Un conflitto di identità di genere

Inviata da Daniela · 15 gen 2016 Orientamento sessuale

Salve,
non so se riuscirò a trovare un aiuto concreto per quello che sto vivendo, ma ci provo con estrema speranza. Parlerò al femminile perché è ciò che sento di essere una donna e la cosa mi crea una profonda angoscia. Sono Daniela e ho 40 anni abito nella città di Torino, come avrete capito sono però un uomo, o così almeno credevo. La cosa mi sta destabilizzando perché, anche se continuo a combattere questa sensazione che mi porto avanti dall'infanzia (a nove anni mi truccavo di nascosto e verso i dodici-tredici anni mi vestivo con i vestiti di mia sorella e altri episodi che non sto qui a raccontare), continuo a sentire fortissimo questa attrazione verso il desiderio di femminilità, di essere donna. Sempre di più sento fortissimo il desiderio di trasformare le mie abitudini, il mio corpo, la mia vita al femminile. Non vi nascondo che mi trucco e vesto spesso da donna e lo faccio perché mi sento bene anche se non mi piaccio a causa delle mie sembianze non prettamente femminee. Adoro tutto ciò che mi fa sentire femminile e guardo alle donne con invidia perché vorrei potermi impadronire della loro femminilità, vorrei essere al loro posto, una di loro. Non so cosa succederà nel futuro ma la cosa mi crea grossi problemi perché emerge in modo sempre più forte e frequente. Ho paura e non nascondo che tale paura nasce da ciò che sono per gli altri e ciò che sento di dover diventare, anche se vorrei alle volte sparire per non dover affrontare tutto ciò. Mi pervade un forte senso di vergogna e la sensazione di essere una "cosa" da disprezzare, una sorta di scarto umano nato in modo sbagliato e spregevole per questo. Spero di poter trovare qualche specialista che mi possa aiutare e vorrei poterlo fare distante dalla mia città, magari nelle regioni vicine. Per me è stato un grande sforzo scrivere queste poche righe e la mia paura è di non riuscire a mettere in pratica ciò che vorrei cioè iniziare ad avere un dialogo faccia a faccia con uno specialista che mi aiuti a capire e mi sostenga nelle decisioni che dovrò prendere, affrontare.
Scusate lo sfogo e spero che qualcuno di voi possa indicarmi una strada percorribile.
Grazie, Daniela.

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Miglior risposta 15 GEN 2016

Buongiorno Daniela,
le parlerò al femminile perchè sono fortemente convinta che lei senta di essere questo: una donna. I sentimenti che lei sta affrontando sono comprensibili e da non strascurare.Mi ha colpito in maniera positiva la sua frase in cui dice che " sente di DOVER diventare". Il cambiamento di sesso è un processo lungo e il supporto di uno psicologo è fondamentale per poter affrontare tutti quei pensieri ed emozioni che nasceranno. Il senso di vergogna, il dubbio sul giudizio degli altri, il disprezzo, ma anche la felicità e lo stupore per questa nascita. Ha fatto bene a ricercare uno psicologo che possa aiutarla.
Un caro saluto e nel caso ne abbia bisogno mi contatti privatamente.

dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano - Agrate B.za - San Donato M.se

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18 GEN 2016

Cara Daniela, il tuo caso, ciò che provi e senti, sono più comuni di quanto si sappia e dica. E non c'è niente di male o di vergognoso. Ma il fatto è che Tu provi questi sentimenti. Questi sono da affrontare e risolvere per ritrovare stima e rispetto per Te stessa e per i Tuoi sentimenti. Il cambio di genere è una procedura ormai ben consolidata e recepita anche dalla Legge. Per cui non vi sono ostacoli ad iniziare questo percorso che è un Tuo diritto e dovere verso Te stessa. Questo percorso Ti sarà senz'altro pù agevole con il supporto di un bravo psicologo. Se desideri e abiti in Piemonte potrò darti riferimenti di colleghi specializzati in queste problematiche. E naturalmente anche io sono a Tua disposizione. Con simpatia e molti auguri. Dr. Marco Tartari

Dott. Marco Tartari Psicologo a Roatto

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18 GEN 2016

Cara Daniela, buon giorno!

Quanta tenerezza nel suo racconto.... Si trova ad uno stadio di consapevolezza importante, già questo è un grande successo!!! Io credo che intraprendendo un percorso di psicoterapia può fare veramente un buon lavoro di elaborazione degli stati d'animo, rivisitazione delle propria storia, scoperta ancora più profonda di sè portando alla luce tutte le sue qualità, i suoi talenti e scegliere autonomamente la strada per il suo benessere psico-fisico-sociale.
Lei merita di essere felice!

Un caro abbraccio
Dr.ssa Agnese Lanatà
Psicologo clinico/Psicoterapeuta Bologna

Dr.ssa Agnese Lanatà Psicologo a Bologna

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16 GEN 2016

Buongiorno Daniela,
sono convinta che in un momento così delicato della sua vita l'aiuto di un professionista potrebbe essere di grande sollievo per le emozioni contraddittorie che sta provando verso se stessa. Esercito la mia professione nella sua stessa regione, ma non così vicino alla sua città. Se vuole contattarmi in privato potrò darle dei suggerimenti utili ad affrontare la sua situazione attuale.

