Come convincere una persona bipolare a farsi aiutare?

Inviata da Cate · 28 dic 2015 Terapia di coppia

Sono stata fidanzata 5 anni e mezzo con un ragazzo che fin dai primi anni sembrava un po' instabile, con il tempo ho sempre pensato che il problema fossi io e che lui era cosi instabile a causa mia. Ha sempre alternato periodi di fiducia in se stesso, di progetti per sé e per me, a periodi di angoscia in cui mi escludeva totalmente. Inizialmente abbiamo vissuto una storia bellissima ma dopo un anno lui ha iniziato ad avere dubbi continui, mi amava poi non mi amava più e questi cambiamenti erano molto repentini..durante un breve periodo durante le sue fasi calanti idealizzava addirittura una ex con cui era stato pochissimo, per poi pentirsi amaramente dicendomi che non pensava quello che diceva. Siamo stati poi benissimo per un anno intero fino a due anni fa quando ha avuto un episodio di depressione a causa della perdita di lavoro. si è risolto tutto nel giro di poche settimane. Siamo stati due anni benissimo e nemmeno un mese fa, dopo aver sopportato diversi problemi, mi lascia. Dice che vede tutto nero, che ha un mostro dentro che non lo fa vivere, non ha fiducia in se stesso, nel futuro e soprattutto in me e in noi. Mi ha liquidato con una freddezza assurda dicendomi che non mi amava più e che la causa era la mia morbosità (in quest'ultimo anno ammetto di essere stata molto insicura e a tratti ossessiva, motivo per il quale sto seguendo una terapia con una psicologa). Non ci sentiamo per circa un mesetto, lo incontro ieri gli faccio gli auguri e gli chiedo come sta. In questa situazione lui si sfoga con me, dicendomi che da qualche mese sospetta di avere un disturbo bipolare, dice di provare totale indifferenza nei confronti di tutti, miei, degli amici, della famiglia, del mondo che lo circonda. Nulla lo tocca, dice che con gli altri riesce a mettere una maschera mentre con me non riesce perché lo conosco troppo bene. Dice che forse si comporta così con me per proteggermi. Ho provato a convincerlo ma non vuole farsi aiutare, non vuole parlarne con nessuno (sono l'unica a cui l'ha detto) e io non so cosa fare. Non sono sicura che si tratti di disturbo bipolare, so che spesso viene confuso con altri disturbi di personalità. Nei suoi momenti no lui minimizza totalmente la nostra relazione, eppure negli anni non è mai stato violento con me, mai insultata o umiliata, non è mai stato paranoico e dipendente.Cosa posso fare ora? Aspettare mesi sperando che la fase down passi? Mi ha chiesto di non parlarne con i suoi genitori, da un lato non voglio tradirlo ma dall'altro mi sento così sola. Come posso aiutarlo?

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Miglior risposta 29 DIC 2015

Buonasera Cate,
la riuscita di una psicoterapia dipende dalla collaborazione del paziente. Non può obbligare il suo ragazzo a farsi aiutare, ma certamente può dirgli che il fatto di non essergli di aiuto la fa stare male e che desidererebbe vederlo stare meglio.
Non può farsi carico di una situzione così delicata senza l'aiuto di un professionista che supporti il suo ragazzo.
Un saluto

dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem

Anonimo-125892 Psicologo a Milano

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30 DIC 2015

Cara Cate
forse in lei, oltre al desiderio di aiutare questo ragazzo, nutre anche la speranza di poter riprendere con lui la storia sentimentale che si è interrotta.
Questo desiderio di aiutarlo è sano e indica una profonda affezione verso di lui, mentre, io direi che, il nascosto desiderio di poter, forse, riprendere la storia, è alquanto utopistico anche perchè la sua proposta di aiuto viene dopo un incontro casuale, mentre il ragazzo non l'ha certo cercata attivamente in nessun modo.
Questo stato di cose non presenta giusti presupposti per una ripresa di relazione sentimentale.
A mio parere sarebbe forse meglio se lei si limitasse a dare un aiuto ma evitasse ulteriori coinvolgimenti.
Ripeto: non mi sembra ci sia un vero interessamento da parte di lui verso di lei, se non che certo l'aiuto non si rifiuta soprattutto con lo slancio con cui lei si propone.
A me sembra di poter dire che forse lei appartiene a quella categoria di "donne che amano troppo".
Ci pensi
Un caro saluto Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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29 DIC 2015

Gentile Cate,
mi sembra di capire che sebbene la sua relazione sentimentale con questo ragazzo sia stata chiusa, lei gli vuole ancora bene e vorrebbe aiutarlo.
Credo sia importante per lei differenziare l'affetto che è rimasto, assieme al sentimento di solidarietà e al desiderio di dargli sostegno, dal pensiero di poter progettare ancora un futuro insieme a lui, cosa che non mi sento di augurarle data la situazione attuale.
Ad ogni modo lei può solo portare il suo esempio e dirgli che, come lei ha trovato il coraggio di farsi aiutare per i suoi problemi di insicurezza e ossessività, così può fare lui per i suoi problemi di instabilità e di depressione.
Questo ragazzo non vuole farsi aiutare e il motivo per il quale le ha chiesto di non parlarne con i suoi genitori è lo stesso per il quale non vuole andare in psicoterapia.
Per quanto è difficile pensare che i suoi genitori non si siano accorti del suo malessere e per quanto è ancora più difficile, se non impossibile, aiutare chi non vuole essere aiutato, penso che sia sbagliato mantenere questo pseudo-segreto.
Sarebbe invece utile che lei dica ai genitori di questo ragazzo che è preoccupata per il loro figlio, che sta cercando di convincerlo senza troppo successo a farsi aiutare da uno psicoterapeuta e che forse servirebbe anche il loro incoraggiamento senza possibilmente dire che è stata lei a informarli dal momento che lui le ha chiesto di non farlo.
Questo del segreto stupido è l'ultimo dei problemi : in effetti se, per ipotesi, questo ragazzo le avesse rivelato l'intenzione di uccidersi e le avesse chiesto di non dirlo ai suoi genitori, lei avrebbe mantenuto il segreto?
In conclusione, penso che lei debba pensare innanzitutto a prendersi cura di se stessa e dare l'aiuto possibile senza sentirsi in colpa se non può fare di più.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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29 DIC 2015

Cara Cate, purtroppo la verità è che non si può aiutare chi non vuole essere aiutato.
Le suggerirei di parlare ( o scrivere se Le è più facile ) chiaramente al Suo fidanzato per dirgli che la sua sofferenza, i suoi disturbi possono e devono essere curati e risolti. Se si rifiuta Lei ha il dovere verso sè stessa di volersi bene e di sciogliersi da questo abbraccio che rischia concretamente di trascinarvi tutte e due a fondo. Mi perdoni la franchezza. Ma credo che in certe situazioni sia meglio essre franchi e diretti a costo di sembrare un pò duri. Con solidarietà e simpatia. Dr. Marco Tartari, Asti

Dott. Marco Tartari Psicologo a Roatto

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