Voglio lasciare mia moglie per ricominciare a vivere

Inviata da Carlo · 4 gen 2016 Terapia familiare

Salve, ho 33 anni sono sposato da tre anni e con mia moglie abbiamo due bambini: uno di 2 anni e mezzo e l'altro di cinque mesi.
Il primo è stato voluto e desiderato il secondo è stato un fuori programma in quanto all'epoca già eravamo entrati in piena crisi.
Sarò sintetico: non ci amiamo più. Ne io amo lei, ne lei ama me. Le chiedo un giorno si e un giorno no il divorzio, ma si va avanti ad oltranza. Ormai è un deserto totale: non c'è amore, non c'è stima reciproca, e manca anche il rispetto. Insomma siamo stati in grado di rovinare tutto.
Non vedo margini di un recupero, mi chiedo perché non la facciamo finita. Mi chiedo perché non trovo la forza di dire basta e ricominciare a vivere.
Perché ho perso tutto, questo matrimonio mi ha distrutto. Ho perso la gioia di vivere, il buon umore, l'ottimismo, il sorriso, ho perso la stima e la fiducia in me stesso.
Insomma ho bisogno di ritrovare me stesso non sono più felice e nemmeno i figli riescono a tirarmi su se non in maniera effimera e temporanea.
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Miglior risposta 5 GEN 2016

Gentile Carlo,
quello che lei dice è molto triste anche perchè ne va di mezzo il benessere dei suoi due bambini.
Lei in pratica non dice nulla di come in qualche anno si è deteriorata la relazione coniugale mentre invece la migliore cosa da fare sarebbe non quella di fare la gara con sua moglie a chi distrugge di più in modo irresponsabile ma quella di intraprendere con lei una terapia di coppia per capire che cosa è successo e come si può recuperare l'armonia che è stata persa.
E se sua moglie non dovesse accogliere questa iniziativa le suggerisco di non rinunciare ad un percorso psicologico individuale per non doversene in seguito pentire.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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7 GEN 2016

Caro Carlo
quello che lei descrive è talmente netto e drammatico che fa pensare che in fondo non sia vero!
Mi scusi, ma a me perlomeno fa questo effetto.
Allora, se davvero lei e sua moglie siete nella cosapevolezza di non amarvi più per niente e nel totale vuoto di relazione reciproca, la decisione dovrebbe essere anche semplice, ma visto che invece, lei perlomeno, ci sta ancora pensando a me viene da pensare che questa "disunione interiore" non sia proprio tale.
Inoltre tre anni mi sembrano pochi per poter passare da avere un figlio "voluto e desiderato" ad un nulla che comprende , tra l'altro, un altro figlio "fuori programma" .
Capisco questo secondo figlio, che ha senso se pure nato nella crisi, anzi ha un grande valore, ma il nulla della relazione non lo capisco.
A me sembra che ci sia qualcosa di forte tra lei e sua moglie, ma deve aver prevalso la disistima forse a seguito di qualcosa di traumatico che la coppia ha vissuto.
Non le piacerebbe poter approfondire con l'aiuto di uno psicoterapeuta?
Ci pensi.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta.

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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6 GEN 2016

Salve Carlo,
il matrimonio richiede tempo per trovare un equilibrio di coppia.Ma la coppia dov'è? Ci sono due bambini piccoli che richiedono attenzione e molta energia, il tempo per voi , in questo momento non c'è.
Inoltre sembra, dalle sue parole,che lei abbia preso le distanze non solo da sua moglie, ma anche dai suoi figli. Anche sua moglie si è allontanata da lei: ha partorito 2 volte in 3 anni . E' possibile che non abbia energie sufficienti .
Rivolgersi ad uno psicoterapeuta può aiutarla, se così ha deciso, a separarsi dalla sua famiglia, in modo meno traumatico possibile per il bene di tutti.
La saluto.

Dott.ssa Fiammetta Favalli
psicologa e psicoterapeuta rogersiana

Dott.ssa Fiammetta Favalli Psicologo a Roma

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4 GEN 2016

Gentile Carlo,
Da quello che lei scrive, sembra che il suo matrimonio le abbia tolto, piuttosto che darle, qualcosa. Probabilmente se siete arrivati a sposarvi e a metter su famiglia tre anni fa, avrete avuto delle motivazioni positive che lei ritiene oggi totalmente annullate. Ha provato a parlarne con sua moglie? Avete provato a capire se sono intervenute delle ragioni esterne o interne che hanno influito sul vostro rapporto in maniera negativa? Forse varrebbe la pena di capire tutto ciò e comprendere cosa vi ha portato alla sitiazione attuale, sopratutto per i vostri bambini.
Le consiglierei una terapia di coppia con un esperto in materia, oppure una terapia individuale per lavorare sulla sua autostima e sulle motivazioni.
Cordiali saluti
Angela Beatrice Marino
Psicologa

Dott.ssa Angela Beatrice Marino Psicologo a Arese

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