Fine relazione dopo tre anni a distanza e solo due mesi di convivenza

Inviata da Marco Mantelli · 24 gen 2022 Terapia di coppia

Buonasera,
ripropongo un quesito già sottoposto alla Vostra cortese attenzione perché ci sono stati sviluppi, ovviamente negativi e definitivi. Come già detto, sto vivendo una situazione molto triste. Ho vissuto per tre anni una relazione a distanza. Nonostante questo, si erano concretizzati progetti matrimoniali e l'acquisto, da parte di lei, della casa confinante con la mia. A maggio del 2021 viene meno la distanza perché lei ottiene il trasferimento nella mia città. Si profila, quindi, l'inizio della convivenza. Che non inizia bene perché lei mi impone il cane che aveva deciso di prendere, senza mai chiedermi cosa ne pensassi, mentre vivevamo in città diverse. Ad ogni modo, il cane arriva assieme a lei nella mia città. Io cerco di adeguarmi e piano piano anche ad occuparmene. Lei, dal canto suo, non collabora alla gestione domestica, se non in maniera minimale. Nascono, quindi, tensioni e conflitti che, oggi, sono sfociati dell'annullamento del matrimonio, nel suo trasferimento nella casa confinante con la mia e nel silenzio più totale da parte sua che solo con grande sforzo qualche rara volta, per cercare di recuperare le cose, sono riuscito a scalfire. Naturalmente, senza ottenere nulla. La novità è che, ora, sempre nel silenzio, lei si è trasferita in un'altra città diversa, lasciandomi qui, con tutte i debiti legati all'organizzazione del matrimonio e a dover sbrigare, da solo, tutta la disorganizzazione dello stesso. Tutto perché io non consideravo "il cane membro della famiglia" e non acconsentivo a che "dormisse con noi". Non ha avuto alcun peso il fatto che mi fossi "ridotto" a farle da cuoco, uomo delle pulizie, dog sitter e quant'altro fosse necessario ad arredare/rendere funzionale l'appartamento che, ora, ha pure messo in vendita. Dell'accusa di averla "sbattuta fuori di casa" nonostante sia stata che, i primi di luglio, a comunicare - di punto in bianco- la decisione di andare a comprare i mobili per andare a star sola. Ho fatto di tutto per recuperarla ma è stata inattaccabile, disumana, direi. Come detto, la sensazione è che sia, più che una rottura, una punizione, una sanzione per "lesa maestà" o per aver fatto non si sa bene cosa abbia potuto far scattare in lei la corsa alla fuga. Dal canto mio, vivo una grosso frustrazione per la fine di una relazione che aveva portato a fare progetti importanti, interrotta senza spiegazioni e che questa fuga finale, che sa tanto di evasione. E' normale comportarsi così? In attesa di ricevere una risposta, porgo un cordiale saluto.

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Miglior risposta 25 GEN 2022

Buongiorno Marco,
veder infrangersi un progetto di vita così importante, dev’essere molto difficile e doloroso. Comprendo che di fronte a tali comportamenti “disumani” ne vorrebbe capire il senso, ritengo però più funzionale per lei, porre l’attenzione sul suo senso di frustrazione ed elaborarlo per potersi risanare e liberarsi dalla punizione. Se lo desidera, sono a disposizione online.
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi

Dott.ssa Myria Laghi Psicologo a Porto d'Ascoli

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25 GEN 2022

Buongiorno Marco,
capisco che alla fine di questa relazione lei senta frastornato, confuso, triste e arrabbiato, perché sembra che gli eventi che si sono succeduti abbiano una concatenazione non comprensibile.
Ha poco però senso arrovellarsi alla ricerca di elementi che nella vostra storia si sono intrecciati e hanno portato a questa dolorosa, almeno da parte sua, conclusione.
Lei però può sfruttare a suo favore questa crisi, per accrescere la sua consapevolezza sui suoi bisogni: li riconosce? Quando decide di assecondarli? Fino a che punto? Quando invece ritiene che assecondandoli mette a rischio le sue convinzioni e il suo equilibrio psichico?
Entrando in contatto con le sue profonde esigenze potrà, non solo superare questo difficile momento, ma anche avere più strumenti per la sua vita e per le sue future relazioni.
Si affidi con fiducia ad un professionista, anche con modalità on line, e vedrà che in breve tempo migliorerà il suo stato d’animo.
Una augurio
Giordana Milani

