Sono diventata trasparente per mio marito

Inviata da Noemi · 21 giu 2023 Terapia di coppia

Salve, sono una donna di 44 anni, sto con lo stesso uomo da più di 20 anni e abbiamo 3 bambini.
Fino a 3 anni fa eravamo una coppia affiatata; scherzavamo molto e ci dedicavamo del tempo.
Poi sono subentrate altre cose.
Lui ha fatto amicizia con una persona sulla quale ha cominciato a riversare attenzioni un po' troppo speciali, del tipo che io non ricevevo più da tempo. So per certo che si trattava solo di amicizia, ma io ne ero all'oscuro e quando ho scoperto il tutto mi sono sentita tradita emotivamente. Questa persona ora è stata allontanata perchè, dopo che la loro amicizia è venuta fuori, ha palesemente provato a entrare nel nostro matrimonio.
Da allora ho dei grossi problemi di fiducia e autostima.
Poco dopo l'accaduto, purtroppo, lui ha subito due lutti da cui non riesce ancora a riprendersi (parliamo di 2 anni e mezzo fa).
In seguito a questo, lui sta allontanando tutti i suoi famigliari, me compresa.
Mi sento invisibile, non desiderata, non apprezzata. Lui si dedica al suo lavoro, ai suoi hobby e io e i bambini siamo solo un corollario di routine.
Vorrei specificare che, negli anni, ho fatto tantissime rinunce importanti per portare avanti la famiglia, sia in ambito lavorativo che affettivo. Questo anche per consentire a lui di non rinunciare a certe ambizioni. Ma adesso tutti questi compromessi mi sembra che mi si stiano ritorcendo contro e sono consapevole che se ci lasciassimo tutti quei sacrifici sarebbero stati vani.
Quando cerco di parlargli lui mi attacca e spesso fa l'opposto di quello che gli chiedo (esempio: se gli chiedo una carezza lui comincia a scansarmi), come punendomi per il solo fatto di aver chiesto. Non mi desidera, non scherza più, non mi ascolta, sa solo parlare dei suoi interessi e non gli importa ascoltare i miei o quelli dei bambini. Si è chiuso completamente con me. Se provo ad abbellirmi lui neanche se ne accorge, ma è capace di molti gesti carini nei confronti di terze persone.
Sono stanca e delusa.
Tornando indietro credo che avrei fatto scelte diverse.
Da un lato vorrei porre fine al matrimonio, dall'altro mi chiedo cosa posso fare per salvarlo.

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Miglior risposta 30 GIU 2023

Gentile Noemi,
il primo punto critico della relazione coniugale, antecedente ai lutti sopraggiunti, è l'amicizia di suo marito per l'altra donna, amicizia che lascia spazio a qualche perplessità e non sembra disinteressata dal momento che (come lei dice) quella donna ha provato a minacciare il vostro matrimonio.
Ritengo che questo sia il motivo principale dell'atteggiamento di distanza emotiva da parte di suo marito e che i due lutti successivi abbiano soltanto amplificato tale atteggiamento.
Pertanto necessita un confronto chiarificatore con suo marito al quale dovrà dire che, pur comprendendo il suo malessere, la situazione che si è creata non è per lei accettabile e che sarebbe opportuna una psicoterapia di coppia se lui è d'accordo e disponibile a coinvolgersi.
In alternativa può chiedere lei stessa un supporto psicologico individuale per approfondire la tematica ed essere guidata nelle decisioni da prendere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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18 LUG 2023

Buongiorno,
Ha mai provato a parlare apertamente di come si sente con suo marito? Spesso diamo per scontata la comunicazione, e non mettendola veramente in atto finiamo per porre fine a relazioni senza aver prima davvero indagato se fosse possibile trovare una soluzione insieme.
Penso che in questo momento diventi necessario sia che lei dia spazio ai suoi sentimenti e i suoi bisogni (a maggior ragione se, da come sembra, ha spesso nella vita invece messo da parte e trascurato questi ultimi) sia che esprima questi ultimi a suo marito, cosicché anche egli ne sia a conoscenza.
Indaghi meglio quanto anche suo marito sia disposto a salvare la relazione; nel caso, uno psicoterapeuta di coppia funziona in questi casi da mediatore.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero

Dott.ssa Elisa Folliero Psicologo a Spino d'Adda

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13 LUG 2023

Cara Noemi, i matrimoni non si salvano. Il matrimonio è ogni giorno, ogni giorno insieme si costruisce un pezzettino di strada. Insieme però. Lei, da sola, non può salvare nessuno. Le consiglio di proporre a suo marito di iniziare un percorso di terapia di coppia per capire in che fase della vostra relazione siete ed eventualmente lavorare insieme per un cambiamento.
La saluto
Dott.ssa Valentina Borsari

Dott.ssa Valentina Borsari Psicologo a Mantova

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11 LUG 2023

Buongiorno,

lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che potreste affrontare le problematiche qui esposte. Ne parli con suo marito, potrebbe esser un occasione per entrambi di trovare un nuovo equilibrio.

Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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11 LUG 2023

Cara Noemi, immagino la grande difficoltà che sta vivendo in questo momento.

Dal suo racconto si evincono diversi elementi che - insieme - potrebbero essere concausa della situazione familiare che si è venuta a creare. Occorre però, a mio parere, andare a fondo sulla vostra storia, sui pilastri che sino a poco tempo fa la sostenevano, sui perché, in qualche modo, suo marito abbia cercato nel rapporto con un'altra persona compagnia, consolazione e confidenza.
E bisogna anche capire cosa vuole Lei a questo punto della sua vita: perché tra le sue parole si evince una grande e comprensibile amarezza ma non si fa cenno a ciò che sogna, adesso, per sé. Ed io credo che sia opportuno partire da questo, anche perché è ancora giovane e ha tante opportunità di trovare la sua strada.
Qualora voglia salvare il suo rapporto, le consiglio una terapia di coppia. In caso, invece, in cui sentisse di voler fare prima un percorso autonomo, il counseling è senz'altro un buon punto di partenza.
Non guardi, adesso, al passato: ha fatto una scelta d'amore per la sua famiglia e ciò che più conta ora è capire cosa vuole fare della Sua vita e delle infinite opportunità che ha ancora davanti a sé.

Un caro saluto,
Caterina F.

Anonimo-191510 Psicologo a Cesena

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4 LUG 2023

Gentile Noemi, mi dispiace per la situazione.
Perché la coppia funzioni è necessario essere in due a volerlo. Se la sensazione è che tutto il lavoro tocchi a lei, senza alcun tipo di "aiuto" da parte di lui, senz'altro c'è da mettere a punto la situazione. Si potrebbe provare con un percorso di coppia o magari cominciare a lavorare su sé stessa per chiarire maggiormente la situazione. Non sono d'accordo che se vi lasciaste "tutti i sacrifici sarebbero stati vani". Ha provato a resistere il più possibile. Ma se in due il peso si riesce a reggere, da sola, potrebbe diventare insostenibile. Senz'altro parlarne insieme ad uno specialista le farà vedere le cose da un altro punto di vista. Pensi a questa possibilità.
Personalmente ricevo in Pistoia e online. Cordialmente, Dottor Savasta.

Dottor Antonino Savasta Psicologo a Pistoia

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3 LUG 2023

Buongiorno
quella che descrive è sicuramente una situazione difficile e faticosa da affrontare.
Sembra che si sia presa in carico le sfide del matrimonio da sola e ora i sacrifici fatti sembrano vani e quasi eccessivi. Di certo questo genera risentimenti inespressi, che si saranno inaspriti dopo aver scoperto questa amicizia.
I lutti non hanno fatto altro che rendere il tutto più complesso.
Sicuramente un* psicoterapeuta di coppia potrebbe aiutarvi ad affrontare queste difficoltà, dandovi gli strumenti per gestire i momenti di confronto.
Di certo sarà utile anche pensare al futuro sia di coppia che no (nel caso in cui lo decidiate). Questa è una decisione che potete fare solo voi.

Giorgia Sapienza Psicologo a Monza

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3 LUG 2023

Salve Noemi,
Sembra che Lei abbia sentito come suo dovere farsi carico di matrimonio e famiglia, a costo di sacrifici personali e professionali. Allo stesso modo si/ci chiede cosa puo fare ora per "salvare il matrimonio" o se non sia piuttosto il caso di rinunciare. In tutto questo, sembra essersi persa, o forse non c'e' mai stata, che tutto questo e' uno sforzo che ha senso solo se condiviso con suo marito. Non si puo' reggere un matrimonio da soli cosi' come non si puo' recuperare un rapporto di coppia compromesso senza l'impegno dell'altro. La situazione che Lei descrive e' complessa e dolorosa, i lutti subiti da suo marito certamente avranno avuto un impatto, ma sinceramente non spiegano tutte le difficolta' che descrive nel rapporto di coppia. Andrebbe esplorato ed elaborato quel momento di crisi dovuto alla presenza di una terza persona, che mi pare stia passando sotto silenzio, concretizzandosi in risentimento inespresso da entrambe le parti. Noemi, solo Lei puo' decidere se porre fine al suo matrimonio o meno, ma qualunque sia la sua decisione, un chiarimento con suo marito e' necessario per poter affrontare il futuro, qualunque esso sia, con maggior serenita'. E' il momento di aprire un confronto non facile, mettendo sul tavolo tutto quanto e' successo e la vostra situazione attuale. Se trovate la volonta' di lavorarci insieme, una terapia di coppia sarebbe sicuramente utile, in caso contrario, Le consiglio di iniziare un percordo di terapia individuale, che le dara' la possibilita' di elaborare i suoi vissuti ed un supporto per affrontare un momento difficile.
Resto a disposizione, un caro saluto.
dott.ssa Francesca Calvano

