la mia storia

Inviata da BatMan99 · 21 lug 2023 Orientamento scolastico

Salve a tutti, dopo qualche tentennamento ho preso coraggio e sono riuscito a descrivere la mia situazione.
Attualmente mi sento perso, non ho una direzione. Sono uno studente di Ingegneria chimica al 1° anno fuoricorso.
Non sostengo esami da un anno, l'ultimo esame l'ho superato a luglio 2022. Vi scrivo perchè voglio raccontarvi la mia situazione che mi opprime e non mi fa vivere serenamente.
Ho sempre sofferto di ansia, da piccolo dall'età di 12 anni venivo bullizzato, e proprio in quel periodo ebbi la mia prima crisi..Avevo pensieri compulsivi, intrusivi, negativi, arrivai a dubitare addirittura sul mio orientamento sessuale. Era l'inizio del Doc. La situazione migliorò drasticamente quando cambiammo città coi miei genitori e quindi anche scuola. Ero "guarito".
I primi anni di superiori furono duri, anche lì preso di mira e bullizzato. A casa mia non si è mai vissuta una situazione pacifica, sin da bambino ho imparato a leggere bene le situazioni e a sapere sempre come comportarmi in qualsiasi circostanza. I miei litigavano molto spesso, ricordo la figura di mio padre come estremamente severo, bastava poco per farlo innervosire e scaturire la sua ira. Con lui attualmente non ho un gran rapporto, è un rapporto indifferente, freddo, nessuno dei due cerca l'altro e a noi sta bene così. Ogni tanto si scambia qualche chiacchiera.
Mi son sempre sentito io sbagliato, quando ero piccolo e mi faceva vedere i compiti mi stordiva a furia di urla e grida. Probabilmente è questa la causa del nostro rapporto freddo, i miei tutt'ora vivono assieme quindi "stanno assieme" ma è come se fossero separati in casa, io paragono la loro relazione ad una macchina che percorre una strada rettlinea, piana senza acceleratore. Va avanti per inerzia.
Quindi io crescendo, ho sempre avuto la mia autostima e, continuo ad averla, sotto i piedi. Non mi sono mai visto all'altezza di niente, nonostante agli occhi degli altri apparivo brillante specialmente nello studio. Aggiungiamoci anche il fatto che ho una leggera balbuzie, non è grave ma mi pesa. Probabilmente è dovuta all'insicurezza che mi porto dietro da bambino. Passano gli anni, tra DOC (principalmente pulizia, e di controllo) , tanto studio e vita semi normale di un adolescente. Uscivo ogni tanto con i miei amici, mi facevo vedere sorridente anche se magari non era così. Ma mi iniziavano a pesare alcune situazioni...Non ero mai stato fidanzato nonostante fossi un bel ragazzo e mi vedo tutt'ora come un bel ragazzo.E la balbuzie inoltre anche se leggera non riuscivo a superlarla, vi lascio immaginare cosa accadeva durante le interrogazioni che per me era un momento di grande ansia. Nel frattempo mi diplomo con un voto alto e mi candido come uno dei migliori della classe.
Ma arriviamo al succo, l'inizio dell'università.
Nell' anno accademico 2018-2019 mi iscrivo all'università tra tante indecisioni alla facoltà di Ingegneria. (i miei volevano che mi iscrivessi alla facoltà di Chimica perchè sostenevano che non ero in grado di superare gli esami di matematica ad ingegneria ).
Inizio con tante difficoltà, vado a fare lezioni private da un prof di matematica per preparami bene per l'esame di analisi matematica 1. Do tutto me stesso e riesco a superarlo, accumulando stress e ansia a più non posso. Dopo averlo superato seguo i corsi del secondo semestre, ma mi lascio un pò andare.. Ero mentalmente stanco. Passano i mesi e mi preparo per l'esame di analisi due. Vengo bocciato all'ultimo appello della sessione estiva, vengo umiliato dalla professoressa dopo che mi ha tenuto per ore all'orale. Di ritorno dalle vacanze,avendol'anno precednete superato solo due esami, ritorna l'indecisione..Continuo con ingegneria riseguendo il 1 anno o cambio facoltà? Nel frattempo scopriamo che mia mamma ha un tumore e che deve essere operata. Passa qualche mese, mia mamma sta bene dopo l'operazione