Dott.ssa Milani Giordana Psicologo a Biella

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25 GEN 2022

Buongiorno,
Grazie di aver raccontato la sua storia. Alla fine pone la domanda se sia logico comportarsi così.
Le uniche domande a cui gli psicologi possono rispondere sono quelle che riguardano il comportamento, i pensieri, le emozioni di chi sta parlando.possiamo soltanto, eventualmente in colloquio clinico, provare a pensare alle sue motivazioni a fare tutto quello che ha fatto. Possiamo provare ad elaborare la sua frustrazione di adesso.
Il comportamento, le motivazioni dell’altra persona possiamo solo immaginarle, ma forse non è la cosa più utile.

Dott.ssa Giuliana Gibellini Psicologo a Carpi

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25 GEN 2022

Gentile Marco. Quello che lei descrive mi sembra indicare che tra di voi c'è una grande incompatibilità caratteriale. Lei ha cercato di fare di tutto per adattarsi a lei e alle sue esigenze anche arrivando al punto di "ridursi a uomo di servizio". Nell'intimo non era contento. Lei non è stata rispettosa nei suoi confronti e non si è disposta a fare un minimo movimento per adattarsi alla vita a due in cui ognuno deve cedere un po per favorire una convivenza soddisfacente. Lei non ha fatto niente per scattare la sua reazione. Semmai lei ha percepito che lei non era soddisfatto di stare in quella condizione. Lei non era preparata o disposta ad avere un rapporto a due. Quando il rapporto era a distanza, era diverso, non c'erano le sfide della convivenza. E queste si presentano appena vi siete avvicinati e iniziato la vostra convivenza.
Lei si sente frustrato per la perdita di un bel rapporto idealizzato, a distanza, ma appena è diventato più reale sono apparsi i problemi.
Guardando da questa prospettiva lei potrà accettare che lei non era la persona giusta e che lei l'ha anche aiutata ritirandosi o non accettando i suoi tentatividi riavvicinarla . Meno male. Sarebbe stato molto peggio se tutto questo si fosse presentato fra alcuni anni!
Un saluto e una buona giornata.

Dr. Gilberto G. Villela Psicologo a Roma

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25 GEN 2022

Buongiorno Marco
andare a convivere significa avere un progetto comune e voler costruire il futuro insieme. Ciò significa che questa scelta non debba solo essere condivisa ma che avvenga anche in modo spontaneo oltre che reciproco. A volte può capitare subentrino pressioni esterne ma anche paure personali. Di fatto, se per alcuni la convivenza è un modo per arricchire la propria vita, per altri invece può essere motivo di ansia e panico. Da quanto dice lei ha fatto di tutto per far funzionare le cose come anche essere aperto alla comunicazione e al dialogo che invece mi pare essere mancato da parte della sua compagna. Le consuetudini di un’altra persona, se diverse dalle nostre, possono dare fastidio, ma è necessario trovare un giusto equilibrio, scendendo, appunto, a compromessi e soprattutto parlando apertamente di ciò che non va. Immagino il suo senso di frustrazione tuttavia si chieda se è così che avrebbe voluto vivere una relazione.
Le auguro il meglio

Dott.ssa Jessica Agnelli

Dott.ssa Jessica Agnelli Psicologo a Cepagatti

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25 GEN 2022

Buongiorno Marco,
Quello che lei sta vivendo è un mix di emozioni e di aspettative infrante che si traducono in una profonda frustrazione, il tutto sorretto dal dubbio "È possibile che una persona possa comportarsi così?"
La risposta è: sì, è possibile. Ma ciò può non bastarle.
Spesso siamo così impegnati a cercare di capire o di cambiare il comportamento degli altri da dimenticare come poter agire su noi stessi e sul modo in cui gli altri risuonano dentro di noi. Il cambiamento che può mettere in moto è il suo, signor Marco.

