Vorrei un secondo figlio ma ho paura

Inviata da Erica · 30 gen 2024 Terapia familiare

Buongiorno,
Vorrei un consiglio in quanto io e mio marito viviamo spesso momenti di alti e bassi, passo dal volermi separare a voler un figlio dall’oggi al domani.
Mi spiego meglio, ho 34 anni e siamo sposati da 8 anni; abbiamo un bambino di 3 anni che ci regala tanta gioia.
Vorrei tanto avere un secondo figlio, lui ci chiede spesso di avere un fratellino e noi abbiamo sempre desiderato di avere una famiglia numerosa.
C’è un peró, da sempre io e mio marito passiamo periodi in cui stiamo bene e altri in cui litighiamo per ogni cosa ed io arrivo a pensare di non essere felice e di non amarlo piu, poi riusciamo a parlarci fare pace e tutto come prima. Questi bassi peró, a volte anche troppo pesanti, mi fanno soffrire e adesso non voglio più accettare di litigare o anche solo discutere davanti al bambino. Ovviamente ho provato in tutti i modi a spiegargli che non va bene e lui sembra essere d’accordo, ma poi nel momento in cui c’e un motivo di discussione, si arriva a litigare anche per banalità, io non sopporto di andare avanti così.
Con questi pressupposti, come posso anche solo pensare di avere un altro figlio? Sono bloccata in questa situazione ma vorrei andare avanti con i nostri progetti. È sbagliato voler un figlio con la consapevolezza che magari prima o poi avró il coraggio di separarmi?
È sbagliato pensare che le cose possano cambiare?
Grazie mille a chi proverà ad aiutarmi

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Miglior risposta 26 FEB 2024

Gentilissima,

l'arrivo di un bambino è un evento gioioso ma potenzialmente anche un evento stressante con i cambiamenti che porta con sé: ne consegue che se la coppia non è solida, ci sono dei rischi.
Dice "magari prima o poi avrò il coraggio di separarmi": quindi vuole separarsi e le serve coraggio per farlo?
Dice "le cose possono cambiare?": cosa vuole cambiare e cosa state facendo in tal senso?
Una cosa mi sembra le sia chiara e protettiva verso vostro figlio "non voglio più accettare di litigare o anche solo discutere davanti al bambino": potete rimandare il confronto in un momento da soli cercando di mettere a fuoco la dinamica alla base dei vostri litigi al fine di risolvere il problema alla base; e potreste valutare l'aiuto di un professionista. Credo che questo potrebbe aiutarla a mettere chiarezza sulla direzione da prendere, uscendo dal blocco accennato.

I migliori auguri

Dott.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Annalisa De Filippo Psicologo a Sesto San Giovanni

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7 MAR 2024

Buon pomeriggio Erica, per la situazione che ci ha esposto Le consiglierei un percorso di terapia, per chiarire le motivazioni e i temi dei vostri litigi, analizzando la vostra relazione di coppia ma anche familiare, della possibilità di migliorare la comunicazione e affrontare il tema della futura gravidanza.
La scelta di avere un figlio è un passo importante per la famiglia, ma anche per la coppia.
Al termine del percorso sarete in grado di prendere una decisione riguardo la vostra relazione e della possibilità di intraprendere una nuova gravidanza.
Cordialmente,
dott. Giancarlo Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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17 FEB 2024

Carissima Erica,

innanzitutto non è sbagliato pensare che le cose possono cambiare. Devono però essere affrontate nel modo giusto. Nel vostro caso sarebbe importante che vi rivolgeste ad un/a terapeuta di coppia di tipo psicodinamico. A volte anche solamente una consulenza senza un progetto più ampio come una psicoterapia può aiutare. Certamente per avere un altro figlio dovete stare bene tra di voi, direi che sia la cosa fondamentale.
Restando a vostra disposizione un caro saluto
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova

Dott. Gabriele Lenti Psicologo a Genova

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13 FEB 2024

Gentile Erica, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso non solo ai dubbi dovuti alle liti, ma anche legato all'incertezza rispetto al cercare un altro figlio.
Ora lei chiede agli psicologi della piattaforma come dovrebbe comportarsi, ma come professionisti siamo formati per offrire comprensione, conforto, punti di vista differenti, ma non consigli: questo non perchè non vogliamo aiutare chi ci sta davanti, ma perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.
Quello che mi sento di suggerirle è di valutare un consulto psicologico (eventualmente anche di coppia) al fine di rielaborare il vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale di supporto, le risposte che cerca e cercate.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

