Difficoltà ad essere capita e capire gli altri

Inviata da Bigliablu · 12 dic 2023 Relazioni sociali

Accade spesso ed è sempre accaduto nella mia vita che faccia difficoltà a comprendere le parole e i comportamenti delle altre persone nei miei riguardi. Il problema non si presentava solo in famiglia ma anche a scuola e in altri luoghi di aggregazione. Dal momento che ho difficoltà in tutti questi ambiti evidentemente il problema sono io. Vorrei risolverlo. Gli episodi son tanti e il più delle volte ho reagito arrabbiandomi almeno in una prima fase, per poi isolarmi ed evitare i contatti per preservarmi da incomprensioni e dolore psicologico. Molto spesso è capitato o che non "accettassi" le offese o cercassi di spiegare agli altri un mio modo di pesare e vedere le cose. Devo ammettere che non son una persona molto assertiva e all'offesa reagissi in maniera impulsiva, per quanto riguarda il "mio punto di vista", appena iniziavo ad esporlo venivo rifiutata o si dava contro di me. In questo momento vorrei serrarmi, chiudermi e non condividere più emozioni e commenti con nessuno. La maggior parte delle persone che mi voglio bene e alle quali voglio bene mi fanno sentire sbagliata, violenta ed indemoniata. Non so come reagire. Provo solo tanto vuoto e incomprensione.

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Miglior risposta 19 DIC 2023

Gentile utente,
ritengo che il problema non stia tanto nella difficoltà di comprendere parole e comportamenti delle persone con cui interagisce quanto piuttosto nel saper contestare ciò su cui non è d'accordo con assertività (che per sua stessa ammissione è insuffiiciente) e senza aggressività.
Sicuramente dovrebbe anche migliorare il suo livello di tolleranza delle frustrazioni ma ovviamente se riceve delle offese dovrebbe spiegare al mittente che una discussione civile non prevede l'uso di termini offensivi.
Il suggerimento è di acquisire assertività e autostima (che sono necessarie per una comunicazione efficace) tramite un percorso di psicoterapia preferibilmente ad orientamento cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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26 GEN 2024

Gentilissima BigliaBlu, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo quanto sia per lei faticosa da gestire e comprendere soprattutto. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti questa sua fatica e difficoltà nell'essere sintonizzata con gli altri a livello di dialogo e relazione, nonchè individuare insieme delle strategie per fronteggiare la problematica.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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22 GEN 2024

Gentile Bigliblu,
Grazie per la tua condivisione. Può capitare di sentirsi incompresi da alcune persone ma se tu senti di non essere capita dalla maggior parte delle persone con cui ti relazioni potrebbe essere molto utile capire meglio, nel contesto della terapia, cosa effettivamente succede. Mi sembra inoltre di capire che fatichi ad esprimere i tuoi bisogni oscillando dall'isolamento e quindi evitando di dire agli altri come ti senti, o farlo in modo aggressivo arrabbiandoti. Potrebbe ancve essere importante per te lavorare sulla rabbia così come sulla comunicazione assertiva.
Se ne sentissi il bisogno contattami pure.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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29 DIC 2023

buonasera
non la chiamo Bigliablu perchè mi viene subito in mente un' immagine di un oggetto che altri decidono di indirizzare ove vogliono, in più é un oggetto inanimato. Lei si presenta come una donna che ha da sempre avuto difficoltà nel rapportarsi con il mondo esterno, anche a causa dei suoi vissuti familiari in primis e sociali in correlazione ad essi.

Occorre capire prima in che senso ( escludendo quello letterario) non comprendeva le parole e di seguito i comportamenti degli altri verso di lei.
Chiaramente se io inizio ad esprimere un mio punto di vista o presento un mio comportamento e vengo bloccata subito, con l'andar del tempo maturo un senso di incomprensione generale e così, come risposta , mi chiudo o reagisco violentemente.
Mi sembra corretto non accettare l'offesa e far finta che non mi tocchi, l'importante é saper calibrare la reazione.
Per quanto riguarda l'esporre il suo punto di vista, è molto importante che nella familia venga dato il tempo di esporlo e non troncarlo subito, permettendo così una dialettica costruttiva.
Lei ha un modo interno molto ricco emotivamente e in senso creativo, però bloccato e disabituato alla condivisione per via di ciò che descrive. Riguardi anche il fatto che le persone che le sono care la facciano sentire sbagliata e questa non é certo una sensazione piacevole. Il problema é che lei si sente compressa e, come un vulcano, quando non ce la fa più, reagisce in modo anche violento e questo la danneggia nei rapporti e nelle relazioni.
Non metterei l'accento sulla domanda "come reagire" ma piuttosto sul"come agire" a fronte di eventi che la turbano.
Un percorso psicologico (che assolutamente le consiglio) la potrà aiutare pienamente nel dare una svolta a questa situazione che si protrae nel tempo. Lei non é sbagliata o indemoniata, lei ha solo bisogno di una figura che la ascolti e la accolga e contribuisca a manifestare, senza giudizi, il suo vissuto , i suoi dolori e incomprensioni e renderla consapevole delle sue qualità che non sono state libere di esprimersi e manifestarsi.
Nel frattempo che cerca una/un professionista della salute mentale (psicologo o psicoterapeuta)
tenga un diario ove scrivere come lei vede il mondo e tutti i suoi progetti, sogni e aspirazioni. Lei ha diritto ad una serenità che le permetta di vivere pienamente i suoi valori e talenti. Faccia anche dei disegni liberi con i colori che lei sente più affini e che la possono aiutare a liberare le sue emozioni. Lei non é una biglia, lei é un essere umano con le sue esigenze e bisogni e che può darsi un indirizzo in modo autonomo.
Cordialmente
Dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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26 DIC 2023