Se è in cerca di un supporto e ha bisogno di uno spazio in cui aprirsi, non esiti a contattarmi.
Resto a disposizione.

Dott. Francesco Mangiafico

Francesco Mangiafico Psicologo a Torino

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25 GEN 2022

Salve Marco,
Ho riflettuto sulla sua domanda finale relativa al comportamento della sua ex-compagna (“è normale comportarsi così?”) e credo che, in questo momento così difficile, lei si possa dare l’opportunità di riflettere sulle sue emozioni e sensazioni piuttosto che su quelle di lei: ciò che prova e come poter affrontare la frustrazione di questo momento così doloroso. Ciò che lei descrive in merito alla sensazione di “lesa maestà” andrebbe approfondito per comprendere al meglio perché si sente così è come poter superare questo momento.

Dott.ssa Federica Niro Psicologo a Firenze

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25 GEN 2022

Salve,
comprendo quanto per lei debba essere frustrante il fatto che un progetto ad ampio respiro si sia frantumato in questo modo. Sicuramente è dura anche percepire tutta questa vicenda come se fosse un atto punitivo nei suoi riguardi, ma di questo non si può avere certezza.
Ciò che sappiamo è che lei soffre per la chiusura di una storia importante, una storia terminata in malo modo tra colpevolizzazioni, frustrazioni e rabbia.
Le consiglio di prendersi cura di questo intraprendendo un percorso che le permetta di mettere luce su quanto accade in lei e di accudire un vissuto difficile.
Resto a sua disposizione anche online,
Un caro saluto,
Dott.ssa Simona Delli Santi
di "Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico"

Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico Psicologo a Oria

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25 GEN 2022

Buongiorno Marco, la situazione di cui racconta porta con sé molti dolori e molte sofferenze, alcuni relativi in specifico ai fatti presenti, altri più atavici e che l'hanno portata a restare incastrato nella ragnatela di questa situazione. Il mio consiglio è quello di intraprendere un percorso individuale di tipo dinamico, questo le consentirà, oltre che di elaborare il lutto, la perdita, di sua moglie, soprattutto di andare a far emergere i contenuti profondi del suo mondo interno, sia di tipo relazionale che di tipo emotivo.

Dott. Andrea Brizzi

Dott. Andrea Brizzi Psicologo a Velletri

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25 GEN 2022

Buongiorno Marco,
dalle sue parole è chiaro che sta affrontando una situazione che l'ha turbata profondamente.
Quando ci troviamo in queste situazioni, che sono per noi così destabilizzanti e sconvolgenti, più che concentrarsi sull'altro e su ciò che ha fatto è utile capire il significato che ha per noi il loro comportamento.

Non si tratta di capire perché la sua ex si è comportata cosi, ma di indagare che signoficato ha questo per lei (Marco) e come può riprendere in controllo della sua vita.

Se vuolenparlarne non esiti a contattarmi
In bocca al lupo

Dott.ssa Rosita Del Medico Psicologo a Roma

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25 GEN 2022

Salve Marco, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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25 GEN 2022

Buongiorno Marco,
Mi dispiace per la situazione che stai vivendo e attraversando.
Resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio ed elaborare la fine della relazione.
Cercare di capire e analizzare le dinamiche al meglio.
Cordiali saluti.


Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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25 GEN 2022

Buongiorno Marco,
mi dispiace molto per la sofferenza che questo evento le sta comportando. La incoraggio a non subire l'evento, a volersi più bene e a difendere il bene che lei è, anche se non riconosciuto dalla donna che ha amato.
Se in questo momento sente difficoltà a ricominciare si lasci aiutare. Alcuni dolori non si riescono a superare da soli.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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