Buongiorno, sono la mamma di un bambino di 9 anni , Filippo. Filippo è sempre stato un bambino sensibile, fin da piccolo rilevava ogni singolo rumore e si spaventava. Dai due ai quattro anni era estremamente capriccioso , purtroppo i miei genitori che lo gestivano, lo assecondavano in tutto. Poi a cinque anni, ho lasciato il lavoro e mi sono dedicata a lui cercando di fargli affrontare e gestire le sue paure e a fargli capire che con i capricci non otteneva nulla da me. Da allora Filippo è diventato autonomo, allegro, molto curioso e intelligente. Ha scelto autonomamente di fare il dopo scuola per stare con i suoi amici di scuola. Rimane sempre un bambino sensibile a tutto ciò che gli succede intorno. Da qualche settimana mi dice che gli vengono delle crisi di pianto alle quali non riesce a collegare alcuna emozione di tristezza o paura. Mi ha detto che non gli capita a scuola ma a casa, anche quando gioca al PC. Sinceramente io non controllo continuamente i giochi che fa ma vedo i giochi installati. Filippo passa al PC massimo un'ora al giorno. In passato c'è stato qualche periodo di crisi simile, nei quali Filippo tornava un po' più pauroso ed insicuro. Stasera gli ho chiesto se era successo qualcosa a scuola ma mi ha risposto di no. L'ho rassicurato dicendogli che il pianto è una manifestazione naturale quando le nostre emozioni sono forti. Io stessa piango abbastanza spesso nel vedere film o ascoltare canzoni. Di recente ha chiesto un robot come premio per essersi impegnato a leggere una collana di libri. Il padre continua a rimandare il suo benestare e penso che questo standby possa creargli una frustrazione che forse non sa gestire.
Potete darmi un vostro consiglio? Grazie
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21 FEB 2023
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Buon pomeriggio signora.
La sensibilità è una bella cosa.
Verifichi i giochi che fa il bambino.
E a lei le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta per farsi aiutare
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
22 FEB 2023
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Gentile Benedetta,
da quello che scrive mi sembra di comprendere che il suo Filippo, data anche la sua spiccata sensibilità, risenta dei cambiamenti e dei comportamenti del contesto che lo circonda, mediante i quali adegua i suoi comportamenti.
Pertanto sarebbe opportuno capire cosa avviene intorno a Filippo e se ciò influenzi il suo frequente comportamento di pianto. Consiglio una consulenza a lei e a suo marito solo per valutare i vari aspetti e per comprendere se effettivamente ci sono difficoltà da esplorare.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
21 FEB 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Benedetta,
Mi sento di dirle che dalle sue parole è azioni si evince quanto è attenta alle esigenze di suo figlio. È stata brava a rassicurarlo sul pianto spiegandogli che arriva per diverse emozioni. Filippo sta sicuramente attraverso un periodo difficile e lo comunica piangendo forse non lo riesce a comunicare con le parole. Io in questi casi utilizzo molto il disegno, i giochi o anche un diario condiviso. Questo perché per i bambini parlare può essere difficile a volte impossibile oppure troppo pieno di imbarazzo vergogna e colpa. Attraverso il gioco invece si possono sperimentare tutte queste emozioni. Se vuole possiamo approfondire. Rimango a disposizione
Dr.ssa Cecilia Cicchetti
21 FEB 2023
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Gentile Benedetta, credo che il discorso sul pianto che ha fatto a suo figlio sia adeguato in quanto ha legittimato un'emozione anche se ancora non chiara. Credo anch'io che per ora può limitarsi a monitorare, magari facendo insieme a lui qualche gioco al pc in modo da poter subito intercettare quello stimolo che magari scatena in lui quel pianto. In merito alla richiesta del premio le consiglierei di non lasciare in mano a lui la possibilità di chiedere rinforzi per qualcosa che fa perché sarebbe più efficace se l'utilizzo dei rinforzi venga gestito da voi. Ad ogni modo può chiedergli direttamente se per caso è triste per l'attesa ma senza ovviamente assecondarlo, solo per "togliergli" il disagio. Qualora volesse un confronto più specifico rimango a disposizione.
Cordiali saluti
Serena Costa psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia dei bambini
21 FEB 2023
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Ciao Benedetta Cavataio,
se il pianto si maniesta da poche settimane le consiglio per il momento di limitarsi ad osservare senza intervenire, cerchi di capire che tipo di giochi e video segue suo figlio quando è al pc, e non mi preoccuperei troppo per la presunata frustrazione che potrebbe provare suo figlio per il ritardo del regalo.
Tutti noi impariamo a gestire le frustrazioni vivendole, ma se le evitiamo o qualcuno ci permette di evitarle proteggendoci non impareremo mai a gestirle e saremo più fragili.
Se fosse interessata ad avere un parere più approfondito da me sappi che lavoro anche online.
Un saluto
Dott.ssa Cristiana Muchelucci