per poi guarire col tempo e io decido di continuare con Ingegneria..Mi son sempre detto che la strada difficile porta più soddisfazioni. Inizio quindi l'anno accademico 2019-20 e scoppia la pandemia..Il mio doc peggiora drasticamente fino a compromettere determinate azioni della mia vita quotidiana.Non volevo andare in bagno per non pulirlo ogni qual volta lo utilizzavo. Ci impiegavo ore per puliro. Nonostante ciò quell'anno universitario va tutto sommato bene e riesco a portarmi a casa diversi esami tra cui alcuni anche con bei voti. Inzia il secondo anno di università, mi sentivo uno studente univeristario in carreggiata, ma il secondo lockdown da il suo colpo di grazia. Non potendo uscire, non potendo fare nulla che riguardasse le relazioni sociali mi deprimo. Non potevo vedere i miei amici, non avevo una ragazza , ero vergine e l'unica felicità mia erano i social, il cibo e la playstation. Non mi riesco a concentrare più nello studio. Anche se mettevo il telefono da parte, prendevano il sopravvento i pensieri con le mie fantasie di cose mai fatte che avrei voluto fare. il secondo e 3 anno passano principalmente così, faccio solo 5 esami, ingrasso di 10kg e non mi vedo più bene con me stesso. Il doc non sembra mollare presa nonostante abbia iniziato una terapia d auno psicologo ma che non ha portato benefici. Arrivamo a luglio 2022, inizio a lavorar come cameriere nei weekend, e da li intravedo uno spiraglio di luce. Vado a lavorare in una località estiva e li la mia vita cambia, faccio esperienze con le ragazze, conosco gente, inizio a vestirmi meglio e mi diverto molto tra amici e serate in discoteca. Ma una volta rientrato a casa dopo la vacanza-lavoro,mi cade di nuovo ilmondo addosso, capisco che bisogna affrontare i problemi. Parliamo di ottobre 2022, quindi in quest anno trascorso mi rimbocco le maniche, faccio sport perdo peso, mi vedo meglio e conosco più gente possibile, conosco ragazze e dal punto di vista sessuale perdo anche la verginità (il che mi causava imbarazzo)..Ma c'e sempre questa malinconia di sottofondo dovuta alla mia situazione universitaria. In questo anno provo a preparare un esame ,vado anche a ricevimento dal professore ma mi rendo conto di non rendere più bene come una volta nello studio, mi rendo conto che ho difficoltà nello studio e ciò per cui sto studiando non mi appassiona più, non mi piace più. Settimana prossima ho un esame tosto , il che è un esame che mi crea parecchie ansie e preoccupazioni e venni già bocciato all'orale una volta l'anno prima. Quest' esame mi sembra impossibile sia perchè ho difficoltà nella materia sia perchè il prof è un tipo particolare. Ho pensato a settembre di passare ad un altro ramo di Ingeneria e quindi seguire 2 e 3 anno e quindi vorrà dire 16 esami alla laurea , ma sono fortemente combattuto. Mi sento indietro rispetto ai miei amici che si stanno per laureare o che si sono già laureati. Non so che fare mi sento bloccato e non so come uscirne. D'altronde penso che però 11 esami li ho portati a casa e che erano anche belli tosti.
Sono una persona molto intuitiva, quando i miei amici o le persone che mi circondano hanno problemi chiamano me per risolverli..Riesco a risolvere i problemi degli altri, ma non i miei.
Mi sento perso, senza una direzione, sento come se avessi perso tempo quando non riuscivo a studiare per via del telefonino o dei miei pensieri, ma ciò che non capiscono gli altri è che avevo fame di vita. Di vivere le esperienze che tutti gli altri miei coetanei avevano vissuto prima di me e gradualmente, che io non avevo mai fatto. Inoltre gli esami mi creano un' ansia impressionante, il dover esporre principalmente, causa la mia leggera balbuzie mi crea angoscia. Da qualche settimana sto andando da una logopedista, mi ha detto che ci vuole tempo e non è detto che passi.
Chiedo scusa per essermi dilungato troppo, spero di ricevere un vostro riscontro e parere sulla situazione.
Grazie

