È una forma di dipendenza affettiva?
Buonasera. Ho 25 anni, sto da sei anni con un ragazzo di cui sono innamoratissima. Non riesco ad immaginare la mia vita senza di lui. Non avrei mai pensato di poter essere una di quelle ragazze che fantasticano sul futuro insieme al proprio uomo, non credevo neanche di desiderare una famiglia, o una stabilità canonica ed idilliaca. E invece.. Il problema non è tanto il fatto di aver rivalutato le proprie priorità, quanto il fatto che fantastichi su una famiglia perfetta anche se sono infelice. Mi sento trascurata, le mie soddisfazioni o, al contrario, i miei problemi sono sempre in secondo piano rispetto ai suoi. Riorganizzo la mia vita se lui ha bisogno di una mano, consapevole del fatto che sottraggo tempo prezioso ai miei impegni. Non è nemmeno colpa sua, l’ho abituato fin da subito ad abusare del mio tempo e dei miei spazi e adesso quando rivendico attenzioni e accorgimenti lui non capisce nemmeno di cosa stia parlando. Non è una persona cattiva, è solo stato abituato ad avere tutti al suo servizio. C’è anche da dire che la sua famiglia ha un’impostazione molto patriarcale e, prima di conoscermi, considerava il ruolo della donna molto subordinata all’uomo o comunque principalmente di supporto alla famiglia. Sarà che inconsciamente sono io ad essermi adeguata alle sue idee e non il contrario?
Anche dal punto di vista intimo il nostro rapporto si è molto raffreddato, non abbiamo rapporti per mesi e non mi sento molto desiderata. Anche nelle rare volte in cui stiamo insieme è sempre lui a “condurre il gioco”, i miei desideri non vengono mai assecondati. Non è un grosso problema, posso rinunciare a questo aspetto del nostro rapporto, anche se contribuisce al mio malessere ed alla sensazione di solitudine e abbandono.
Vorrei allontanarmi il più possibile e rimettere me al centro di tutte le mie attenzioni, ma la verità è che non ne ho né il coraggio né la forza. Cosa devo fare?
Vi ringrazio