Buongiorno,
Ciò che scrive sembra la faccia sentire spesso in una difficoltà soverchiante nelle relazioni, difficoltà a cui cerca di rispondere in qualche modo, trovandosi nonostante ciò spesso incastrata in dinamiche relazionali aggressive o passive ( "...ho regito arrabbiandomi...per poi isolarmi...per preservarmi da incomprensione e dolore...").
Entrambe le situazioni sembrano motivo legittimo di sofferenza e vorrei riflettere con lei su dei temi che potrebbero influire su essa.

> Lei scrive "...evidentemente il problema sono io". Questo potrebbe essere importante sia nel determinare la sua sofferenza che (andando a lavorarci) nel sostenere il percorso verso un maggior benessere. Lei ha un suo funzionamento fatto di pensieri, emozioni e comportamenti, che attualmente le causa delle difficoltà, tuttavia lei è una persona, umana, che affronta delle avversità ed è alla ricerca di un cambiamento: Lei NON è "un Problema".

>Il percepirci come "un problema" è doloroso, a volte triste e frustrante, aumenta la rabbia, le sensazioni di esclusione e sfiducia. Questo rende ancora più complesso affrontare le relazioni e i naturali ostacoli che le costellano.
Vivendo in una costante posizione di minaccia cerchiamo di difenderci in modo aggressivo o passivo dal dolore (è pesante sia pensare a noi stessi come un problema, un gomitolo di difficoltà e impulsività, costretti a chiuderci per prevenire il dolore, che pensare agli altri come giudicanti, offensivi, rifiutanti).
In questo quadro ogni "errore" o incomprensione nelle relazioni ci fa sprofondare in baratri di rabbia o sentimenti di esclusione perché, ogni volta, errori e incomprensioni sono per noi la prova che "siamo il problema" (o gli altri lo sono, o entrambi).

>Valutazioni e credenze così forti su di sé e sugli altri ( io= problema, non assertiva, impulsiva, in difficoltà, sbagliata; altri= offensivi, mi danno contro, non comprendono, mi rifiutano) ci porta a vivere relazioni con criteri e confini rigidi, giudicando il nostro e l'altrui comportamento in modo duro, sempre sull'attenti, pronti a difenderci da, situazioni, pensieri e dolori inaccettabili.

Spesso sono facce della stessa medaglia il sentirsi in difficoltà, sbagliati, "un problema", inefficaci nelle relazioni e nelle comunicazioni e al contempo vedere gli altri come ragione del nostro sentirci così: è frequente e normale percepire questo quando ci si sente minacciati.
Partire da noi stessi, dal comprendere, accettare, non giudicare ma se serve cambiare determinati aspetti del nostro modo di funzionare può renderci più flessibili e meno duri verso noi stessi e gli altri: questo spegnerà piano piano rabbia e dolore permettendoci di navigare le complessità delle relazioni in modo più utile.
Creda in questo, un buon percorso psicologico l'aiuterà.
Restando a sua disposizione,
Un caro saluto

Dott.ssa Hillary Pontalto

Dott.ssa Pontalto Hillary Psicologo a Sossano

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23 DIC 2023

Buonasera,
innanzitutto empatizzo rispetto alla difficile situazione relazionale che sta attualmente vivendo.
è evidente come lei abbia qualche difficoltà rispetto all'utilizzo della rabbia in modo costruttivo (dunque assertivo, per esprimere il proprio parere all'altro) invece che distruttivo, come attualmente le capita.
Allo stesso modo, appare evidente come l'isolamento non sia altro che un meccanismo di difesa rispetto alla possibilità di affrontare l'altro.
Un percorso di psicoterapia breve la potrebbe aiutare a comprendere sia quali paure si nascondino dietro le sue difficoltà interpersonali, che a dotarla di strumenti tali per potersi relazionare in maniera serena e tranquilla.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero