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Miglior risposta 23 LUG 2023

Buongiorno, la pandemia e il lockdown che è stato adottato, hanno stravolto le vite delle persone costringendole a ridurre drasticamente le attività di socializzazione. Si può dire che è stato un tempo, se non perso, sospeso per moltissime persone e la sofferenza degli ultimi anni e le difficoltà che si sono riflesse sul suo percorso accademico sono molto comuni.
Questo per dire che non è solo nelle difficoltà e che anche se gli altri sembrano aver continuato a marciare senza problemi, guardando da vicino è possibile riscontrare difficoltà e sofferenza in molti dei suoi coetanei.
Quando si è soli è molto facile smarrirsi in un labirinto di pensieri intrusivi e perdere la capacità di seguire la routine che consente di perseguire gli obiettivi. Pertanto non si faccia un cruccio per il tempo trascorso sui social: quell'attività rifletteva il suo bisogno di mantenere le sue amicizie ed era dovuta alla sofferenza per la separazione forzata.
La invito pertanto a tracciare una linea e ricominciare da qui in poi il suo percorso universitario senza gravare il suo equilibrio psicologico del fardello del rammarico per aver rallentato con gli esami. Guardi a ciò che ha fatto e alle difficoltà che ha superato per arrivare fin qui e sia grato a se stesso per ciò che è stato in grado di fare.
Rispetto alla direzione credo che essa sia già stata tracciata. Ha scelto di intraprendere ingegneria e coerentemente si è impegnato per superare le difficoltà paventate dai suoi genitori nella matematica. Questo le fa onore e denota in lei una grande capacità di scegliere il percorso più difficile e impegnarsi per superarlo. E' una caratteristica tutta sua dato che invece i suoi, per proteggerla, la stavano spingendo a scegliere la strada più agevole (chimica).
Non è più il tempo di prendere decisioni, è il tempo di tenere la testa bassa e lavorare. Lavorare per studiare e lavorare su se stesso. Ottimo il fatto che voglia trattare la sua balbuzie, ma credo che sia importante, per la sua storia, tornare in terapia per elaborare i tanti traumi del passato: il bullismo e le aggressioni verbali di suo padre. E' importante che comprenda che le aggressioni che ha subito da bambino non dipendono da lei, non la definiscono, ma parlano solo di chi le ha agite, del loro senso di inadeguatezza mascherato dall'aggressività: i bulli aggredendo una persona più mite e isolata, vogliono distogliere l'attenzione dalle loro inadeguatezze e indirizzare il branco verso qualcun altro per paura che prenda di mira loro. Allo stesso modo suo padre urlava perché era incapace di aiutarla nello studio.
E' importante, anche che mentre si impegna tanto nello studio e nel lavoro su di sé, si ricordi di socializzare, di divertirsi e di gioire, a piccoli "pasti" per non arrivare dopo un lungo "digiuno" ad "avere fame di vita". Dopo ogni abbuffata, si sta male e quindi è importante mantenere l'equilibrio tra lavoro, studio, divertimento, socialità e relazioni intime. Rispetto a queste ultime, dopo le prime esperienze sessuali, arriverà l'amore e quello sarà un altro momento di crescita. Comprendo il suo dolore nel vedere i suoi genitori che litigano e che vivono, apparentemente senza sentimento, la loro relazione, ma questo è qualcosa che appartiene a loro, non a lei: il suo percorso può essere nettamente differente e portarla a viversi storie sentimentali profonde, passionali e gratificanti.
Questo è quanto mi sento di dirle, la invito a proseguire senza indugi il suo percorso di vita che sono sicuro le porterà tanta felicità.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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25 LUG 2023

Caro BatMan99,

comprendo che stai affrontando molte sfide nella tua vita, a livello scolastico e personale ed è normale sentirsi confusi e senza una direzione, soprattutto quando ci sono tante cose che ti preoccupano e ti opprimono.
Tieni a mente che il tuo percorso di vita è unico e personale e non c'è una strada giusta o sbagliata per raggiungere i tuoi obiettivi! Non lasciare che il confronto con gli altri ti induca a sentirti indietro. Ogni persona ha il proprio percorso e i propri tempi.

