Come convincere un soggetto border line a chiedere aiuto specialistico.
Ho conosciuto M.piu' di un anno fa. Ha insistito molto perché iniziassimo una relazione dicendomi che io ero la donna giusta,quella che era la risposta alle sue preghiere e che se mi fossi fidata non mi avrebbe mai lasciato. Vivendo in città diverse faceva di tutto per vederci nel weekend a costo di grandi sacrifici. Tutto una favola tranne qualche nota stonata: talvolta aggressività verbale e lunghe discussioni per chiedermi modifiche su qualche mio comportamento. Piano piano inizio a notare che appena accontento qualche sua richiesta dopo qualche giorno ne avanza un' altra ed ha sempre un motivo per dubitare di me e criticarmi anche con battutine in pubblico. Noto che ad ogni minimo discostamento dalle sue attese dice che non lo amo e che lo faccio soffrire,ma cerca comunque di mantenere una frequenza nel vederci. e parla prestissimo di casa e matrimonio. Io inizio a notare,in certi frangenti, sue parole ed affermazioni sgradevoli che mi suonano incoerenti con il suo amore e sembra mancargli la stima per me ed il senso del limite, per cui comincio a reagire allontanandomi e bloccando i contatti,ma lui sa sempre come rientrare e tornare insieme promettendo che il tutto non avverrà più. Ad un tratto, in un momento di forte stress lavorativo spezza la nostra routine, mi accusa di bloccare immotivatamente i contatti,in sostanza mi accusa di boicottare la storia,di illuderlo,farlo stare male e avergli rovinato la vita. Inoltre frequentandolo mi sono accorta che viaggia sempre con tanti farmaci al seguito, che non riposa la notte, che si definisce asociale. La sua casa è abbastanza disordinata e lui tende ad andare in confusione per qualsivoglia imprevisto. Pur essendo molto sensibile ed intelligente può distorcere i fatti raccontando bugie o iperbolizzando/estremizzando l' accaduto. Mi ha raccontato dell' abbandono subìto da piccolo da parte del padre e che la madre ebbe a seguito un esaurimento. Continua a dire che il padre è anaffettivo. Più volte ha detto a me che necessito dello psicologo perché lo allontano per delle sciocchezze. Dopo aver ravvisato tutta una serie di strani comportamenti ho deciso di mettermi ad approfondire leggendo su comportamenti simili,e credo sia proprio il caso di chiedere aiuto a chi ha competenza. Purtroppo credo che M. non accetterebbe di buon grado il suggerimento. Ho pensato di parlare con la famiglia con la quale però non ho molta confidenza,ma al momento mi reputo l' unica forse ad aver inquadrato la necessità di un supporto. M ha 48 anni ed ha avuto molte relazioni. So di non poter essere la sua cura anche se lui dice che il suo benessere dipende da me,dal non allontanarlo. Non sono la soluzione,ma forse potrei aiutare a trovare una strada dove si possa migliorare.