Depersonalizzazione, derealizzazione e maladaptive daydreaming
Sono una ragazza di 21 anni non molto sicura di sé che da sempre "affoga i suoi dispiaceri" nella fantasia: nel corso degli anni mi ero costruita delle identità immaginarie nelle quali ero bella, forte ed apprezzata. Ho sempre pensato che questo comportamento non fosse deleterio ma ultimamente mi ero ritrovata a voler stare "più di là che di qua" ed ho deciso di informarmi sulla questione. Ho trovato qualcosa su internet riguardo al maladaptive daydreaming e di gente che come me ascolta musica e si muove su e giù per casa immaginando di essere altrove con qualcun altro. Ho immediatamente smesso questa pratica non senza fatica e da allora ho problemi: i giorni scorsi mi sembrava di non vivere nella realtà, ora mi è passato ma mi sento in una bolla, continuamente stordita seppur presente. Mi sono rivolta ad una psicoterapeuta che ha individuato come causa dei miei problemi il fatto che ho sempre cercato di digerire i litigi dei miei genitori e non ho mai assunto il ruolo di figlia optando per quello di terzo adulto di casa, responsabile fin da piccola. In effetti non fumo, non bevo eccessivamente ed ho sempre avuto voti perfetti fino alle superiori. Ho scelto un'università che mi può dare un futuro ma che in realtà non mi piace del tutto e per questo non riesco a trovare la voglia di studiare come dovrei e la mia media non mi soddisfa a tal punto di temere il giorno della laurea. La mia insicurezza ha portato dei problemi anche nelle relazioni, nelle quali sembro sbilanciarmi più dei miei partner forse proprio per l'eccessivo bisogno di conferme. Secondo la mia terapeuta è anche strano il fatto che sia il mio ex che il mio attuale ragazzo abbiano una situazione familiare spiacevole ( il mio ex è orfano di entrambi i genitori, il mio ragazzo vive col nonno perché i genitori si sono rifatti una vita con dei nuovi compagni ). Io seguo i suoi consigli e cerco di stare semplicemente tranquilla e di non fantasticare come lei mi ha suggerito, ma il fatto di sentirmi in una bolla mi spaventa. A volte mi impaurisce anche il fatto di sentire un bisogno impellente di vedermi in terza persona, come se avessi la necessità di visualizzare il mio corpo dall'esterno come faccio nelle mie fantasie e di manovrarmi dall'esterno come se fossi una marionetta. Ho imparato a tenere a bada gli attacchi di panico e ora non li ho più ma sono accompagnata da una forte ansia e da un grigiore generale che mi ha tolto i piaceri della vita. Può darsi che questa fantasia sia servita a coprire un livello considerevole di insoddisfazione ? Non assumo nulla se non una o due pastiglie di valeriana prima di andare a letto ma spesso riposo male per colpa degli incubi. Sto cercando in tutti i modi di reagire, di non pensarci, di studiare, di cercare un lavoretto, sto addirittura praticando yoga che un po' mi aiuta.
Vorrei semplicemente un Vostro parere riguardo alla mia situazione, dato che so che la dipendenza da fantasia non è molto trattata. Come posso affrontare la situazione? Ce la sto davvero mettendo tutta per uscirne!