Dott.ssa Elena Sinistrero Psicologo a Torino

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13 FEB 2024

Buongiorno Erica, grazie per aver condiviso con noi il suo problema.
Il desiderio di avere un altro figlio è una cosa normale ma allo stesso tempo meravigliosa, avere una casa piena d’amore e dare al proprio figlio una sorella o un fratello, è un grande gesto d’amore ma è bene che prima lei e suo marito facciate chiarezza e luce sul vostro rapporto.
Ciò che le consiglio è di intraprendere insieme a suo marito una terapia di coppia, vi aiuterà a capirvi e a fornire quegli strumenti che vi serviranno per affrontare eventuali problemi che si presentano tra di voi.
Nel momento in cui sentirete di esservi finalmente ritrovati sarà proprio lì che la paura cesserà e l’arrivo di un figlio sarà un evento straordinario.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Dott.ssa Angela Megale

Dott.ssa Angela Megale Psicologo a Reggio Calabria

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12 FEB 2024

Buongiorno,
Ho l'impressione che si stia trovando attualmente in una situazione fortemente conflittuale, e il motivo potrebbe essere che non è molto in contatto coi suoi bisogni reali.
Potrebbe essere utile, esplorare in sede di terapia, se questa modalità di ridotto contatto coi propri bisogni non sia qualcosa realmente esistente in lei e forse duratura, ormai da anni. A volte una modalità del genere si assume a titolo difensivo, successivamente all'aver vissuto esperienze dolorose.
Un percorso di psicoterapia breve potrebbe esserle d'aiuto nel fare luce sui suoi bisogni più profondi, allo scopo di aiutarla a prendere la decisione migliore attualmente.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero

Dott.ssa Elisa Folliero Psicologo a Spino d'Adda

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11 FEB 2024

Gentile Erica,
mettere al mondo un altro figlio con la consapevolezza che la relazione di coppia è incerta e vacillante non è una buona idea e sembra che questo lo pensi anche lei. Non è poi chiaro se questo dubbio è soltanto suo o anche di suo marito.
Tuttavia siccome lui, sia pure con un pò di fatica, sembra accogliere le sue buone argomentazioni , il consiglio è di provare a persuaderlo ad intraprendere con lei una psicoterapia di coppia al fine di chiarire le vere ragioni dei frequenti scontri e contemporaneamente la reale motivazione a mettere al mondo un secondo figlio con i relativi impegni e responsabilità che una tale decisione comporta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psiclogo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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11 FEB 2024

Buon pomeriggio Erica,
I suoi dubbi sono molto importanti ma la maternità è un bisogno che va oltre quelli che poi i reali problemi quotidiani. Indubbiamente fare un figlio è pressoché facile ma è importante tenere conto del fatto che si sta mettendo al mondo una nuova vita della quale si è responsabili non solo in termini di diritti e doveri ma proprio nel senso profondo dell' esistenza, garantendo uno sviluppo psicofisico integrato e completo.
Se lei sente che questo figlio non è necessariamente l'anello di congiunzione e il tentativo ultimo di poter risanare il rapporto con suo marito, mettendo anche sulla bilancia la possibilità di non essere condivisa come scelta e di doversi poi laddove potesse sopraggiungere una separazione farsi carico in toto della nuova vita, indubbiamente può prendere in considerazione questa possibilità. È importante però a mio avviso prima di agire fattivamente di iniziare un percorso terapeutico in modo da poter andare nel profondo di questo bisogno!
Ad ogni modo se volesse resto a disposizione per ulteriori chiarimenti! Un abbraccio

Dott.ssa Maria Luisa Di Costanzo Psicologo a Fuorigrotta

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11 FEB 2024

Gentile Erica, a volte esprimere ad alta voce con un professionista quello che si ha dentro (...) coinvolgersi in un percorso di terapia, aiuta a fare chiarezza, a dipanare i dubbi e a decidere o quantomeno ad individuare ciò che si vuole realmente per sé. Lei sembra chiedere un giudizio rispetto ai suoi pensieri e desideri o forse già lo include nella domanda che inizia con "è sbagliato (...)". Cosa vuole per sé? Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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10 FEB 2024

