Chiudere o continuare?
Buonasera.
Sono una donna di 36 anni, sposata da 18 . Con mio marito stiamo insieme da una vita praticamente, sposati da 18 anni dopo un fidanzamento di 2 anni. Ci siamo sposati giovani poiché sono rimasta incinta. Il matrimonio non è mai stato il mio angolo felice, anzi… mi sono sposata perché obbligata da mio padre e , per certi versi , dalla famiglia di lui che mi ha reso la
Vita impossibile. I miei suoceri hanno sempre gettato veleno su di me , ho trascorso anni d’inferno e hanno continuato fino a 7 anni fa, quando ci hanno obbligati a cambiare casa per favorire un fratello di mio marito. Il problema è proprio lui, mio marito. Non ha mai preso una posizione in nulla, sono sempre stata io ad impormi in certe cose, anche delicate. Ho risolto sempre da sola i problemi economici, sono sempre io il motore di tutto. Per tale ragione, sono stanca. Demotivata. Vorrei potermi aggrappare ad un appiglio che non ho, vorrei potermi sentire debole per una volta, con la certezza che qualcuno sarà forte al mio posto. Ho più volte detto a mio marito che dobbiamo fare il punto della situazione, dobbiamo parlare seriamente di noi, ma lui prende tutto come fosse un gioco. Io mi chiedo: è giusto mandare avanti un matrimonio in questo modo? È solo un mio capriccio? Sono anni che gli chiedo di cambiare, di crescere , e a volte non mi sembra giusto nemmeno questo! Abbiamo 3 figli che sanno del mio malessere e sono consapevoli , forse più di me, del mio non amore … o almeno credo sia così. Come faccio a capire se il mio è un sentimento mosso dall’abitudine o se si tratta di un sentimento forte ? È giusto chiudere una relazione perché si desidera un marito e non un altro figlio da accudire?
Grazie mille per la risposta