Ciao,sono Anna
Ho 42 anni e sto con il mio ragazzo da 5 anni. Lui è piu giovane di me di 7 anni ,e da circa 1 anno viviamo insieme. Nei 4 anni precedenti il nostro rapporto ha vissuto periodi di distanza geografica che ha comportato una vita sessuale non intensa. I nostri incontri avvenivano all'incirca ogni 10/15giorni. Ma anche quando stavamo insieme ero sempre io quella più desiderosa e impaziente di stare sotto le lenzuola. Spesso lui stava impassibili ai miei atteggiamenti di spudorato erotismo. La sua risposta era per lo più che era stanco del lungo viaggio e dal lavoro, ma che le cose sarebbero cambiate con l'andare a vivere insieme. Da quando viviamo insieme le cose non sono cambiate, anzi io mi sento ancora più frustrata. Lui dice che mi ama e che va tutto bene e che non abbiamo bisogno di un terapeuta. Io non reggo piu questa situazione enon vorrei più stare con lui, ma aspetto un bambino da sei mesi.
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19 GEN 2017
· Questa risposta è stata utile per 10 persone
Gentile Anna
io sono daccordo con lei che l'argomento sesso, o meglio intimità fisica, o meglio amore, debba essere presente nella coppia e, necessariamente, in queste tre forme espresse in unità.
In questa vostra coppia sembra invece che ci sia un punto di separazione tra sesso e amore e questo è chiaro che è un problema di lui.
Lui però non lo vive come problema ma lei sì, e nel viverlo in questo drammatico modo credo che stia accentuando la cosa e peggiorandola.
Il continuo accento su questo punto e il tentativo di smuovere lui con proposte e provocazioni erotiche abbiam visto che non ha portato a nulla.
Oggi ci sono molti uomini che sono "quiescenti" circa la sessualità...è un diverso modo di essere uomo e non maschio solamente.
L'argomento andrebbe approfondito psicologicamente.
Credo che lui debba capire e spiegare il suo problema e lei trovare modalità relazionali più adatte al caso.
Questo potrebbe essere il punto focale di una psicoterapia di coppia.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
19 GEN 2017
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Anna, il problema esiste da sempre, ma mai uscito allo scoperto per la lontananza ma le devo dire che, purtroppo, ci sono uomini che non hanno grandi appetiti sessuali. In genere erano le donne a dover subire gli attacchi da parte dell'uomo ma, adesso, con la consapevolezza della propria sessualità, le donne manifestano voglie e fantasie. Sicuramente la terapia di coppia potrà servire, ma è meglio che lei prenda coscienza che il suo compagno è semplicemente più tiepido rispetto a lei nei confronti della vita sessuale. Potreste accordarvi su una regolarità settimanale, ma non si aspetti niente di più. Aspetti di far nascere suo figlio e si goda la maternità, col tempo vedrà! Auguri e coraggio dr. Annalisa Lo Monaco
19 GEN 2017
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Gentile Anna,
le dirò francamente ciò che la mia esperienza clinica mi ha mostrato molte volte, quando mi sia trovata di fronte ad un calo del desiderio maschile, anche laddove sollecitato con passione e indomito desiderio da parte della partner. In genere non è assolutamente vero che questi soggetti abbiano veramente perso il desiderio sessuale . Semplicemente lo coltivano in fantasia o attraverso l'autoerotismo , garantendosi a lato la disponibilità affettiva di una compagna paziente come Penelope e disponibile al sacrificio come una" madre coraggio" Lei ora è incinta e, in questo momento forse non è opportuno rivolgersi ad un terapeuta della coppia , in quanto, penso ,le sue energie psichiche , siano in gran parte assorbite da questo importantissimo progetto creativo , che rappresenta la nascita di un figlio. La invito però, a mettere in progetto questa possibilità , per il futuro. Se il suo compagno dovesse veramente tenere al vostro rapporto, non si sottrarrà . In altro modo lei sarà messa di fronte ai veri sentimenti di quest'uomo verso di lei, che potrebbero essere anche profondissimi , ma non contemplare la passione sessuale e, a quel punto lei si troverà di fronte alla necessità di compiere una scelta che potrebbe essere di compromesso o di altra natura ben più determinata e decisa.
Cordialissimi saluti
Dott.ssa Giuseppina Cantarelli
Parma
19 GEN 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Anna, se il suo compagno non è disposto a una terapia di coppia sarebbe utile per lei provare un percorso individuale.Asoettando un figlio ritengo peri l'argomento "genitorialità" una possibile motivazione per entrare insieme in un progetto di consulenze per definire meglio le vostre aspettative come coppia, genitori e individui.
Rimango a sua disposizione.
Dott.re Lorenzetto Claudio
19 GEN 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Anna,
Da quello che scrive sembra che la sua insoddisfazione per la relazione con il suo compagno sia presente da molto tempo o forse sin dall'inizio della storia, ma che questo non l'abbia mai scoraggiata, scegliendo comunque di portarla avanti e di avere con lui una famiglia.
Viste le condizioni attuali, forse varrebbe la pena per lei fare qualche incontro di consulenza per mettere ordine tra i suoi desideri, sentimenti ed emozioni, così da avere un quadro più completo della situazione, che tenga conto sia delle insoddisfazioni che delle cose positive che la tengono legata a questa persona.
Vedrà che una volta comprese meglio le sue emozioni, sarà per lei più chiaro quale sia la scelta migliore in questo momento, qualunque essa sia.
