Salve, mio figlio di quasi 6 anni è introverso e poco interessato a socializzare e giocare con coetanei. Più di una volta si è rifiutato di salutare compagni di classe incontrati casualmente fuori l’ambiente scolastico, al punto di fingere di non vederlo nonostante fase di fronte a lui e lo stesse salutando. Ai compleanni, se invitato, si estranea e gioca da solo: di solito a giochi molto ripetitivi e poco “fantasiosi”. Agli allenamenti di calcio è palesemente estraniato, disinteressato e goffo, pur chiedendo di continuare a praticare. Quando io o mia moglie gli diciamo (in modo molto calmo e accomodante) che “è bello giocare con i bambini” lui inizialmente risponde di “noè bello essere tristi” e poi (se La conversazione va avanti) si intristisce e piange. Ci piacerebbe avere un suo parere e magari fissare un primo appuntamento. Grazie
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11 GIU 2022
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Salve Emanuele, voi in che zona siete? Io lavoro con l'approccio sistemico familiare e penso sia l'orientamento che più si avvicina. La difficoltà del bambino dovrebbe essere approfondita per avere più chiara la situazione.
Resto a disposizione anche per uno scambio di pareri e se siamo distanti anche ad indicare colleghi a voi vicini.
Buona giornata
Dott.ssa Fabiana Marra
Dott.ssa Fabiana Marra
14 GIU 2022
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Caro Emanuele,
i figli ci comunicano sempre il loro stato interiore. In questo caso suo figlio sembrerebbe mostrarvi un disagio e voi siete molto bravi ad accoglierlo. Sarebbe opportuno riflettere insieme a voi. Lavoro con l'approccio sistemico familiare a Roma.
14 GIU 2022
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Salve signor Emanuele, è evidente che c'è una difficoltà di suo figlio nell'interagire con i coetanei. Visto che le ragioni di tale difficoltà possono essere molteplici, per avere una prospettiva più ampia e valutare tutte le possibili cause consiglio di fare riferimento a studi associati dove è presente la figura dello psicologo/neuropsicologo e del neuropsichiatra infantile, meglio se presso un servizio di Neuropsichiatria infantile.
9 GIU 2022
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Gentile Emanuele,
il comportamento che lei riferisce può essere spiegato in diversi modi. Solo un'analisi un po' più approfondita mi permetterebbe di sbilanciarmi nel fare un'ipotesi. Il mio consiglio è di effettivamente fissare un appuntamento con uno psicologo dell'infanzia che vi possa aiutare a leggere meglio ciò che succede e ad attivare interventi utili a migliorare il benessere di vostro figlio. Io volentieri sono a disposizione per un colloquio anche a distanza. In alternativa potete anche rivolgervi ai servizi della vostra zona. Cordiali saluti.
Serena Costa psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla Psicologia
9 GIU 2022
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Salve,
è un'ottima cosa che abbiate preso a cuore la situazione, vostro figlio vi sta comunicando un disagio che come tutti i bambini non riesce bene a verbalizzare. Comunque sembra che si senta escluso/diverso dai coetanei, che forse ad un certo punto potrebbero escluderlo davvero vedendo la sua preferenza solitaria, confermandogli il senso di esclusione e diversità.
Dopodichè vostro figlio dice "è bello essere tristi", e a me sembrano parole indicative. Nel senso che il pessimismo è una strategia che possiamo finire per utilizzare, in quanto vogliamo avere controllo sugli eventi spiacevoli. Può darsi che vostro figlio abbia imparato da qualche parte che la felicità, la giocosità e il legame con gli altri vanno evitati perchè comunque potrebbe accadere qualcosa di brutto e restar deluso. Quindi tanto vale restare deluso sin da subito. Ciò potrebbe essere legato a qualche episodio spiacevole che gli è successo, che magari non vi ha raccontato, oppure essere un'influenza ricevuta inconsapevolmente (cioè non mi sembra gli abbiate espressamente trasmesso messaggi come "la vita è dolore" o cose simili) dall'ambiente familiare. In questo caso sarebbe da capire se questo stile appartiene a lei e/o a sua moglie come anche se vostro figlio ha imparato che deve tenersi per lui i problemi. Voi in tal senso avete un grande potere di cambiare le cose, perchè siete le figure più importanti per lui su cui sta costruendo i suoi schemi di interazione sè-altro (cioè lui osserva le interazioni che avete con lui, tra di voi e con gli altri e apprende come funziona il mondo). Probabilmente una buona terapia familiare potrebbe esservi utile, da cui eventualmente allargare con terapia individuale per lei e/o sua moglie o terapia di coppia.
Spero di esserle stato d'aiuto.
Un caro saluto
8 GIU 2022
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Interessante, la sua domanda, caro Emanuele.
Parto nel dirle che, con sua moglie, siete dei genitori attenti e disponibili a mettersi in discussione (e questo non è poco).
Mi è capitato di incrociare bambini chiusi in loro stessi perchè venivano presi in giro dai compagni, oppure perchè le attività erano poco interessanti per loro.
Forse la timidezza di vostro figlio parla invece di una fatica esistenziale, di un qualcosa vissuto e che non riesce a dire.
Vi suggerisco di fare un percorso come coppia di genitori; proverei anche a vedere se è possibile affiancare il vostro bambino con un percorso terapeutico (anche un approccio di terapia della famiglia).
Le auguro una buona strada, Emanuele
Claudia Pasti
8 GIU 2022
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Gentile Emanuele,
il comportamento dei bambini può impensierire molto i genitori che non capiscono cosa stia avvenendo.
In questi casi è importante che come state facendo voi, vi rivolgiate ad un professionista anche on line che vi aiuti a decodificare il significato di certi comportamenti infantili.
Infatti i bambini comunicano il loro disagio come riescono, sta a noi adulti dare un significato a ciò che osserviamo.
Sono necessarie competenze e esperienza.
Si affidi con fiducia e vedrà che in breve, attraverso vostri interventi educativi nel vostro quotidiano il problema si risolverà.
Un augurio
Giordana Milani
8 GIU 2022
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Salve, sicuramente vanno appronfoditi questi comportamenti che voi riportate in quanto genitori e maggiormente esplorati sopratutto nella parte comunicativa verbale e non.
Può capire che in alcune fasi della vita i bambini trovino piu interessante il dentro del fuori però questo non deve diventare determinante e se lo diventa bisogna capire perché.
Sono a disposizione, anche online.
Saluti
Dott.ssa Paradisi Benedetta
8 GIU 2022
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Buongiorno Emanuele,
comprendo la situazione che sta vivendo. Andrebbero guardate alcune dinamiche che si verificano nella vostra quotidianità, come coppia genitoriale e coniugale.
Credo che vi possa essere utile rivolgersi ad un professionista in uno spazio a voi dedicato in assenza di giudizio, così da poter esplorare le varie emozioni.
Rimango a disposizione anche per una consulenza online
Un caro saluto
Dr.ssa Laura Chiuselli