Salve,
ho bassa stima in me stesso e mi trovo in difficoltà nel prendere decisioni da solo (quando le prendo chiedo conferma a chi mi è vicino). A volte, quindi, tendo a rimandare le decisioni. Ho 25 anni e ho una relazione da 1 anno e mezzo, spesso i miei comportamenti hanno causato litigi tra noi.
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19 APR 2012
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Gentile Daniele,
Un percorso psicoterapeutico potrà servirle per fare chiarezza e comprendere quali possono essere le cause di questa sua 'indecisione' e ricerca di conferme da parte dell'altro.
Contatti uno psicologo, psicoterapeuta della sua zona. La informo, inoltre, che in tutta Italia, a partire dal mese di maggio, ci sono più di 1000 psicologi che hanno aderito al Maggio di informazione psicologica e, che offriranno la prima consulenza gratuita.
Cordialmente.
Dott.ssa Maria Lucia De Vito
2 MAG 2012
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Buongiorno Daniele spesso ci si addossa delle etichette come appunto "bassa stima di sé", "insicurezza" etc, che non fanno altro che alimentare la percezione negativa della propria persona: Provi a focalizzarsi sul COME migliorare la sua condizione attuale, guardando dall'esterno tutte le aree della sua vita (affettiva, lavorativa, interpersonale, sociale...). Inizi ad AGIRE, ovvero scelga qualcosa che le paice fare e la faccia; solo dall'azione potrà davvero conoascere bene sè stesso, poichè avrà modo di vedersi nel mentre sta facendo qualcosa. Da lì potrà valutare se realmente è così insicuro come crede oppure se al contrario è una convinzione che siè creato di se'.
24 APR 2012
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DANIELE è importante affinché lei possa vivere la sua vita in modo ottimale rivolgersi ad uno psicologo che l'ha aiuterà nel comprendere questi suoi agiti. Cordialmente Dott.ssa Eva Scardone
24 APR 2012
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Ci sono varie strategie per aumentare l'autostima, una di queste è ragionare con il proprio cervello, cercando di farsi influenzare il meno possibie. In ogni caso può chiedere aiuto ad un esperto della sua zona.
Cordiali saluti dott. ssa Silvia Parisi di Torino
23 APR 2012
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Buongirono Daniele,
Dall'esposizione della difficoltà questa è risolvibile stabilmente con un intervento di consulenza della durata massima di 6/7 sedute.
E' facile rendere le cose complicate, il difficile è renderle semplici (F.N.)
Cordialmente saluto
23 APR 2012
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Buongiorno Daniele,
dalle righe in cui espone la difficoltà questa può essere risolta con una consulenza entro le 6/7 sedute con ottini risultati duraturi. E' facile rendere le cose complicate, il difficile è renderle semplici (F.N.)
Cordialmente saluto
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23 APR 2012
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Buongiorno Daniele,
In questo momento può aver bisogno di ravvivarla la sua sicurezza personale, tirando fuori le sue stesse risorse, assopite o dimenticate. Cosa dice? Un percorso di psicoterapia breve o di coaching potrà aiutarla a fare chiarezza sui suoi valori personali che attualmente sono per lei importanti e a definire meglio cosa desidera realizzare nella sua vita.
20 APR 2012
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Caro Daniele,
spesso la scarsa autostima è uno dei tanti tratti che caratterizza profili ben più complessi che meritano di essere indagati con attenzione da uno specialista. Se lei è arrivato a scrivere su questo sito significa che è ormai consapevole di avere un problema che in qualche modo le sta condizionando la vita e che ha deciso di fare qualcosa per cambiare in meglio. Colga questo slancio, questo desidero di cambiamento e trovi qualcuno al più presto che possa aiutarla in un percorso introspettivo. Cordiali saluti.
Dott.ssa Francesca Zoppi
20 APR 2012
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Gentile utente, dal suo racconto sembra emergere una generale insicurezza caratteriale, provi a contattare uno psicologo col quale potrà cercare di scoprire le origini e le cause di ciò.
Cordiali saluti, Dott.ssa Angela Virone
19 APR 2012
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Prova a fare qualche esperimento, seduto, nella tua stanza, in una posizione comoda. Chiudi gli occhi e immagina di prendere una decisione da solo e che questa si riveli un disastro...cosa accade dentro di te? quali voci si alzano? cosa dicono? quali emozioni e sensazioni si impadroniscono di te? Chi ti criticherebbe? E' un allenamento a guardarti dentro e a trovare da te le risposte. Sicuramente una parte di te ha fatto suoi atteggiamenti ipercritici, cerca di scovarli e di capire da dove provengono e cerca di capire che tipo di conseguenze potrebbero portare.