Dott.ssa Francesca Calvano Psicologo a Roma

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28 GIU 2023

Gentile Noemi, la sua situazione non è facile e sicuramente molto frustrante e faticosa da sostenere nella quotidianità.
Da una parte vorrei 'normalizzare' una condizione, o meglio la dinamica, che il lutto complicato porta e comporta e quindi rimandarle la necessità di prendersene cura; dall'altra la sua stanchezza e delusione per un'intesa di coppia che sembra essersi bloccata ma che soprattutto sembra non essere stata sufficiente, per suo marito, a riparare il dolore emotivo.
Invisibilità, trascuratezza, sacrificio sono faticose da sostenere e posso immaginare Noemi il suo sentirsi svuotata di ogni energia. Tuttavia lei si pone due scelte/prospettive: separazione o riparazione? Se sente il bisogno di fare chiarezza su ciò che desidera il parlarne più approfonditamente in uno spazio di terapia le sarà sicuramente utile; in alternativa può parlarne direttamente come ha fatto qui con noi con suo marito e quindi esprimergli tutta la sua sofferenza e senso di impotenza e decidere insieme, nel caso, per una terapia di coppia. Ritengo che ogni cambiamento sia possibile e sostenibile grazie ad un percorso di psicoterapia, personale e/o di coppia. Un caro saluto Noemi e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa.

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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27 GIU 2023

Buongiorno, sicuramente la situazione che riporta è molto frustrante, mi dispiace. A seguito di lutti e perdite è comprensibile reagire in maniera diversa dal consueto ed il cambiamento, per quanto purtroppo sia duraturo. Da quello che ha scritto la sua famiglia è molto importante, ma dovrebbe esserlo anche lei stessa. Quindi, cosa ritiene sia più giusto per lei in questo momento? osa la farebbe sentire più valorizzata, apprezzata, e felice? Rimango a disposizione se volesse contattarmi.

Dott.ssa Erica Farolfi Psicologo a Forlì

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27 GIU 2023

Salve Noemi, mi arriva il suo dispiacere e il suo dolore e intanto le mando un forte abbraccio.
Salvare un matrimonio?
Credo che i matrimoni siano soggetti a ricostruzioni su nuove basi non tanto da salvare come sono perché i problemi resterebbero.
La relazione è a due e occorre che ci sia la collaborazione dell' altro perché la situazione possa migliorare.
Non essere vista, è molto frustrante e doloroso.
Lei è stata vicino a suo marito durante i lutti e nonostante siano accaduti fatti che hanno messo a dura prova la fiducia.
Ora che cosa vuole fare di ciò che sta sentendo?
Che energia ha per restare?
Che energia ha per separarsi?
Cosa le dà più serenità?
Le raccomando di parlare a cuore in mano con suo marito,racconti il dolore, la sofferenza che vive senza colpevolizzarlo o accusarlo, solo racconti come si sente.
In questi casi è molto utile una terapia di coppia.
Io ci sono anche on line o può comunque trovare tanti bravi colleghi.
Le auguro il meglio.
Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Mura

Mura Francesca Psicologo a Su Planu

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27 GIU 2023

Gentile Noemi,
la situazione che descrive è sicuramente complessa e credo che un parere esterno potrebbe aiutarla a fare chiarezza pe lo meno sulle dinamiche meno visibili che muovono la vostra coppia. Sicuramente una terapia di coppia potrebbe essere utile per confrontarsi in ambiente neutro, alla presenza di un terzo imparziale che possa aiutarvi a decifrarvi.
Credo, però, che sarebbe comunque utile intraprendere un percorso personale, per poter prendere una decisione in maniera il più consapevole possibile, tenendo presente che un matrimonio si può salvare solo se entrambi ne sono convinti.
Rimanendo a disposizione per qualsiasi cosa,