Gentile Erica, quello che mi sento di consigliarle è di parlarne con suo marito, poiché da come scrive mi sembra di percepire come se sentisse la responsabilità della scelta di avere un altro figlio solo sulle sue spalle. Credo che sia importante condividere con suo marito tale progettualità e tutti i suoi dubbi. Un altro passaggio utile potrebbe essere il soffermarsi a riflettere su come e quando la vostra relazione ha iniziato a vivere questi momenti di tensione, ovvero da quando non riuscite più a comunicare. Credo vi potrebbe essere utile una terapia di coppia per andare a lavorare su diversi aspetti: da un lato sulla gestione del conflitto, attraverso strumenti che vi aiuteranno ad interrompere l’escaliton di tensione prima di arrivare allo scontro acceso, soprattutto per evitare come diceva che vostro figlio assista a queste litigate. D’altro canto la terapia di coppia vi aiuterebbe a comprendere le ragioni per cui in questo momento fate così fatica a trovarvi. La rabbia che emerge nei litigi spesso non è causata dall’oggetto in discussione, ma emerge da emozioni e modi di sentirsi legati a dinamiche relazionali più profonde. Spero di esserle stata utile, un caro saluto, Dott.ssa Laura Della Ratta

Dott.ssa Laura Della Ratta Psicologo a Tortona

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9 FEB 2024

Cara Erica,
Le domande che si pone sono tante e tutte meritevoli di una risposta che va ricercata con calma e in uno spazio suo/vostro. Prima di chiedersi se sia giusto o meno desiderare un figlio; la domanda alla quale mi sembra più urgente trovare risposta in realtà è un'altra e riguarda il vostro funzionamento come coppia. Afferma infatti con chiarezza di non sopportare più l'instabilità legata ai vostri litigi e successiva quiete ma desidererebbe un clima di stabilità. Questo è solo un suo desiderio o anche del suo partner? Se entrambi vi sentite disposti a creare una "nuova" modalità di discutere e di darvi una nuova opportunità come coppia allora la strada migliore è quella di intraprendere una terapia di coppia. Resto a disposizione per un primo colloquio gratuito online qualora decideste di voler approfondire questa strada.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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8 FEB 2024

Buonasera Erica,
colpisce un po' il fatto che in chiusura del suo post scrive: "E' sbagliato voler un figlio con consapevolezza che magari primo o poi avrò il CORAGGIO di separarmi?". Il fatto che scriva "avrò il coraggio di separarmi" fa pensare che vorrebbe separarsi, ma ha paura a farlo. Ne consegue che il primo passo sarebbe quello di chiarire a se stessa se è davvero indecisa rispetto all'eventualità di separarsi o sa già che questo è il suo desiderio, ma ha delle paure in merito. In questo secondo caso si interroghi in merito a cosa la spaventa.
La pace non equivale all'amore. Il fatto che riusciate a fare pace dopo aver litigato è ottimo perché significa che siete in grado di non esasperare la conflittualità o di trascinarla in lunghi silenzi carichi di rancore come capita spesso nelle famiglie. Tuttavia, la rabbia è la reazione emotiva più comune ad una frustrazione e la frustrazione è ciò che si sperimenta quando un'aspettativa o un desiderio viene disatteso.
Quando i litigi si ripetono più e più volte con dinamiche molto simili per aspettative che puntualmente vengono disattese, allora bisogna chiedersi se si ama il partner per come è o se si ama un'idea astratta di partner che non corrisponde all'agire autentico e spontaneo dell'altro reale.
Le coppie attraversano diverse fasi. Ci sono momenti in cui l'unica cosa che conta sembra sia solo compiacere l'altro, anzi in cui la propria felicità coincide con la gratificazione del/della partner. E' una fase caratterizzata da una profonda empatia che sconfina in una confluenza in cui è difficile stabilire chi vuole cosa, dove inizia il confine identitario dell'altro e dove finisce il proprio.
Andando avanti nella vita di coppia, le due individualità diventano via via più definite e dalla confluenza si passa, in condizioni ottimali, all'interdipendenza, o diversamente all'indipendenza che porta ad allontanamenti o alla controdipendenza nelle situazioni di conflittualità.
Questa e la fase di crisi in cui si ha l'occasione di conoscere davvero l'altro e di imparare ad amarlo per com'è, non per come è-con-noi o per quanto bene incarni un ideale di partner con cui realizzare progetti.
Per farla breve il consiglio è quello di prendersi del tempo per accantonare i suoi progetti e i suoi ideali al fine di ascoltare se stessa nella sua vita attuale, con l'uomo reale che ha sposato e con il figlio unico che avete messo al mondo. Cosa prova per loro? Quanto li conosce davvero? C'è qualcos'altro che vorrebbe aggiungere nella sua vita che riguardi solo lei indipendentemente dal progetto famiglia? Ascolti i suoi pensieri ed osservi le sue emozioni senza giudizi o preconcetti. Questa potrebbe essere la strada migliore per dialogare con suo marito sulle questioni di fondo, piuttosto che bisticciare su ogni cosa.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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8 FEB 2024

Buongiorno Erica,
intanto grazie per aver esposto qui la sua situazione.