Dott.ssa Elisa Folliero Psicologo a Spino d'Adda

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23 DIC 2023

Buongiorno Bigliablu,
la ringrazio per la condivisione.
Nonostante le difficoltà che possono nascere nell'incontro con l'altro, l'isolamento porterebbe solamente ad alimentare il suo senso di frustrazione ed inadeguatezza.
Un percorso di supporto psicologico, al contrario, potrebbe darle gli strumenti utili per gestire al meglio le dinamiche interpersonali.
Resto a sua disposizione,
un cordiale saluto.
Dott.ssa Benedetta Patriarca.

Dott.ssa Benedetta Patriarca Psicologo a Roma

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23 DIC 2023

Buongiorno Bigliablu,

dalle parole che scrive, l'impressione è che alla base della sua problematica ci sia una considerazione negativa di sé.

Quando ci si offende facilmente, di solito, significa che le parole degli altri vanno a toccare delle nostre fragilità, una opinione di noi stessi negativa. Quando questa viene confermata dagli altri, si sta male e spesso si finisce per provare rabbia e la percezione di non essere compresi.

Bisognerebbe capire quali parole e affermazioni degli altri suscitano in lei queste reazioni e dove e quando queste reazioni e convinzioni su se stessa e sugli altri abbiano avuto origine. Solitamente costruiamo l'idea che abbiamo di noi e degli altri sin da bambini, se non ancora prima.

Il bisogno che gli altri condividano e confermino il suo modo di pensare deriva proprio dal suo bisogno di ricevere riconoscimenti esterni, che sembrerebbe vitale per lei per sentirsi ok, per sentirsi una persona di valore e amata.

A mio parere avrebbe bisogno di fare un percorso che la aiuti a prendere consapevolezza di queste dinamiche per imparare a superarle e a sentirsi una persona che vale e che è degna di essere amata a prescindere da ciò che fanno e dicono gli altri nei suoi confronti.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Dott.ssa Claudia Cioffi Psicologo a Ancona

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21 DIC 2023

Salve Bigliablu,
La comunicazione è sempre molto complessa quanto affascinante, basta pensare al semplice fatto che "non si può non comunicare", anche il silenzio stesso è fonte di comunicazione!! Ma tutti noi portiamo nella comunicazione il nostro vissuto e in base a questo percepiamo tutto quello che ci circonda attraverso le proprie lenti, questo in alcuni casi può far nascere incomprensioni in base alle aspettative sia nostre che dei nostri interlocutori.
Sicuramente la psicoterapia per incanalare le sue emozioni, comprendere maggiormente se stessa, valutare come relazionarsi con gli altri in base alle situazioni può esserle di aiuto.
Rimango a sua disposizione anche online,
Saluti
Dott.ssa Simona Adorni

Dott.ssa Simona Adorni Psicologo a Podenzana

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21 DIC 2023

Gentile Bigliablu, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e sentirsi più efficace nella sua quotidianità.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

Dott.ssa Elena Sinistrero Psicologo a Torino

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21 DIC 2023

Buongiorno Bigliablu, è faticoso sostenere la relazione quando non ci si sente in grado di comprenderne le dinamiche. Sembra che questa difficoltà, che lei stessa si riconosce, porti tanta rabbia e tanta frustrazione. Sentirsi sbagliata, violenta ed indemoniata mi rimanda molta tristezza. Un percorso di terapia personale l'aiuterebbe a comprendere meglio la sua difficoltà e a superarla...in una relazione soddisfacente con sé stessa e con gli altri. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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20 DIC 2023

Salve , capita spesso di non sentirci compresi e di sentirsi rifiutati in base al nostro modo di essere che a volte potrebbe non corrispondere con ciò che vorremmo gli altri pensino di noi . Questo potrebbe creare una distorsione legata al come come ci percepiamo attraverso gli occhi degli altri a partire da un bisogno non comunicato o comunicato in modo sbagliato. È comprensibile che situazioni in cui ci si sente incompresi o giudicati possano generare frustrazione e dolore emotivo. Se si trova in un momento difficile, potrebbe essere utile considerare alcune strategie:

1. Autoconsapevolezza: L'autoconsapevolezza è il primo passo per apportare cambiamenti positivi.

2. Comunicazione assertiva: L'assertività può essere appresa. Cerca di esprimere i suoi pensieri e sentimenti in modo chiaro e rispettoso senza essere impulsiva. La comunicazione aperta e rispettosa può favorire una comprensione reciproca.

3. Ascolto attivo:Cerchi di ascoltare attentamente gli altri, anche se non è d'accordo con loro. L'ascolto attivo può favorire un dialogo più costruttivo.