Non scoraggiarti se sulle prime ti resta difficile, magari fatti aiutare e guidare dalla tua compagna. Le donne hanno di solito più confidenza con i propri sentimenti e può aiutarti a scavare un pò.
In bocca al lupo!
19 APR 2012
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Chi è che ha detto che hai una bassa stima di te stesso? Chiedere conferma è anche un modo di coinvolgere gli altri e non sentirsi isolati o soli, la cosa importante è fare, solo così potrai correggerti arrivando a fare bene, a fare meglio! Learning by doing, è il motto!
saluti
dr Cristian Sardelli
19 APR 2012
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Gentile Daniele,
la Sua difficoltà nel prendere le decisioni e la sua bassa autostima possono essere dovute a molteplici fattori (scarsa autoefficacia, vissuti ansiogeni, paura di deludere gli altri), tuttavia non è facile darLe qualche consiglio utile partendo da un quadro non del tutto esauriente. Ad esempio sarebbe interessante sapere cosa pensa (e che emozioni prova) nel momento in cui si trova di fronte ad una decisione da prendere, se questo accade sempre anche nelle scelte più piccole e quotidiane, se ci sono delle pressioni derivanti dall'esterno e via discorrendo. Esistono diversi percorsi di gruppo sull'autostima, simili a percorsi di "formazione", oppure si può rivolgere ad uno psicologo/psicoterapeuta esperto che saprà aiutarLa a chiarire i suoi dubbi.
19 APR 2012
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Caro Daniele, una bassa autostima può dipendere da tanti diversi fattori. Dalla tua storia passata, dalle varie esperienze che ti hanno accompagnato in questi anni. Il passo che hai fatto, quello di riconoscere di avere un problema e' una svolta decisiva. hai deciso di chieder aiuto, ora forse il passo successivo e' quello di scegliere un terapeuta che ti accompagni in questa nuova "nascita", ti permetta di scoprire cosa ti blocca e non ti permette di viverti al massimo. In bocca al lupo e per qualsiasi cosa non esitare a contattarmi.
19 APR 2012
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Caro Daniele, non necessariamente la difficoltà nel prendere le decisioni è sintomo di bassa autostima, può invece celare senso di colpa o paura di non riuscire poi ad affrontare le conseguenze che una scelta comporta. Da dove viene tutta questa insicurezza che tu chiami bassa stima? Perchè non cercare di fare chiarezza su ciò che ti fa stare bene? Perchè non incrementare le occasioni di "riuscita", ad es. cimentandosi in qualche attività (anche semplicissima) in cui sai di agire per passione, divertimento e non per mostrare dei risultati? Con affetto. Dott.ssa Sabina Orlandini
19 APR 2012
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Gentile Daniele,
dalle poche righe che ha scritto si percepisce il malessere legato al timore di non fare mai la scelta giusta e da questo la necessità di un costante confonto con chi le sta accanto. Questo malessere e questa insicurezza possono essere legati ad una molteplicità di aspetti e vissuti che possono essere compresi anche in termini relazionali con l'aiuto di una persona qualificata. Credo, quindi, che l'incontro con uno psicoterapeuta e un percorso di questo tipo potrebbero aiutarla ad affrontare e superare le difficoltà personali, di coppia e familiari che incontra.
Cordialità.
Dott.ssa Concetta Rutigliano
19 APR 2012
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Gentile Daniele,
dalle poche righe che ha scritto emerge il malessere legato alla sensazione di non sapere mai quale sia la cosa giusta da fare. Questo può essere legato a una molteplicità di aspetti e vissuti che con l'aiuto di una persona preparata potrà comprendere anche in termini relazionali . Credo, quindi, che un percorso di psicoterapia rappresenti la possibilità di affontare e superare le attuali difficoltà personali, di coppia e familiari.
Cordialità.
Dott.ssa Concetta Rutigliano
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19 APR 2012
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Salve Daniele.
la bassa stima è un caso molto frequente oggigiorno. le tensioni a cui siamo sottoposti sono notevoli. ma la parte più importante e fare il primo passo e cercare di definire che cosa ci porta a non essere "all'altezza". sono nostre particolarità fisiche che non ci piacciono? sono situazioni passate che ci hanno portato a non credere in quello che potevamo essere? sono i carichi di tensioni, ansie che ci bloccano? il lavoro primario è quello di definire, con l'aiuto di un esperto le prime cause. Poi il percorso sarà quello di definire la propria immagine individuale, far riemergere la naturale immagine di se stessi. la conferma deve venire da dentro e non da alte persone.
Cordiali saluti e buona vita!
