Come posso aiutare una persona che ha perso la voglia di vivere?
Salve,
volevo esporvi i problemi mentali e fisici che sta avendo mio fratello, soprattutto in questi ultimi anni. Da ragazzo spensierato e allegro circondato da amici, cui era un tempo, si è trasformato in in un uomo, di soli 25 anni, depresso e lunatico. Il suo umore cambia molteplici volte nel corso di una sola giornata. Appena sveglio è sempre una bomba ad orologeria: risponde male a tutti, urla, emana chiaramente forte rabbia. Dopo un po' di tempo gli passa e diventa alquanto gestibile e torna ad essere socievole e sorridente. Ma questa, solitamente, è una maschera che si tiene addosso quando la situazione lo richiede, soprattutto in ambito lavorativo. Nel tempo libero gioca d'azzardo, fattore che gli sta creando gravi problemi famigliari per via delle grosse perdite finanziarie. Tutto denaro che si è procurato rubandoli dalle "tasche" dei nostri genitori; azione che ha compiuto più e più volte e non accenna a fermarsi. Le liti che sono nate tra di loro, dopo che i nostri genitori sono venuti a conoscenza dell'atto di mio fratello, sono numerose. Lui con me solitamente si confida e sostiene che il suo cambiamento è dovuto principalmente a questi fattori:
-al suo allontanamento graduale dalla maggior parte dei suoi amici dopo il nostro trasferimento in un'altra città (avvenuto 4 anni fa)
-la perdita di fiducia nei confronti del suo migliore amico, dopo che quest'ultimo l'ha tradito con la sua ragazza
-il senso di non essere mai stato amato, o dall'aver mai ricevuto una sensazione di affetto, dai nostri genitori fin dall'infanzia
-il gran carico di responsabilità nei suoi confronti, dopo che un incidente è avvenuto a nostro padre un paio di anni fa (non letale)
-l'essere rimasto ormai " solo"
Tutto ciò ha provocato:
- il suo totale menefreghismo per tutto e per tutti
- l'assunzione di sostanze che non dovrebbe
- il non riuscire a smettere di spendere quantità eccessive di denaro
- disturbi alimentari (rischia l'obesità e il diabete)
- forte depressione
- attacchi di rabbia
- la perdita di voglia nel curare sé stesso
- pensieri suicidi (per fortuna non ha provato a far nulla. So con certezza che è grazie al suo senso di dovere,quel poco che gli è rimasto, nei nostri confronti.)
- disagio e continue discussioni all'interno del nucleo famigliare
La situazione sta diventando ormai ingestibile e non sappiamo più come fare. L'opzione di vedere un psicologo non è facile perché lui non è una persona che si confida con chiunque. Vi chiederei per favore di darmi una vostra opinione, o dei consigli, su tutto ciò perché io non riesco più a vederlo in questo stato.