Forse una dipendenza
Ciao. Sono una ragazza di 30 anni, ho un lavoro, amiche, una famiglia che mi vuole bene. Sono carina ,corteggiata, ma non ho mai avuto relazioni, se non complicate, sempre alla ricerca di qualcosa di difficile, che non potevo avere. Ho iniziato a inizio anno una frequentazione con un ragazzo fidanzato, una vecchia conoscenza. Ma non è giusto chiamarla così, perché il rapporto è limitato a lui che mi cerca quando vuole, per giorni non mi scrive, a volte gli scrivo io e non risponde perché probabilmente non può e poi ritorna all'improvviso. A volte propone di vederci e all'ultimo dà buca. Quando ci vediamo, mi vuole ma è sempre un po' frenato e io spesso non riesco a raggiungere l'orgasmo ma quasi per compiacerlo fingo. Quando va via mi chiedo perché riesce a tenermi legata a lui così, ma non riesco a lasciarlo andare. Provo ad approcciarmi ad altri ma trovo difetti in tutti, quando poi in lui non ci sono cose positive. Sono arrivata ad oggi che, dopo tre mesi in cui non ci vedevamo per via del suo lavoro, mi aveva fatto intendere che voleva vedermi, e mi ha nuovamente dato buca. Gli ho scritto che mollo, di lasciarmi andare visto che non mi vuole davvero, e dovrei essermi liberata di un peso, ma mi sento svuotata, non riesco a mangiare, a dormire. L ho bloccato sui social per non vederlo ma è dalla testa che non riesco a liberarmene. Come posso essere così affranta per una persona che, se ci ripenso, non mi ha mai trattata con rispetto, mi ha lasciata sempre in attesa di un ritorno, piccole briciole a distanza di settimane...ogni volta che vedevo il suo nome comparire sul telefono avevo un moto di euforia, di aspettativa, che veniva però disattesa. Mi sento come una drogata a cui manca una dose di veleno..