Dott.ssa Valentina Crigna
Novara

Dott.ssa Valentina Crigna Psicologo a Novara

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16 GEN 2016

Buongiorno Daniela,
non sto a ripetere quanto già scritto dagli altri colleghi, con i quali sostanzialmente concordo. Scrivo per dirle che mi occupo proprio di queste problematiche (come può vedere da altre risposte che ho dato su questo sito) e lavoro in una città facilmente raggiungibile dalla sua. Se vuole può contattarmi, anche solo per una consulenza iniziale, per valutare insieme quale potrebbe essere il percorso migliore per lei.
La saluto cordialmente
Dr.ssa Livia Botta, Genova

Dr.ssa Livia Botta Psicologo a Genova

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16 GEN 2016

Salve Daniela, le emozioni che sta attraversando angoscia, paura, vergogna, invidia e senso del disprezzo per se stessa sono molto forti. Mi sembra di comprendere che sta vivendo un conflitto interno tra ciò che "devo diventare" e l'immagine che lei pensa abbiano di sè gli altri. Sicuramente il percorso che dovrà affrontare per far emergere la sua identità sarà lungo e doloroso. La sua consapevolezza nel voler affrontare una psicoterapia è un passo importante, prendersi cura di sé. Di certo, rifletterei sul trovare un terapeuta nella sua zona più che in altra regione, a meno che i confini geografici non siano vicini, perché il percorso di psicoterapia è lungo e richiede una certa frequenza. Buon percorso!

Dott.ssa Mercuri Maria Giulia Psicologo a Ascoli Piceno

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15 GEN 2016

Cara Daniela
queste sue "poche righe" fanno scaturire tutta la vicinanza e la comprensione per questo suo dramma che comporterà per lei tanti e complessi cambiamenti di vita.
Una cosa, mi raccomando fin da subito e cioè :lasciare andare completamente pensieri di indegnità quali lei con profondità descrive.
Lei è degnissima, come ogni altra persona al mondo, di vivere e di trovare tutto il rispetto che la sua situazione esige.
Il senso della sua dignità interiore sarà in primis la condizione necessaria che potrà sostenerla nelle sue decisioni e nel seguire i percorsi che riterrà opportuni al suo caso.
Chiaramente un sostegno psicologico le sarà necessario e indispensabile.
Moltissimi auguri per la vita futura che dovrà conquistarsi e che lei merita che sia in linea perfetta col suo sentire.
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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15 GEN 2016

Gentile Daniela,
il tema da lei portato è particolarmente delicato e degno di grande attenzione e rispetto.
Nel caso lei desideri una trasformazione corporea che includa la riattribuzione chirurgica del sesso occorrerà una valutazione della idoneità di questa richiesta da parte di una èquipe multidisciplinare composta da :
- un sessuologo per la valutazione della componente biologica e psicologica
- uno psichiatra e/o psicologo-psicoterapeuta per la valutazione delle dinamiche familiari e l'applicazione di diversi test e questionari di personalità
- un internista (endocrinologo, andrologo o ginecologo) per controllare e correggere il trattamento ormonale onde ottenere la comparsa in modo ottimale dei caratteri sessuali secondari del sesso desiderato
- un chirurgo (plastico, urologo o ginecologo) che consenta di adeguare quanto più possibile l'aspetto somatico alla identità intrapsichica.
Di grande importanza è anche il "real life test" in cui si richiede al soggetto di vivere stabilmente per 1 - 2 anni negli abiti e ruolo del sesso desiderato sia in casa che in pubblico (posto di lavoro).
Solo l'accettazione di questo non facile percorso permette una buona selezione dei soggetti che aspirano al cambiamento del sesso e garantisce sulla reale motivazione.
Io le suggerirei di contattare per prima lo psicoterapeuta per farsi da lui accompagnare lungo questo percorso.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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15 GEN 2016

Buongiorno Daniela,
quello che scrive lo conosco bene perché ho seguito una persona nella sua stessa situazione e che mi diceva le stesse cose. Il supporto di un professionista sarebbe davvero utile a rassicurarla e a dare avvio a questo progetto che nella sua mente è ormai stabilito. La sua vergogna scaturisce solo dall'assumere i panni di una donna ma non esserlo agli occhi altrui. A mio parere non esistono scarti umani nel senso stretto; esistono persone che fanno ribrezzo (es. i pedofili) ma lei no appartiene neanche a questa seconda categoria. Ha solo bisogno di sentirsi accettato per come è realmente: una donna. Se vuole scrivermi privatamente lo faccia e le risponderò con interesse. Un grosso in bocca al lupo.

Dr.ssa Sonia Rossetti
Lizzano, Taranto.

Dr.ssa Sonia Rossetti Psicologo a Lizzano

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