4. Gestione delle emozioni

5. Cerchi di supporto:Condivida i suoi sentimenti con persone di fiducia o considera la possibilità di rivolgerti a uno psicologo o terapeuta per ricevere un supporto professionale.
In questo caso se ha voglia di comprender e meglio le dinamiche che sottendono tali meccanismi sono lieta di accoglierla per un colloquio.
Attraverso percorso potrei imparare a sviluppare nuove abilità e strategie per affrontare tali dinamiche
Dott.Ssa Merola

Dott.ssa Serafina Merola Psicologo a Arezzo

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20 DIC 2023

Buongiorno
Credo che la comunicazione sia molto complessa quanto affascinante. Ognuno di noi porta con sé un suo vissuto, percepisce il mondo e gli altri tramite i propri sensi che sono un canale ed al tempo stesso uno schermo importante.
È facile cadere nel misunderstanding, nell'incomprensione , in base al proprio stato d'animo del momento. In sintesi ritengo che parlare sia importante al momento giusto spiegando come ci sentiamo, o chiedendo agli altri come stanno, in altri momenti invece sia altrettanto importante il silenzio a volte per rispetto, altre per evitare discussioni inutili.
Le consiglio delle sedute di psicoterapia per incanalare le sue emozioni, capire se stessa in primis e valutare come relazionarsi con gli altri in base alle situazioni.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti
Paola Von Korsich Giardini

Dott Paola Von Korsich Giardini Psicologo a Monza

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19 DIC 2023

Gentilissima, è positivo il fatto che riesca a mettersi in discussione dicendo: " il problema sono io". Sicuramente la sua impulsività ed il suo modo di reagire, derivano anche da un suo vissuto doloroso, probabilmente sperimentato all'interno del suo nucleo familiare. Può capitare che le persone per noi significative, pur volendoci bene, ci trasmettano messaggi che ci fanno sentire inadeguati e questo può portare a leggere tutti i segnali provenienti dall'esterno e rivolti a noi, come delle critiche e dei giudizi negativi. Le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia che la possa aiutare a comprendere l'origine del suo comportamento e a relazionarsi in maniera adeguata con se stessa e con gli altri. Le faccio tantissimi auguri e rimango a disposizione per eventuali approfondimenti.
Dott.ssa Daniela Noccioli.

Dottoressa Daniela Noccioli Psicologo a Cascina

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19 DIC 2023

Buongiorno Bigliablu,
leggendo il suo messaggio immagino il senso di frustrazione e di inadeguatezza che prova e il conseguente desiderio di limitare i contatti. Credo però che l'isolamento, alla lunga, potrebbe risultare frustrante, per questo le consiglio di intraprendere un percorso con un/a collega che la supporti in un percorso di esplorazione delle sue dinamiche e di quelle delle relazioni in cui si coinvolge, con l'obiettivo di aumentare il senso di consapevolezza ed individuare nuove strategie per affrontare le relazioni.


Le auguro di stare presto meglio,

Laura Cargnino

Dott.ssa Laura Cargnino Psicologo a Cuneo

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19 DIC 2023

Salve, capisco che può essere frustrante e stressante avere difficoltà a comprendere le parole e i comportamenti degli altri nei tuoi riguardi. Tuttavia, è importante ricordare che il problema non sei tu, ma la situazione e come reagisci ad essa, sarebbe troppo semplicistico addossare ad una persona tutte le responsabilità di una dinamica complessa.
Ci sono molte ragioni per cui potresti avere difficoltà a comunicare con gli altri, come la mancanza di assertività o la paura del giudizio.

Per gestire queste situazioni, potrebbe essere utile esaminare i tuoi pensieri e credenze riguardo a te in relazione. Ad esempio, potresti pensare che gli altri ti giudicheranno duramente se esprimi il tuo punto di vista o che non sarai in grado di comunicare efficacemente. Questi pensieri possono alimentare la tua paura e renderla ancora più intensa. Invece, potresti provare a sostituire questi pensieri con qualcosa di più positivo e realistico. Ad esempio, potresti pensare che esprimere il tuo punto di vista è importante e che hai il diritto di farlo. Questo può aiutare a ridurre la tua paura e a farti sentire più sicuro di te.

Penso potrebbe esserti utile parlare con un professionista, che possa aiutarti a trovare la giusta chiave di lettura di queste situazioni, aiutarti a esplorare le cause della tua difficoltà a comunicare e a sviluppare strategie per gestirla.
Spero che queste informazioni ti siano state utili. Se hai altre domande o preoccupazioni, non esitare a chiedere.
Buona giornata!

Dott. Ettore Tumolo

Dott. Ettore Tumolo Psicologo a Origgio

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