Salve, mi rivolgo qui, per descrivere ciò che è accaduto quando avevo 13 anni: era una notte come tante altre, e mi ritrovavo a parlare con un ragazzo del più e del meno, il quale mi interessava e mi avrebbe fatto piacere conoscerlo ulteriormente. Mentre parlavamo del più e del meno per via whatsapp , iniziai a sentire rumori in disiderati provenire dalla camera dei miei genitori che purtroppo li colsi in fragrante. In quel momento, ho avuto secondo me, il mio primo attacco di panico, dove non sapevo più cosa pensare, iniziai ad avere la mente in confusione e solamente dopo quando riaprirono la porta, io corsi in bagno a rimettere . Mamma mi raggiunse subito per farmi calmare, ma rimase inconsapevole e tutt’ora lo è, del fatto che avessi avuto un attacco di ansia. Da quel momento, iniziai a manifestare ansia per la scuola, ma sopratutto ansia nel conoscere un nuovo ragazzo, tanto che quando è arrivato il momento tanto atteso di intimità tra me e quest’ultimo , mi venne in quel momento un attacco di panico. Da lì iniziai a pensare che avessi subito un trauma da quel giorno… sono in terapia con una psicologa più o meno da un mese, ma non riesco a raccontarle un aneddoto così imbarazzante , provo vergogna tanta, e non saprei con quale faccia poi presentarmi la volta successiva … ho cercato di esporre il mio problema qui, spero di riuscirlo a risolvere in qualche modo e spero di essere stata più o meno chiara… grazie in anticipo
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23 FEB 2022
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Salve Denise, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
16 DIC 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Denise,
mi trova d'accordo con i miei colleghi, ha bisogno di uno spazio sicuro dove prendersi cura di sé
Comprendere l'origine dell'ansia, elaborarla e guarire.
Resto a disposizione
Alice Noseda
25 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Denise, si affidi al suo spazio di terapia, vedrà che è il primo passo per raggiungere se stessa e conoscere cosa le spaventa proprio nel momento che "si dovrebbe lasciare andare", dove c'è l'emotivo piuttosto che la razionalità.
A disposizione
Le auguro il meglio
Dott.ssa Fabiana Marra
23 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Denise, la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto e le sono vicina. Immagino sia stato difficile convivere con questi pensieri per tutto questo tempo, ma ha riconosciuto di aver bisogno di aiuto e questo è sinonimo di riflessione su se stessi e di desiderio di stare meglio. Lei si è affidata alla competenza di una professionista circa la cura di sé ed è solo all'inizio di un percorso terapeutico. Vedrà che, se la terapeuta fa per lei, se la sentirà di affrontare un argomento così delicato, sempre se vorrà condividerlo. Magari potrà partire proprio dalla vergogna che prova nel parlare con lei di questo argomento. Come Psicologa Clinica posso dirle che un professionista sa cosa e come fare ad affrontare le delicate esperienze del paziente, tenendo il passo del paziente.
Un caro saluto.
Dott.ssa Martina Pallottini
23 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Denise,
lei è stata chiare nel descrivere l'accaduto e come l'ha vissuto.
Lei è in terapia e quello è il posto giusto per affrontare gradualmente questa situazione al terapeuta e la sua difficoltà di raccontargli. Certamente è più facile raccontare a noi in forma anonima e impersonale. Lei pensa che la possiamo aiutarla ma questo non è lo spazio adatto a risolvere la questione. L'aiuto che penso poter darle è appunto suggerire di parlarne in terapia. Lei possibilmente troverà il modo di farlo seguendo il suo tempo. E vedrà che pian piano ci riuscirà.
Un saluto e una buona giornata.