Come poter convincere una cara amica ad andare in terapia
Inviata da none · 2 ago 2021
Salve a tutti. Ho bisogno di aiuto per capire come poter convincere una mia carissima e strettissima amica ad andare in terapia. Purtroppo lei non vuole chiedere aiuto a nessuna persona competente, ma alterna dei periodi in cui è tranquilla, socievole a periodi in cui si chiude in casa e passa le giornate dormendo, saltando i pasti o abbuffandosi e abbandona il telefono impedendomi di entrare in contatto con lei in alcun modo. La famiglia cerca di parlarne, di proporle di uscire, di parlarmi (sono la sua unica amica) ma lei mi esclude dalla sua vita non appena vi è un evento traumatico (la bocciatura da esame ad esempio) o senza alcun motivo preciso. Lei soffre chiaramente di depressione, è in continuo conflitto con se stessa e credo che ne sia consapevole, ma non si apre minimamente. I genitori temono possa arrivare a fare un gesto estremo e nonostante ne abbiamo parlato più e più volte, lei non è disposta a fare nulla per migliorare la situazione. Come posso fare e soprattutto cosa posso fare? Vi ringrazio in anticipo per la vostra risposta.
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12 LUG 2022
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Cara None,
purtroppo in questi casi la preoccupazione per l'altro viene spesso vissuta come intrusiva e inopportuna. Oltretutto se lei dice di essere la sua unica amica, ci sono sicuramente dei problemi relazionali. L'unica cosa che può fare, a mio avviso è cercare di starle vicino il più possibile nei momenti difficili, cercando di farla distrarre, uscire, fare cose interessanti.
Nei momenti in cui sta un pò più serena può provare a suggerirle delicatamente di chiedere un aiuto, ma senza insistere troppo, altrimenti rischia di allontanarla.
Buona giornata
Dr.Siciliano S.
3 AGO 2021
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Aimè, da quanto racconti il disturbo della Tua amica è ben più complesso di uno stato depressivo.
Purtroppo non si può aiutare chi non vuole essere aiutato.
L'unica cosa che puoi fare è, senza insistere troppo e facendo leva, quando è nello stato di apertura, di chiederle se si rende conto che c'è qualcosa che non va e che le rovina la vita e che, magari, si potrebbe provare a parlare con un bravo ( e dico bravo ) psicologo ( in realtà uno psicoterapeuta psicodinamico, un vero psicoanalista ). Se ci riesci starà allo psicologo cercare la via per stabilire una relazione di fiducia, un contatto. Occorre molta sensibilità e delicatezza, non è facile.
Ti faccio molti auguri e resto a Tua disposizione.
Dr. Marco Tartari
3 AGO 2021
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Carissima,
Inanzitutto ti faccio le congratulazioni perché sei una vera amica, le stai vicino nonostante sia difficile capisci la situazione immedesomandoti immedesomandoti in lei e i suoi genitori.
Continua ad esserle vicino emotivamente ma cerca di non convincerla ad andare da uno psicologo in quanto potrebbe vederla come un intrusione.
Sta a lei essere motivata e convinta nel intraprendere un percorso psicologico.
Cordiali saluti.
3 AGO 2021
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Carissima none,
posso immaginare la grande frustrazione che sta provando nel vedere una persona alla quale tiene non stare bene e non potere fare nulla per aiutarla. Purtroppo se non ha lei la motivazione ad andare in terapia non può costringerla ne convincerla a farlo.
Potrebbe "accontentarla" ed andare alle prime sedute per poi mollare e sparire non avendo fatto lei il primo passo e non avendo deciso autonomamente che era venuto il momento per chiedere aiuto. Ogni qualvolta una persona arriva in terapia, per la persona stessa è la fine di un viaggio che ha intrapreso e che l'ha portata a cercare aiuto. Se non è giunta lei alla fine di questo percorso e di questa consapevolezza nessuno può farlo al posto suo.
Quello che può fare lei è starle vicino, non abbandonarla e farle sentire che c'è, che è presente e che ha qualcuno sulla quale potersi appoggiare in caso di bisogno.
Sono a disposizione nel caso avesse necessità di parlarne.
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)