L'aiuto di un professionista può supportarti a ritrovare la tua direzione e a ri-centrarti su di te! Senti libero di contattarmi se hai delle domande ulteriori.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giulia Favot

Dott.ssa Giulia Favot Psicologo a Padova

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24 LUG 2023

BatMan, l'oscuro con un passato traumatico alle spalle ed una oggettiva difficoltà ad entrare in relazione (...) con la necessità di indossare una maschera per combattere quei 'demoni che gli hanno portato via l'infanzia'. Quanto c'è di lei nella scelta di questo personaggio? Quali ombre e luci si riconosce? Mostra molta razionalità in quello che racconta, preciso nel dettagliare ciò che le è accaduto e che sta vivendo. Penso che dovrebbe prendersene cura rivelandosi in uno spazio di terapia personale. Sia per comprendere ed accogliere le strategie che ha messo in atto per sopravvivere (controllo ed evitamento su tutte) sia per scegliere se può fare diversamente, come persona che può mostrare il suo vero sé. Decidere di cambiare è il primo passo. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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24 LUG 2023

Buongiorno,
grazie prima di tutto per questa condivisione, il solo aver riassunto in queste righe la sua storia di vita sono sicuro che le sarà stato di aiuto. Quella che lei porta, mi sembra di capire, è una sofferenza esistenziale, condita da un possibile DOC. Per quest'ultima problematica la invito caldamente a rivolgersi ad un terapeuta cognitivo-comportamentale, così come segnalato dalle linee guida internazionali del Organizzazione Mondiale della Sanità. Parallelamente al sintomo, però, quello che le consiglio e di affrontare in terapia anche gli altri disagi che lei porta, da quello relazionale a quello nell'ambito familiare che, tra l'altro, sono interconnessi. Approfondire i significati profondi che si porta dietro, le sue credenze e gli schemi che mette in atto con gli altri, mi appare di fondamentale importanza per permetterle non solo di capire (primo obiettivo terapeutico), ma anche di muoversi in maniera diversa nel mondo che vive, dando ad esso ed a sè stesso un significato diverso.
In bocca al lupo

Dr. Marcello Manfredonia Psicologo a Torino

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23 LUG 2023

Carissimo,

l'unica indicazione che posso darti è quella di farti aiutare da uno psicoterapeuta strategico o da un cognitivo-comportamentale.
Dovresti assumere anche farmaci specifici per il DOC. Non ti consiglierei una psicoterapia analitica dal momento che richiede troppo tempo per la risoluzione dei sintomi e questo attualmente non puoi permetterlo, dal momento che i tempi per laurearti stringono.
Se lo desideri possiamo rimanere in contatto
Un augurio di buona guarigione
DottGabriele Lenti Psicoterapeuta Genova.

Dott. Gabriele Lenti Psicologo a Genova

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23 LUG 2023

Gentile utente,
nel rallentamento del suo percorso di studi ha inciso, come lei stesso ha riconosciuto, la necessità di soddisfare bisogni derivanti dalla mancanza di determinate esperienze, soprattutto relazionali.
Nonostante i condizionamenti derivanti dal contesto familiare sfavorevole in cui è vissuto, dagli episodi di bullismo subiti in passato e dagli insuccessi in alcuni esami affrontati, sembra che lei abbia mantenuto un discreto livello di autostima a cui le consiglio di fare appello per portare avanti gli studi intrapresi senza preoccuparsi troppo e andare in crisi per il ritardo accumulato perchè nello studio ognuno ha i suoi tempi e le sue modalità di gestione.
Il suggerimento è di affrontare le sue difficoltà con l'aiuto di un percorso di psicoterapia preferibilmente ad orientamento cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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22 LUG 2023

Salve,
grazie per essersi confidato ed aperto con noi.
Dal suo messaggio si evince un forte desiderio di raccontarsi e di sentirsi ascoltato e compreso nella sua sofferenza e si percepisce, inoltre, una tenace motivazione al cambiamento e a trovare un nuovo equilibrio.
Le problematiche legate all’ansia e alla sua vita accademica possono essere rielaborate e comprese intraprendendo un percorso di supporto psicologico che possa contenerla e accompagnarla nel suo quotidiano.
In questa sede purtroppo è impossibile l’approfondimento di alcune tematiche, necessario per poterla aiutare.
Conoscere meglio, per esempio, le sue dinamiche familiari passate ed attuali, le motivazioni profonde che sottendono alcuni comportamenti di origine ansiosa (balbuzie compresa), il suo rapporto con suo padre.
Con l’aiuto di un professionista, potrebbe indirizzare le sue doti intuitive anche verso se stesso per poter far emergere i suoi punti di forza e le sue risorse e assicurarsi un nuovo equilibrio.
Resto a disposizione, anche online, qualora ne sentisse il bisogno.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilaria Tempesta

