Studente 5 anno medicina, non dormo più.

Inviata da Raffaele · 13 nov 2018 Orientamento scolastico

Sono un ragazzo di 23 anni che studia Medicina e Chirurgia e ormai al 4 anno, quasi in regola ma con buoni voti. Non sono mai stato uno studente modello ma quando mi piace qualcosa riesco a farlo nei migliori dei modi, al licelo avevo 9 in matematica e fisica e 6 in altre materie per dire. Dopo il diploma ho vissuto in una bolla piena di persone che si dannavano per i test di ammissione tra cui soprattutto quelli per medicina, una sfida non alla portata di tutti ed io amante delle cose difficili ho accettato la sfida e l ‘ho superata , ciò mi ha dato una carica di autostima enorme. Fino al 3 anno ho avuto una visione distorta del lavoro di medico (pensavo a un modo dedito alla ricerca e l’innovazione) quando ho scoperto che si tratta in realtà di un lavoro molto più pratico “dove servono più mani che menti” ho avuto un calo enorme di motivazione e col tempo l’unica cosa che mi faceva andare avanti erano gli occhi lucidi di mio padre alla vista di suo figlio col camice bianco. Ad oggi posso sdire che studio solo per “obbligo” ma ho una grande voglia di conoscenza leggo molti libri di economia, intelligenza artificiale, filosofia, e con questi appago la mia voglia di analizzare ed elaborare dati e concentti ( lo studio medico si basa principalmente sulla memoria). Da quando ho iniziato questo viaggio introspettivo non ho ancora capito cosa mi piacerebbe fare nella vita ma ho capito che dovevo rischiare di fare quello che mi piace ed intanto non riesco a dormire la notte.

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Miglior risposta 14 NOV 2018

Gentile Raffaele,
da quello che racconta sembrerebbe che lei abbia scelto di affrontare il test di selezione superandolo e iscrivendosi alla facoltà di medicina più per mettere alla prova le sue abilità mentali che per un interesse autentico ed amore per la professione medica.
Forse, viste le sue attitudini per le materie scientifiche (soprattutto matematica e fisica), sarebbe stata più indicata la scelta universitaria della facoltà di ingegneria.
Comunque, a questo punto, mi sembra ovvio che anche solo "per obbligo" debba completare gli studi di medicina e non solo per rendere suo padre orgoglioso ma soprattutto per se stesso.
Magari, dopo la laurea, potrebbe continuare la sua carriera dedicandosi alla ricerca scientifica, cosa che dovrebbe essere più vicina ai suoi interessi.
Quanto all'ansia che non la fa dormire la notte, le suggerisco di non proiettarsi con la mente nelle decisioni future che saranno prese a tempo debito ma vivere nel presente continuando a cogliere buoni risultati come ha fatto finora.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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14 NOV 2018

Gentile Raffaele,
ho lavorato in diversi ospedali e conosco molto bene l’ambiente ospedaliero. Ho visto tanti medici specializzandi utilizzati come manovalanza e lasciati soli a gestire situazioni che meritavano la presenza di un medico esperto. Tutti vogliono studiare medicina motivati dai intenti benefici e economici, mi è capitato di parlare con molti suoi colleghi che pensano sia un lavoro socialmente riconosciuto, oltre che averlo desiderato da bambino. La delusione è tanta quando si scopre la realtà ospedaliera ormai fortemente orientata all’aziendalizzazione, e quindi a produrre malattia se no si chiude.
Detto questo mi sembra che ciò che l’ha spinta a intraprendere il suo percorso di studi e stata la sfida, e gradualmente si sta rendendo conto di cose non pensate. Infatti studia per vedere brillare la luce negli occhi di suo padre, ma questo non basta per portare avanti una professione faticosa che ha a che fare con la sofferenza, la competizione e la fatica.
L’insonnia è un sintomo di un disagio profondo, lo indaghi, lo conosca con l’aiauto di uno Psicoterapeuta. Credo si ritroverebbe a dare un significato e senso, ci pensi.
Disponibile per approfondimenti
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia

Dott.ssa Elisabetta Ciaccia Psicologo a Milano

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14 NOV 2018

Buongiorno Raffaele,
è possibile che si ritrovi in un momento di riflessione emotiva su cosa vuole del suo futuro professionale e non solo. Probabilmente, è un'operazione complessa e stressante e questo influenza la qualità suo sonno.
Nella mia pratica professionale spesso mi ritrovo a supportare studenti che sperimentano confusione per la scelte accademiche e professionali, la sua è una condizione diffusa e legittima.
Potrebbe esserle utile richiedere una consulenza psicologica, online oppure presso la sua zona, per riuscire a comprendere a fondo quello che le sta accadendo.
Cordialmente,

Dr. Gianmaria Lunetta

Anonimo-161362 Psicologo a Torino

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14 NOV 2018

Buongiorno Raffaele,
si stanno muovendo parecchie cose dentro di lei. Non è possibile programmare quello che piacerà fare per tutta la vita o la persona che si vorrebbe amare per sempre. Imbattendosi in cose nuove, studiando e relazionandosi con gli altri si va incontro a novità ed è positivo e stimolante anche questo. E' positivo che lei si interessi a tante cose.
Potrebbe intanto chiarirsi con suo padre, che mi pare di capire dalle sue parole, che sia molto felice che lei diventi medico. Gli parli di questa questione. Se la sua insonnia diventa un problema le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per chiarirsi le idee e lavorare su quello che non la fa dormire la notte, partendo dalla propria storia e cercando di circoscrivere sempre di più il problema.
Rimango a disposizione.
Buoni Pensieri
Dott. G. Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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13 NOV 2018

Caro Raffaele,
monitorare il sonno in maniera dettagliata è molto importante. È necessario che lei mi fornisca le sue ORE PRECISE di sonno che fa ogni notte. La cura varia proprio in riferimento a tali informazioni. Ad es. un conto è dormire 5/6 ore a notte altro conto è 2/3 ore a notte.
Per quanto riguarda la causa della sua insofferenza anche qui ci sarebbe da indagare meglio. Lei quando si è iscritto a questa facoltà cosa pensava facesse un medico?
Le pongo la suddetta domanda perché vorrei aiutarla dandole un piccolo dubbio: sicuro che la sua insoddisfazione per la facoltà di medicina sia semplicemente legata alla questione se un medico usa le mani o la mente? ?
Io ho qualche ipotesi in merito ma non posso permettermi di avanzare qui per rispetto nei suoi confronti poiché qui non è assolutamente la sede adatta.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Cantone Stefania Psicologa e Psicoterapeuta, Napoli

Dott.ssa Cantone Stefania Psicologo a Casavatore

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13 NOV 2018

Gentile Raffaele, non ho chiaro qual è la sua domanda. Ci chiede consigli per dormire meglio? Per prima cosa sarebbe importante approfondire che cosa pensa quando non riesce a dormire. Sono pensieri d'ansia? Per che cosa? Una volta chiarito questo, le dico come mi muoverei se fossi il suo terapeuta. Intanto le insegnerei alcune tecniche di rilassamento e/o di meditazione, come la mindfulness, che da alcuni anni ha avuto grande diffusione. Lei comprende che non posso insegnarla qui, perché deve essere sperimentata dal vivo. In secondo luogo potrebbe ricorrere ad alcuni rimedi naturali, come il magnesio, la melatonina e le erbe come valeriana, passiflora, tiglio, lavanda (sono uno psicologo naturopata) . La mia impressione è che il suo problema abbia una notevole componente ansiosa. Ciò avviene di frequente in soggetti con un lavoro ad elevatissima componente intellettiva, com'è il suo caso. Pur invidiando le sue capacità, credo che per una vita completa le sarebbe utile dedicare un momento della giornata a vivere più nel corpo, per esempio con l'incremento dell'attività fisica o coltivando una tecnica mente-corpo (yoga, danzaterapia, teatro, meditazione ecc). Questo le sarebbe utile anche per modulare e filtrare meglio i molti momenti d'ansia che inevitabilmente avrà nella professione. Cordialmente
dr. Leopoldo Tacchini

Dott. Leopoldo Tacchini Psicologo a Figline Valdarno

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