Come posso aiutare il mio ragazzo affetto dalla sindrome di Rebecca?
Buongiorno
Il mio ragazzo soffre della sindrome di Rebecca, sapeva di aver questo disturbo da qualche anno, ma sono la prima persona con cui si confida a riguardo (solo in seguito ne ha parlato con il suo psicologo). Attualmente, avendo appena "tirato fuori" questo problema, è in una fase di profonda crisi. Soffre infatti parallelamente, da anni, di un disturbo da attacchi di panico che si è acuito in questo periodo ( solo da qualche giorno si è convinto a cercare un supporto anche farmacologico per questo disturbo). Gli ho spiegato più volte che per me non è un "invalidante" questa sindrome, poiché infatti lui non assume atteggiamenti giudicanti verso di me ma anzi, si sente profondamente in colpa. Più che altro fa del male a se stesso (in diversi momenti durante la giornata ha pensieri ossessivi verso il mio passato sessuale, ma non si "sfoga" su di me, né mi attribuisce colpe. Insomma, sa razionalmente che non è una colpa quella di avere un passato), inoltre so bene che questo disturbo non definisce lui come persona (certamente non sarà mai una persona assolutamente "non gelosa", ma da qui alla situazione di ossessività estrema portata dalla sindrome di Rebecca c'è una bella differenza). So che riuscirà, piano piano, con l aiuto dello psicologo e lavorando su se stesso (cosa che fa da sempre), ad uscire da questo tunnel. Cosa posso però fare io per aiutarlo? Lui vorrebbe la mia sincerità, cosa che al momento però lo fa troppo soffrire visto che è nel pieno di una crisi, ma d altro canto si sente in colpa se mi " devo limitare" negli argomenti di chiacchierata (al momento se per sbaglio raccontandogli un aneddoto capisce che è collegato in qualche modo ad un mio ex ragazzo, anche solo perché è riferito cronologicamente a quel periodo, soffre moltissimo, per cui mi sono limitata molto nel dialogo, per cercare di proteggerlo). Inoltre, ma questo è un problema che riguarda me e del quale lui non è responsabile, ho da sempre avuto problemi psicologici (causati da diversi traumi passati, per i quali ho recentemente sentito la necessità di avere un supporto psicologico che ancora non ho trovato a causa di una bassissima disponibilità economica), che potrei riassumere in "bassissima autostima", " perenne sensazione di inadeguatezza ", " ansia da prestazione" (parlo di disturbi in quanto sono per me invalidanti nella vita di tutti i giorni e nella relazioni) insieme a disturbi della sfera sessuale (dispareunia) legati ad abusi subiti da piccola e qualche anno fa. La sensazione di inadeguatezza che provo in ogni ambito, ma soprattutto verso mia madre che soffre di depressione da anni (pur sapendo che è una malattia, ergo non ho la bacchetta magica per farla stare meglio) e verso la quale mi sento di "non essere e fare abbastanza per farla stare meglio", si sta ora riversando anche su di lui (pur sapendo che anche in questo caso non dipende da me la risoluzione di questo problema, se non come aiuto e sostegno). Insomma, mi sento una fallita, vorrei poter aiutare lui ma non so come. Mi scuso per essermi così dilungata, ringrazio sin da ora per la presa in visione.