La mia vita è gravissima

Buonasera Cosmin, anche io mi aggiungo alla schiera di colleghi interessati a ciò che le sta accadendo (ora o da qualche tempo). Possiamo intuire quanto sia difficile condividere, con persone estranee, un qualcosa di così intimo e privato, soprattutto se, forse, si pensa che non ci sia niente da fare o che noi, nè da qui, nè in uno studio, possiamo aiutarla davvero. D'altronde, la invito a riflettere su una cosa: il Cosmin razionale è quello che ha scritto una breve frase, senza altri particolari. Ed è quello, sembrerebbe, che non ci crede tanto, forse ha una visione pessimistica della risoluzione dei suoi problemi, forse ci ha già provato ma è andata male, etc. (evidentemente, mi sto buttando ad indovinare). Però, esiste anche un Cosmin emotivo (questa che sto facendo, chiaramente, è una "scissione" solo verbale, in realtà, come credo sappia bene Cosmin, la nostra identità ha una parte emotiva preponderante, ed una cognitiva, acquisita successivamente nell'evoluzione), che è colui il quale ha voluto fare qualcosa "a prescindere" di Cosmin razionale, "nonostante" ciò di cui sia convinto Cosmin razionale. Almeno, (posso intuire anche con chissà quanto sforzo) è riuscito a comunicare una sola informazione ma a chiare lettere e molto rilevante: ovvero che lei sta soffrendo molto. Dunque, Cosmin, i suoi nuclei emotivi hanno ancora il desiderio/volontà/speranza/motivazione di smuovere questa situazione critica e di cercare di trovare una soluzione. Che, al momento, non dovrebbe avere un carattere di massimalità (ovvero, qualcosa del tipo: "voglio guarire"), in quanto, forse, sarebbe difficilmente raggiungibile in brevissimo tempo. Ma, invito a considerare, invece, una relativizzazione (so che è più facile parlare che "essere", "esperire" e "fare") del suo benessere; cioè, al momento si potrebbe raggiungere, con l'accettazione di un aiuto, un miglioramento della sua qualità di vita e, man mano, tale miglioramento dovrà prima essere stabilizzato e poi teso ad ulteriori e più complessi miglioramenti. Ribadisco, a me sembra abbastanza evidente che una parte significativa (la preponderante) di lei non si sia arresa, e questo non solo non è poco, ma è davvero una buona base dalla quale poter partire.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma

Cosmin,

diventa difficile poterla aiutare se non ci fornisce ulteriori informazioni, cosa rende la sua vita gravissima?

Ce se intampla, Cosmin?

Gentile Cosmin, come detto dai colleghi, è stato eccessivamente sintetico.
La invito a riflettere sulla domanda scritta, perché credere di poter ricevere aiuto scrivendo una simile richiesta potrebbe portarla a forti delusioni che non aiutano a migliorare la qualità della sua vita, ma rischiano di peggiorarla suscitando reazioni ostili.
Spero di esserle stato di aiuto, non esiti a scrivere per ulteriori dubbi.
Cordiali saluti
Dr. Valerio Celletti

Buonasera,
potrebbe essere più chiaro, fornire più particolare della sua condizione "gravissima", così è impossibile rispondere alla sua richiesta di aiuto.
Dott Silvia Piantanida

Caro Cosmin,
la sua richiesta è molto scarna. E' difficile darle una risposta. Provi a spiegare meglio cosa le succede e in che senso è "gravissima".

Dott. Salvatore De Costanzo
Napoli