Cos'è l'ipersessualità o disturbo dell'ipersessualità?
Nell'ipersessualità, o disturbo dell'ipersessualità, l'attività sessuale si trasforma in una vera e propria ossessione. Questo disturbo si manifesta attraverso un aumento compulsivo del numero e dell'intensità delle relazioni sessuali tanto da arrivare all'assuefazione. Si tratta di una vera e propria dipendenza che può avere gravi conseguenze sulla vita sociale e affettiva e sulla salute psico-fisica. Chi soffre di ipersessualità riesce difficilmente a controllarsi e può soffrire di sindrome d'astinenza se cerca di fermare questa dipendenza.
Quali sono le cause dell'ipersessualità?
Il disturbo da ipersessualità può essere causato da molteplici fattori anche se non sono state definite con certezze le cause. Fra i principali fattori che possono provocare l'ipersessualità troviamo:
- patologie organiche;
- effetto secondario di alcuni farmaci;
- predisposizione genetica alle dipendenze;
- alterazioni a livello cerebrale;
- disturbo bipolare;
- abusi durante l'infanzia;
- problemi a livello familiare;
- mancanza di affetto durante l'infanzia;
- autostima bassa;
- educazione rigida.
Quali sono i sintomi dell'ipersessualità?
Sono diversi i campanelli d'allarme che possono segnalare la presenza dell'ipersessualità. I principali sintomi del disturbo da ipersessualità sono:
- alta frequenza di rapporti sessuali con diversi partner;
- masturbazione compulsiva;
- utilizzo ossessivo della pornografia;
- rivolgersi spesso alle prostitute;
- difficoltà di controllare gli impulsi;
- rapporti sessuali spesso non protetti;
- senso di colpa;
- frustrazione;
- apatia;
- stanchezza;
- insoddisfazione a livello affettivo e sessuale;
- problemi a livello sociale, affettivo, economico e medico;
- difficoltà a ridurre l'attività sessuale compulsiva.
Cos'è la ninfomania? E la satiriasi?
Nonostante siano due termini che negli ultimi anni vengono sempre meno utilizzati dagli psicologi, l'ipersessualità può essere distinta tra quella femminile, denominata ninfomania, e quella maschile, denominata satiriasi. Nel passato, il termine ninfomania veniva utilizzato per indicare quelle donne che avevano un desiderio sessuale superiore a quello che allora veniva considerato normale, ossia simile a quello dell'uomo. Il termine satiriasi, invece, proviene dalla parola "satiro", personaggio della mitologia greca, metà uomo e metà capra o cavallo, simbolo della lussuria. Attualmente, si tende a parlare semplicemente di ipersessualità maschile o femminile.
In cosa si differenziano i vari tipi di ipersessualità dalle parafilie?
Le parafilie, pur potendosi presentare anche contemporaneamente all'ipersessualità, si distinguono totalmente dal disturbo dalla dipendenza sessuale. Quelle che vengono conosciute comunemente come "perversioni sessuali", infatti, riguardano la presenza di eccitazione o comportamenti sessuali che riguardano oggetti o situazioni al di fuori di quello che viene considerato convenzionale. Uno dei tipi più comuni di parafilie è, ad esempio, il feticismo, ossia l'eccitazione provocata da oggetti come scarpe o biancheria intima. Solitamente le parafilie sono caratterizzate da pensieri ossessivi e la possibilità di eccitarsi solamente attraverso un determinato oggetto o situazione. In alcuni casi, le parafilie possono trasformarsi in un vero e proprio disturbo che compromette la vita di chi ne soffre e possono essere nocive per altre persone
Quali sono le conseguenze dell'ipersessualità?
L'ipersessualità può avere conseguenze sulla vita sociale, affettiva, lavorativa e fisica di chi ne soffre:
- malattie a trasmissione sessuale;
- gravidanze indesiderate;
- rottura delle relazioni di coppia;
- problemi a livello legale, ad esempio, in caso di esibizionismo;
- senso di colpa;
- autostima bassa;
- problemi a livello familiare;
- problemi economici;
- isolamento sociale;
- ansia;
- dipendenza da sostanze;
- depressione;
- stress;
- scarsa produttività a livello lavorativo.
Chi ti può aiutare?
È necessario sottolineare, prima di tutto, l'importanza di rivolgersi ad uno specialista, magari in prima battuta un medico per poter escludere eventuali cause di natura organica e poi ad uno psicologo/psicoterapeuta per l'analisi delle variabili psicologiche e relazionali.
Per poter superare l'ipersessualità è fondamentale superare il senso di colpa e di vergogna. In questo modo, sarà possibile rivolgersi al medico di famiglia o a uno psicologo che possa consigliare il miglior trattamento per la cura del disturbo da ipersessualità. L'obiettivo sarà quello di analizzare e superare le cause dell'ipersessualità e, soprattutto, di imparare a distinguere l'attività sessuale compulsiva da quella sana e piacevole. In alcuni casi, inoltre, in particolar modo in presenza di altri disturbi, può essere utile anche la terapia farmacologica.
Contenuto rivisto e corretto dal dottor Giuseppe Ciriello
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