Un tradimento continuo

Inviata da Anna · 31 mar 2023 Terapia di coppia

Ci siamo conosciuti nel 2000, sposati nel 2004 e nel 2006 è arrivato nostro figlio (voluto).
Per me lui era il primo ragazzo, la prima storia seria, mai avuto rapporti prima; glielo confessai durante il fidanzamento perché, nonostante l’imbarazzo, ritenevo importante essere onesti.
Siamo stati per anni una squadra, abbiamo risolto insieme tante difficoltà, contando l’uno sull’altra, condividendo ogni cosa: abbiamo comprato casa in pochi anni, cresciuto un bravo figlio, comprato due auto, nessun debito. Ci sono stati i periodi buoi, i litigi, ma siamo andati avanti. Sapevo che la nostra vita per lui non era abbastanza, ogni tanto puntava a nuove cose, nuove richieste: nuovo telefono, nuova auto, ma le più difficoltose erano quelle intime. Nella mia inesperienza e ingenuità ho cercato di soddisfarlo, mi chiedeva delle foto in intimo per poi passare a quelle senza, con difficoltà accettavo ma non era contento, si lamentava che non ero abbastanza desiderosa di lui. Non ricordo bene come usci la sua “accusa” ma venne fuori che non ero brava nel sesso orale…. Il mio buon marito mi consigliò di guardare dei video, come pure mi spingeva a prendere biancheria sexy, fino a tentare di portarmi in un privè… Non sapevo come o cosa altro fare fino a gettare la spugna: una volta gli dissi che se l’intimità doveva essere così stressante e poco appagante per lui, poteva trovarsi altro fuori di casa.
Nell’inverno del 2016 su sua concessione utilizzavo il suo profilo facebook per un gioco on line; un giorno apro il suo pc e trovo aperta una chat erotica che intratteneva con una donna. Lui era al lavoro, a sera ne parliamo e giura che è solo un gioco, lei abita lontano, non la vede da anni.
Marzo 2021 : una notte come tante mi sveglio di notte, sola nel letto, lui sul divano (diceva di aver problemi col materasso nuovo… da anni) si era addormentato col il display dello smartphone ancora acceso, mi avvicino per riporlo per evitare che cada e ci trovo delle immagini porno, non cose a caso, ma di gente con coi chattava e con le quali condivideva sue foto nude. Tremando ho controllato qua e là, poi credo di aver acceso la luce e istericamente lo ho svegliato. Credo di averlo insultato in molti modi, credo di aver chiesto perché, ora non sono sicura di ricordare le sue risposte. I giorni seguenti ho pianto ogni momenti, in qualche modo ho continuato a recarmi al lavoro, pranzando in auto pur di non tornare a casa. Nei pochi momenti di lucidità, per non far buttare tutto via, ho cercato di fagli domande e di capire. Avevo visto una foto messa da lui sul suo profilo e ne chiesi i dettagli… ancora peggio… è venuto fuori che nel pc, dopo anni e anni, aveva foto porno delle donne con cui era stato è prima di me, mai buttate. Dalla chat avevo pure intuito di un incontro, chiedo altri dettagli… ebbene, aveva avuto così tanti complimenti sul suo membro che aveva ceduto, incontrato questo uomo che gli aveva praticato del sesso orale in un parcheggio.
Quando poi i dubbi si insinuano come non cercare bene? Metto il suo nick name su google e lui trova: ebbene, le tanto volute mie foto che dovevano essere al sicuro nel suo pc, erano state pubblicate e avevano ricevuto orrendi e volgari commenti, aveva solo malamente cammuffato il mio viso.
Non lo butto fuori casa perchè il figlio mi chiede di farlo restare, eravamo spesso sempre insieme, dai parchi a tema, al cinema, giochi di società… per quei momenti accetto, gli do però una condizione tassativa: dormirà nella stanza degli ospiti e vedrà uno psicologo per capire cosa ha di marcio dentro. Andiamo avanti, mi racconta sempre delle sue sedute, pare molto afflitto e dispiaciuto. Emergono gravi traumi a causa di suo padre che si porta inconsciamente dentro e che ci hanno rovinati.
Estate 2021: Di notte non dormivo, cercavo di ragionare e cercavo aiuto sui social nelle pagine di chi come me sta soffrendo. Trovo persone con cui chattare, persone ferite che cercano uno sfogo, una spalla su cui piangere ma anche di dare aiuto. Inizio a scrivere con una persona, che incredula su quanto abbia subito, non butta altro fango sulla situazione ma cerca di sollevare me. Scherzando si nomina mio coach, mi solleva il morale ogni giorno. Essendo lui un uomo, gli rivolgo spesso domande sperando di capire cosa/come pensano i maschi. Sempre molto educato con parole misurate e censurate, parliamo anche di sesso e attraverso queste chiacchiere, scopro un mondo proprio diverso di vivere la coppia, di come il mio uomo avrebbe dovuto accompagnarmi nella maturazione sessuale anziché spingere e pretendere. Come ho sempre fatto, mi prendo una parte di responsabilità sulle spalle e lavoro su me stessa, per migliorarmi. Tutto questo e un cambio di lavoro, mi ritrovo in ufficio con due ottime colleghe, passiamo una unica buona estate tra chiacchiere e cene fuori tra noi, i nostri figli e viene anche lui. Avevo bisogno di vivere, di concedermi delle uscite, di pensare (mi concedo nuove fantasie erotiche) e provare nuove cose (ritento con i sex toys).
Il picco positivo cala, a estate finita sento di essere in maggiore difficoltà, come se dopo uno shock iniziale mi lo zunami mi avesse raggiunta, chiedo di sentire un psicoterapeuta di coppia per lavorare insieme e trovare un nuovo modo di andar avanti. Da settembre 2021 a luglio 2022 ci ha seguiti, prima con ogni settimana, poi ogni due, infine una volta al mese. Facciamo pausa estiva e a settembre ci risentiamo, le cose paiono andare bene proviamo a proseguire da soli. Durante tutto il periodo mi son impegnata in letture tipo “intelligenza emotiva per la coppia”, per trovare un modo di andare avanti. La terapia mi pare un lontano ricordo, ha aiutato sul momento ma non è stata efficace per il futuro.
Il suo orrendo operato mi tormenta, penso continuamente a tutte le cattiverie che mi ha fatto, mi chiedo se davvero mi ama o lo ha mai fatto. Resta per comodità? Per non dovermi mantenere? Ho difficoltà a restare stabile, non trovo lavoro, piango spesso. La mia unica gioia mi pare essere il figlio, un bravo ragazzo (anche tutti i suoi professori ne parlano bene).

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