Vita vincolata dalla mia compagna e dai suoi figli
Buongiorno.
Ho 31 anni e sono un medico e mi piace svolgere missioni umanitarie. Dopo l'ultima missione nel 2022 mi sono lasciato con la mia ex compagna dopo circa 7 anni, una persona a cui voglio un sacco di bene ma che aveva bisogno di risposte concrete sul futuro che io non riuscivo a dare, in più da tempo il nostro rapporto era diventato scontato, privo di passione.
Subito dopo ho iniziato una relazione con una donna 9 anni più grande di me e con due figli. All'inizio tanta difficoltà perché non ero pulito di testa essendo ancora ferito dal passato. Dopo le cose sono migliorate e sono arrivato ad accettare il tutto e ad amarla, adesso sono quasi due anni che stiamo insieme.
Ho conosciuto gradualmente i suoi figli a cui voglio un mondo di bene e loro ricambiano, e sanno della situazione. Lei ha un rapporto conflittuale pesante con il suo ex compagno motivo per cui non trovano mai accordi e questo complica tantissimo la relazione, in più la casa affidataria per i figli è difficile proprietà dell ex per cui questo crea ancora più scontri tra loro. Io con lui ho un rapporto pacifico e sereno.
In tutto questo per quanto riguarda me , non mi piace Roma, la città in cui vivo per lavoro, perché è caotica, vivo in affitto da solo, mi sembra che ogni giorno sia uguale all'altro e mi sembra di sopravvivere per quanto abbia uno stipendio più alto rispetto diciamo alla media dei lavori. Questo perché passo tanto tempo a lavoro, spendo un sacco di soldi in affitto e cose varie, e ho la mia famiglia in un altra regione dove ho sempre pensato di tornare.
Sono riuscito a crearmi una vita a Roma e questa voglia di missioni umanitarie è stata più o meno accettata ma me la fa vivere come se facessi qualcosa di sbagliato.
Io però amo questa persona e ho già rinunciato a tornarmene nella mia regione per dare una possibilità alla nostra relazione. Però sento che sono uno spettatore di quello che succede tra loro due e sono vincolato a rimanere qui a Roma non si sa per quanto e tra l'altro non si sa per quanto ancora in questa situazione. Sento che sta volando il tempo, con i miei a casa che invecchiano e il me stesso che vorrebbe viaggiare, partire, fare cose, con la mia compagna , bloccato da questo situazione che non ho il potere di sbloccare. Perché loro non riescono a rispettarsi e ad organizzare il tempo per loro e i figli. Questa cosa mi mette in crisi ma quando ne parlo con lei, lei rimane ferita e si chiude.. però non so come fare ad esprimere il tutto . E soprattutto non so come gestire il tutto..
Lei se ne vorrebbe andare da lì e da Roma ma.. è ovviamente impossibile, io per primo non mi permetterei mai di togliere loro la figura del padre.. i figli sono piccoli, sotto i dieci anni
Intanto lei sta vivendo anche una situazione pesantissima e partire in missione sembra tipo essere una mancanza di rispetto nei suoi confronti..