Ciò che sicuramente gioca a suo favore è la consapevolezza che lei nutre rispetto alla situazione che sta vivendo.
Il punto non è capire se è effettivamente sbagliato avere un secondo figlio in questo momento, ciò che davvero è di imprescindibile importanza è la sua reale percezione riguardo la situazione familiare. Cosa vuole davvero? Un altro figlio in questo momento complicherebbe o faciliterebbe le cose? Quali sono le motivazioni che portano lei e suo marito a litigare? Prima di compiere qualsiasi passo sarebbe bene accertarsi di avere un terreno fertile sul quale poter camminare. A questo proposito, sarebbe auspicabile rivolgersi a un terapeuta per cercare di mettere ordine e comprendere quale sia la direzione più soddisfacente (e non solo giusta) da seguire, in modo tale da ritrovare un equilibrio generale.

Resto a sua disposizione,
Dott.ssa Gloria Casella

Gloria Casella Psicologo a Patti

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7 FEB 2024

Gentile Erika,
comprendo i suoi dubbi e le sue paure poiché l'arrivo di un secondo figlio può mettere in discussione l'equilibrio dell'intero nucleo familiare.
Forse potrebbe essere utile, prima di un cambiamento così complesso, intraprendere una terapia di coppia per comprendere le motivazioni profonde che portano lei e suo marito a generare litigi anche per futili motivi.
La terapia potrebbe giovare al vostro rapporto dandovi gli strumenti per affrontare la quotidianità e la straordinarietà di un evento come quello di una seconda gravidanza.
Resto a sua o a vostra disposizione,
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Benedetta Patriarca

Dott.ssa Benedetta Patriarca Psicologo a Roma

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7 FEB 2024

Gentile Erica,
grazie per la sua condivisione. La nascita di un figlio è un momento fondamentale e di ridefinizione, non solo per la coppia, ma anche per la famiglia.
Comprendo che possa essere difficile mettere in stand-by i vostri progetti, ma è molto importante lavorare sull’equilibrio della coppia. È vero che non si possono prevedere i cambiamenti della nostra vita, ma è fondamentale sentire le proprie basi sicure, prima di muoversi verso certi obiettivi.
Rimango a disposizione.
Ricevo a Torino e online.

Dottoressa Laura Galati

Dott.ssa Laura Galati Psicologo a Torino

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7 FEB 2024

Gentilissima Erica, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrivi, e comprendo quanto possa essere difficile fare valutazioni o prendere decisioni che coinvolgono il nucleo familiare oltre che quello personale, quando non riusciamo ad avere una visione stabile e chiara delle cose. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia di coppia potrebbe aiutare te e tuo marito ad esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti i vostri litigi e incomprensioni, in modo da valutare insieme il proseguo del vostro rapporto coniugale e genitoriale.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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7 FEB 2024

Cara Erica,
Mi sembra molto consapevole del fatto che avere un secondo figlio in una situazione conflittuale non sia la decisione migliore.
A volte si pensa che avere un figlio possa migliorare i rapporti coniugali o di coppia, in realtà possono inficiare un rapporto stabile rendendolo instabile, in quanto bisogna riequilibrare le dinamiche famigliari con il nuovo arrivato.
Il mio consiglio è quello di trovare un supporto valido in una terapia di coppia ed in seguito, eventualmente, pensare ad una nuova vita.

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o necessità
Cordiali saluti
Paola von korsich Giardini

Dott Paola Von Korsich Giardini Psicologo a Monza

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6 FEB 2024

Cara Erica, immagino il suo stato emotivo in questo momento e le emozioni contrastanti che può sperimentare . Mi sembra di capire che il problema principale della vostra coppia sia il conflitto che di per se’ non è un aspetto negativo bensì salutare, non sono però chiari i motivi per cui litigate. Molto spesso, dietro pretesti e motivi apparentemente banali si celano vissuti personali e dinamiche piuttosto complessi . Un percorso di terapia di coppia vi aiuterebbe a comprendere meglio i vostri bisogni e quelli dell’Altro, imparando anche modalità di gestire i conflitti menò distruttive, per voi e per il bambino.
Per quanto riguarda il desiderio di maternità, cosa ne pensa suo marito? E’ un progetto condiviso? Mettere al mondo un figlio è un impegno importante che richiede energia, serenità e predisposizione a dare amore, ascolto e sicurezza alla nuova creatura. Un percorso di terapia di coppia potrebbe aiutarvi anche a fare chiarezza rispetto al desiderio di maternità .
Un caro saluto
dott.ssa Laura Tavano

Dott.ssa Laura Tavano Psicologo a Chieri

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