Disturbi comportamentali e psichici in un ragazzino di 14 anni come gestirli?
Salve, sono Anna mamma adottiva di Mario un adolescente di quattordici anni. Il ragazzo purtroppo non ha avuto un'infanzia felice e spensierata perche' ha vissuto in un'ambiente molto disagiato e complicato. Sua madre era quasi sempre assente, ha avuto delle relazioni con diversi uomini tra cui il padre del ragazzo. I litigi e le violenze avvenivano tutti i giorni e Mario era costretto ad assistere. Inoltre il ragazzo e' nato con una malformazione cerebrale fortunatamente non grave anche se soffre di una forma lieve di epilessia. Suo padre si occupava poco di lui percio' usciva di casa e tornava tardi. Essendo un'alcolizzato ha avuto anche problemi con la legge, comprava spesso droga in presenza della moglie e del figlio utilizzando un linguaggio del tutto inappropriato. Quando la madre non c'era, di lui si occupava una giovane vicina di casa all'apparenza capace e di cui ci si poteva fidare ma in realta' era tutt'altro che capace. So che anche se non ha mai picchiato il bambino aveva avuto dei rapporti con il padre e spesso Mario era costretto a vedere e a sentire le urla. Da quel momento il bambino era stato affidato a me percio' cercai di non fargli mancare mai niente. Quando cominciai a prendermi cura di lui avevo subito notato che aveva dei problemi di comunicazione e comportamentali cosi' ho contattato subito un neuropsichiatra infantile che mi ha aiutata molto infatti grazie al suo appoggio Mario instauro' un ottimo rapporto di fiducia con me. Pero' le difficolta' erano troppo ma troppo complesse, avevo notato che il bambino spesso era molto violento nei confronti degli animali cioe' cercava in tutti i modi di fargli del male e non solo. Disegnava spesso scene di violenza oppure luoghi cupi, a scuola non socializzava mai con i coetanei e preferiva stare da solo insieme ai suoi disegni ma se qualcuno si avvicinava a lui finiva per picchiarlo davanti agli altri. Era seguito da una bravissima insegnante di sostegno con la quale spesso si confidava ma in certi casi tendeva a farle delle domande e sguardi strani. Proprio in quel periodo seppi della morte di sua madre deceduta probabilmente a causa di un tumore mentre del padre non seppi piu' nulla. Mi ricordo benissimo che una mattina quando lo accompagnai a scuola faceva dei movimenti anomali con le mani parlando da solo ed aveva uno sguardo serio. Quando tornai a riprenderlo le maestre mi dissero che Mario era entrato nel bagno femminile ed aveva picchiato alcune bambine prendendole a parole. A questo punto ho chiesto aiuto ad un ottima psicologa in grado di aiutare mio figlio. Quei comportamenti mi hanno fatta spaventare tantissimo, non sapevo piu' che fare ero preoccupatissima e lo sono anche ora ovviamente. La psicologa che seguiva Mario mi disse che la situazione era molto complicata e che probabilmente man mano che cresceva era fondamentale rivolgersi ad un psichiatra. Questa frase mi fece cadere a terra, mi sentivo persa e sola nonostante avessi un marito al mio fianco. Alle medie la situazione era peggiorata ulteriormente perche' Mario tendeva spesso a fare brutti scherzi alle ragazze usando anche maniere forti a tal punto che i coetanei cominciavano ad odiarlo e forse anche ad aver paura di lui. Per quanto riguarda il presente, dopo le vacanze iniziera' il liceo delle scienze umane e probabilmente in classe sara' l'unico ragazzo. Viene seguito sia da un'insegnante di sostegno e da una psichiatra esperta in casi del genere ma purtroppo i miglioramenti non ci sono dato che i traumi che ha subito durante l'infanzia sono abbastanza complicati e sicuramente insuperabili. Solo con me e con mio marito ha una buona relazione si e' affezionato quasi subito con noi pero' in modo morboso infatti esce solo con noi, non ha amici, esce poco insomma sta sempre dentro casa. Inoltre alla sue eta' i giovani cominciano a guardare le ragazze mentre lui non le considera proprio o se lo fa le guarda male soprattutto quando sono vestite con gonne corte. Ho notato anche che e' attratto dalla sua insegnante di sostegno e dalla sua psichiatra infatti spesso parla di loro dicendo che sono bellissime ed uniche al mondo. Da questo mi sembra di capire che preferisce donne istruite piuttosto che ragazze della sua eta'. Per quanto riguarda lo studio ha una passione sfrenata per la letteratura italiana, per la pedagogia e spesso legge libri di medicina in modo particolare la psicopatologia. Questo non saprei come definirlo, praticamente non mi aspettavo che si appassionava proprio di libri che parlano di psicopatologie. Parlando dei suoi disturbi direi che sono frequenti mentre in certi giorni sembra tranquillo. Molte volte lo vedo come un ragazzo un po' bigotto, per esempio a mare quando guarda le ragazze con dei costumi scollati comincia a criticarle e a giudicarle in modo esagerato. La psichiatra ha diagnosticato a Mario una forma molto complessa di schizofrenia ma che non dovrebbe portare a gesti estremi in quanto ha notato che ha un maggiore autocontrollo ma ci sono volte in cui questo autocontrollo purtroppo lo perde soprattutto quando e' agitato, confuso, stanco percio' non riesce a dormire tranquillamente. I farmaci all'inizio sembrano fare effetto ma poi tutto cambia, la stessa cosa succede anche per quanto riguarda gli antiepilettici. Mi sono anche chiesta se ci potrebbe essere un legame tra certe forme di epilessia e schizofrenia ma forse mi sbaglio. Cosa mi consigliate di fare? Ho provato tante strade da percorrere con tutta la forza che ho ma adesso non so piu' come continuare. Anche se l'ho adottato io lo amo con tutta me stessa, e sempre mio figlio, ho fatto tutto per lui e continuero' a farlo fino alla fine. Per favore grazie.