Dott. Michelel Dal Bo
Psicologo e consulente dello sport
19 APR 2012
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Caro Daniele,
anche da ciò che scrive, ma soprattutto da come scrive, emana un senso di incertezza e di debolezza estrema, quasi si vivesse come una fragile foglia al vento!
E' duro vivere con questo sentire! Duro e spinge a cercare conferme e puntelli ovunque, lo comprendo bene!
Bhe, ma se lei sente questo ancora oggi a 25 anni, c'è sicuramente un motivo nella sua storia passata.
Non sappiamo nulla di lei, ma ciò che è oggi deriva sicuramente da quanto ha vissuto nell'infanzia, nel rapporto coi suoi genitori, con la famiglia allargata, coi coetanei, con gli insegnanti, con le ragazze, ecc. Da tutto ciò e dalle esperienze fatte, si è formato un'immagine di sè, del proprio corpo, delle capacità, delle competenze, delle difficoltà, ecc.
Insomma se oggi sembra essere indeciso di tutto, insicuro e incerto, probabilmente è mancato tutta una serie di stimoli e di ritorni sul fatto che è capace e può decidere da solo, può osare, può vivere, senza che questo comporti danni irreparabili a lei o ad altri.
Quello che vedo è che ha 25 anni e ha una ragazza, già questo ci dice che è amabile al punto di aver trovato una persona che le sta accanto, una persona che le vuol bene e che crede in lei, al punto da stimolarla nella sua indipendenza, altrimenti non litighereste. Il litigio ci fornisce anche un altro indizio: lei non è così fragile se ha la forza di contrapporsi e discutere, probabilmente ha più energia di quanto crede!
Bene! E' questo il lavoro che deve proseguire. Buttarsi, fare, sfare, discutere, pensare, decidere .... vivere.
Certo quanto sia facile o meno dipende dalla sua storia, da quanto ha vissuto e da quanto la sua autostima è stata minata o meno. Se sente questo percorso arduo, forse è il caso di farsi accompagnare da un professionista, almeno per un periodo iniziale.
Di fondo però, ritengo che lei possa cominciare a decidere per proprio conto, a osare, buttarsi e sbagliare.
Sì, non dimentichi che sbagliare è un gran lusso e le insegnerà moltissime cose, rendendola oltremodo forte e consapevole.
19 APR 2012
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Buongiorno gentile Daniele,
noi prendiamo decisioni e compiamo scelte in continuazione e per ogni aspetto della nostra vita. Se porta la sua attenzione sui bisogni primari, si accorgerà che sceglie e decide (vedi la scelta di quale alimento preferire o quale è il momento opportuno per lei per curarsi e se farlo). Dopo questo c'è il resto e probabilmente è di questo che lei parla. Forse il suo rapporto di coppia le sta facendo prendere consapevolezza che non si può più molto appoggiare alla sua famiglia o ai suoi amici compiacenti e lo sta spingendo a crescere. O a dover prendere la decisione di crescere e "svezzarsi" dall'appoggio degli altri su faccende che riguardano lei stesso. Si ascolti. Dentro di sè lei ha più risposte di quello che nei momenti di ansia pensa di avere.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta
18 APR 2012
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gentile Danile,
sarebbe importante capire da dove arriva, ossia quali sono stati gli eventi della sua vita che l'hanno portato ad avere questa bassa autostima. Dalle poche righe che ha scritto non si riesce a capire. Un colloquio con uno psicoterapeuta la potrebbe aiutare a capire e ad aiutarla a risolvere questa difficoltà. Se vuole mi può conttare tramite il mio sito, anche solo per qualche informazione in più.
Cordialmente
Dott.ssa Ada Ronzani, psicologa psicoterapeuta Bologna
18 APR 2012
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Salve Daniele,
uno dei miei insegnanti diceva, in maniera provocatoria, che l'autostima è una invenzione degli psicologi. Sosteneva infatti che per aumentarla bastava che le persone facessero ciò che le faceva stare bene. Ebbene mi pare che proprio questo sia il punto, ossia: cosa dirige le sue decisioni? Spesso scegliamo una cosa piuttosto che un'altra cercando di compiacere le persone che ci stanno intorno. Facciamo ciò che ci sembra che gli altri vogliono da noi, senza "sentire" il nostro bisogno, il nostro desiderio, la nostra aspirazione. Cerchiamo di diventare come crediamo di "dover essere" senza invece cercare di conoscere quello che realmente siamo. La perfezione non esiste, è il difetto quello che ci rende incredibilmente affascinanti. Gli errori sono inevitabili, così come le scelte: anche non fare niente, rimandare, aspettare è una scelta e porta con sè delle conseguenze, come lei stesso racconta. Dunque Daniele, sperando di averle risposto, le auguro una buona giornata.