Affetto nella Relazione Terapeutica
Salve,
Da qualche anno sono in cura per disturbo bipolare e di personalità.
Sono seguito da psichiatra e psicoterapeuta.
Con quest’ultima ho un ottimo rapporto.
Le voglio bene, un sincero affetto e stima.
Questi ultimi tempi, però, mi sono distanziato da lei.
Ho preso un periodo di pausa dalle sedute perché mi sentivo confuso.
Ho notato che nella mia vita io debba pagare per ottenere un supporto, e mai con sincerità ho visto qualcuno che si sia interessato davvero a me, gratuitamente.
Ovviamente il suo è un lavoro, e come tale è giustissimo che venga retribuito.
Però a volte ho come l'impressione di non essere molto considerato da lei.
Comunque sia questo periodo c'è una domanda che mi tormenta e non ho il coraggio di chiederglielo perciò chiedo a voi ( so bene che non potete rispondere a nome suo ma mi interessano i vostri vissuti).
E’ possibile per uno psicoterapeuta sviluppare un affetto sincero per il proprio paziente?
E in caso affermativo, può comunicarglielo? Può dire al suo paziente di volergli bene?
Per voler bene intendo non solo "IL bene" del paziente ma essere legato un pò ad esso. Essere anche un pò contenti quando lo vedete.
Grazie in anticipo a tutti coloro che risponderanno, siete molto gentili.
Buona giornata