Dott.ssa Ilaria Tempesta Psicologo a Roma

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22 LUG 2023

Buongiorno
Penso che ti sarebbe utile dei colloqui
Con uno psicoterapeuta
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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22 LUG 2023

Capisco che stai attraversando un periodo molto difficile e stressante. La pressione dell'università, combinata con i tuoi problemi personali, può essere molto difficile da gestire. È importante ricordare che non sei solo in questa situazione e che ci sono molte risorse disponibili per aiutarti.

Prima di tutto, è importante che tu continui a prenderti cura della tua salute mentale. Hai menzionato che hai avuto un DOC e che hai iniziato una terapia con uno psicologo. Se senti che questa terapia non ti sta aiutando, potrebbe essere utile cercare un altro terapeuta o esplorare altre opzioni di trattamento. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, è spesso molto efficace nel trattamento del DOC.

Inoltre, potrebbe essere utile parlare con un consulente universitario o con un servizio di supporto agli studenti. Essi possono fornirti strategie per gestire lo stress e l'ansia legati agli esami, e possono anche aiutarti a esplorare le opzioni se senti che il tuo corso attuale non è più adatto a te.

Riguardo alla tua situazione universitaria, è normale sentirsi sopraffatti e incerti sul futuro. Molti studenti passano attraverso periodi di dubbio e di difficoltà. Non c'è nulla di sbagliato nel prendersi del tempo per riflettere su ciò che vuoi veramente. Ricorda, non c'è una "scadenza" per completare la tua formazione o per raggiungere determinati obiettivi. Ognuno ha il suo percorso unico e il suo ritmo.

Infine, è importante ricordare che non sei definito dai tuoi risultati accademici o dal tuo progresso rispetto ai tuoi coetanei. Sei una persona unica con i tuoi punti di forza e le tue capacità, e hai il diritto di prenderti il tempo necessario per scoprire cosa vuoi veramente dalla vita.

Ti consiglierei di cercare il supporto di professionisti della salute mentale, di consulenti universitari o di servizi di supporto agli studenti. Essi possono fornirti le risorse e le strategie di cui hai bisogno per affrontare queste sfide. Ricorda, non c'è nulla di sbagliato nel chiedere aiuto.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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22 LUG 2023

Salve,
La situazione sembra essere complicata ma è solo complessa, il che non significa semplice ma considerabile secondo una prospettiva a tutto tondo. Sembra che lei abbia superato vari scogli e con discreta maestria. Il cambio di paesaggio per esempio con conseguente “guarigione” è un esempio di mutamento contestuale che incide sulla sua psiche. Ciò significa che alcuni blocchi emotivi possono essere sciolti attraverso un reset globale, sono varie concause che acquistano una configurazione che rischia di bloccare il flusso di coscienza e vincolano ad una limitazione che lei sente come stop. La leggera balbuzie poi è rinforzata dai processi di ansia. Potrebbe essere importante riuscire a controllare ed attenuare il sintomo ansioso tramite esercizi di rilassamento previsti dal Training Autogeno. Il sistema di relaxing potrebbe farla accedere più direttamente a quello che lei desidera e abbasserebbe quindi la tensione generale. Sostenere un esame pensando precedentemente alla performance fa diventare tutto uno sforzo incredibile. Credo che lei abbia necessità di imparare a rilassarsi, poiché ha dimostrato di avere talento e tenacia. Ora però non è più tempo di dimostrazioni ma di prendersi cura del proprio spazio vitale, che riguardi lo studio o gli affetti ma che abbia al centro la riflessione su di sè nel rilassamento.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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22 LUG 2023

Ciao BatMan, grazie per aver condiviso il tuo disagio.
Forse hai semplicemente bisogno di fermarti, respirare un attimo e provare a riorientarti secondo i tuoi desideri.
Non scoraggiarti, provaci.
Se ti serve sono a tua disposizione online
Ciao
Angelo

Dott. Angelomaria Alessio Psicologo a Castelfranco Veneto

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