Disturbo bipolare misto in una relazione.
Salve a tutti. Vorrei chiedere consigli sulla mia relazione con un ragazzo che soffre di disturbo bipolare misto. E' la prima volta che faccio una domanda del genere in un forum, ma sono perfettamente consapevole del fatto che questo argomento presenti tantissime sfaccettature e di conseguenza è più che difficile offrire adeguato supporto tramite chat. Ma ci provo comunque.
Siamo insieme da tre anni e sin dai primi giorni di frequentazione lui è stato chiaro sul suo disturbo (di cui io avevo raramente sentito parlare nella vita) e ho accettato di impegnarmi a capire quotidianamente cosa comportasse questa condizione e come si manifestasse. Tante volte ho temuto di non riuscire ad essere in grado di sostenerla, ma col suo supporto e il suo affetto siamo andati avanti. Non è mai stato caratterialmente quel tipo di persona che sprigionasse riconoscenza da tutti i pori, ma ultimamente soprattutto si comporta come se tutto gli fosse dovuto, come se ad ogni suo momento di malessere sia scontato che io ci sia, come se ad ogni sua richiesta debba necessariamente esserci risposta affermativa da parte mia. E il tutto senza che mi sentissi mai dire “grazie, per esserci, per sostenermi, per lasciare sempre tutto per stare con me”. Come se avessi messo la firma su un contratto su cui c’è scritto “Lui ha il disturbo. Tu sei tenuta a soccorrerlo e i ringraziamenti non sono dovuti”. Non ho bisogno di sentirmi riconosciuta per gli sforzi che faccio, ma ho timore che non stia riuscendo più a capire quali siano i tratti caratteriali e quali invece della patologia, e fin dove arriva il limite del mio ruolo da “compagna” e dove comincia il ruolo della “crocerossina”. Vorrei anche trovare le parole per esprimere a lui questo mio disagio, perchè so quanto la comunicazione aperta sia importante, ma in questo caso ho paura di risultare poco cortese e anzi urtare la sua (già delicatissima) sensibilità col rischio di “sminuire” il disturbo.
Grazie a tutti