei aspetti la stagione giusta.
cordialmente

Dott. Goffredo Bordese

Dott Goffredo Luigi Bordese Psicologo a Pavia

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7 AGO 2015

Cara Sarah,
i silenzi sono riempiti dalle persone con le loro peggiori fantasie e con le emozioni e i pensieri più dolorosi per sè.

Il suo amico ha chiesto uno spazio per sè e ed è coerente con la sua scelta, non la rifiuta, ma ha bisogno di stare solo.

Rispetti la sua scelta e gli stia vicino accettando la distanza e il silenzio.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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7 AGO 2015

Cara Sarah,
le chiedo se questa amicizia per lei sia solo tale o è innamorata di questo ragazzo ? Come mai per cinque anni siete stati solo amici e cosa si aspettava da questo legame?
Provi a darsi delle risposte definendo cosa desidera veramente da questa affettuosa amicizia.
Riguardo alla pausa di riflessione richiesta da questo ragazzo , non possiamo saperne i motivi, ma per quanto sia logorante è qualcosa che andrebbe rispettato. Anche perché insistendo rischia di farlo allontanare ancora di più. Le consiglio di leggere un mio articolo sulla "Philofobia: la paura d'amare".
Un saluto
dott. Cristina Mencacci

Dott.ssa Cristina Mencacci - Psicologa - formata in Terapie Brevi Psicologo a Perugia

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7 AGO 2015

Carissima Sarah,
purtroppo, anche se non è facile, di fronte ad una richiesta di tempo, si deve fare un passo indietro.

Ciò che lei chiama indifferenza pare essere solo un allontanamento, il prendersi un po' di spazio per riflettere, proprio come il suo amico le ha chiesto.

Abbia pazienza, avrà modo di chiarirsi quando i tempi saranno maturi.

Un caro saluto,
Dott.ssa Daniela Fornari

Dott.ssa Daniela Fornari Psicologo a Iseo

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7 AGO 2015

Gentile Sarah,
è lei che la vive come indifferenza ma per il suo amico è solo tenere fede alla decisione che ha preso di allentare i contatti con lei. Quali possono essere i motivi di tale decisione vanno rintracciati nel suo (di lei che scrive) comportamento nei confronti del ragazzo, forse un suo essere troppo presente nella sua vita in un momento in cui lui magari desidera più privacy... ma queste sono solo ipotesi. Quello che è importante è rispettare la scelta di lui e aspettare che sia lui a farsi sentire. Per lei Sarah, è cosi difficile lasciar andare e nello stesso tempo avere fiducia nella relazione anche amicale? Perchè sembra proprio che lei non si dia pace su questa amicizia e sulla decisione del suo amico... Ha mai pensato di richiedere una consulenza psicologica per valutare un percorso che l'aiuti a ristabilire i limiti nelle relazioni? Ha vissuto degli abbandoni nella sua vita che l'hanno segnata in modo particolare?
Le auguro il meglio
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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