Laura Cargnino

Dott.ssa Laura Cargnino Psicologo a Cuneo

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27 GIU 2023

Cara Naomi visto l'impegno che ha messo nel portare avanti il matrimonio e come questo ha fatto si che per lungo tempo avete avuto una buona vita insieme prima di arrivare ad una decisione drastica proverei a cercare un chiarimento serio.
Una domanda che mi viene spontanea da farle è:" può dirlo con sicurezza che dietro questo ipotetico lutto non risolto non ci sia l'interesse per un'altra persona? Magari la stessa di cui ha parlato nella lettera?" Detto questo deve trovare la forza di affrontarlo dicendogli che non ha intenzione di continuare a fare la vita che sta facendo, che non è più disposta a sopportare ulteriormente la situazione, che preferisce sapere anche una brutta verità pur di uscire dalla situazione che si è creata, che senza una spiegazione la vs storia finisce.
Se dal colloquio dovesse emergere un suo reale malessere può suggerirgli un percorso psicologico individuale altrimenti la dove non ci siano fatti eclatanti può proporgli la terapia di coppia per aiutarvi a ritrovarvi.
Auguri
Dott.ssa M.A. Consalvi
Studio Roma/ Online

Dott.ssa Maria Assunta Consalvi Psicologo a Roma

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26 GIU 2023

Gentile Noemi,
partiamo proprio dal termine del suo compiuto messaggio.
"Mi chiedo cosa POSSO fare per salvarlo"
Lei, Noemi, non può, non deve pensare che questo matrimonio possa essere salvato unicamente da lei, poiché si tratta di una dinamica, di un "fenomeno" che avviene non per scelta unica di un individuo, così che anche salvarlo non può essere scelta singola.
Può esserlo chiuderlo ma non cancellarlo, e i suoi tre figli non possono essere solo il frutto di un rapporto che era meglio non ci fosse mai stato.
Ad ogni modo, sembra che la persona che dovrebbe essere attivata per compiere INSIEME certe scelte, ovvero suo marito, stia vivendo una fase neanche troppo corta di difficoltà esistenziali, lutti non elaborati, eccetera.
Mi chiedo (gli chieda) se per caso non lo farebbe sentire meglio confrontarsi con un professionista per capire cosa crede di aver perso con quei lutti.
Ma, pur in queste grandi difficoltà, Noemi, gli facci anche sapere che LEI c'è, è lì, è VIVA, dà qualcosa e, di conseguenza, si aspetta da lui qualcosa, un'attenzione, una collaborazione, un lavoro comune per comprendere, infine, se la vostra unione vada chiusa o salvata. INSIEME

Spero di averle dato qualche spunto di riflessione
Un grosso in bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi

dott. Alessandro Pedrazzi Psicologo a Settimo Milanese

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24 GIU 2023

gentile Noemi,
partiamo dal fondo.
"Cosa posso fare per salvarlo (il matrimonio"). No! Lei non può salvare il matrimonio da sola, quindi la frase corretta, anzi, soprattutto l'idea corretta che deve albergare nella mente è "cosa POSSIAMO fare per salvarlo".
Giusta o sbagliata che sia stata, venti anni addietro, la scelta della vostra unione (e mi permetta di dire che cancellare questi ultimi venti anni vorrebbe dire cancellare anche tre figli, e non credo che lei lo voglia!), è

dott. Alessandro Pedrazzi Psicologo a Settimo Milanese

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23 GIU 2023

Buonasera Noemi, la situazione che descrive non è facile da vivere. Probabilmente i lutti che suo marito ha subito non sono ancora stati superati, ed il comportamento che mette in atto con tutto e tutti, può essere discontinuo e diverso a seconda del suo sentire. Indubbiamente una Psicoterapia potrebbe aiutarlo, ma se non fosse d’accordo si potrebbe provare a cercare di fare insieme una Terapia di Coppia almeno per chiarire le dinamiche attualmente presenti e migliorare la comunicazione. Per contro le consiglierei anche a lei, di iniziare una terapia individuale per poter gestire tutte le emozioni e frustrazioni che vive, migliorare e chiarire come può approcciarsi con suo marito e figli. Non sottovaluti la sua situazione e la sua amarezza. Si rivolga al più presto ad uno Psicologo o Psicoterapeuta. Per eventuali chiarimenti sono comunque a sua disposizione.
Cordialmente
Dr.ssa Maria S.I. Meledandri

Dr.ssa Maria Serafina Ines Meledandri Psicologo a San Giorgio di Piano

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23 GIU 2023

Buongiorno Noemi, il disinteresse che nota nel partner è cosa molto importante, anche i suoi due lutti di cui lei accenna, possono aver influito negativamente. Forse il suo partner potrebbe beneficiare di una propria psicoterapia per l’elaborazione del lutto. Se però non è d’accordo su questo e comunque è disponibile a fare degli incontri dedicati alla coppia, sarebbe un buon viatico per uno sblocco della relazione di coppia e per consentire l’avvio di un rapporto psicoterapico dedicato individuale.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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23 GIU 2023

Carissima,

credo che suo marito stia attraversando un periodo di depressione di interesse clinico. Per questo motivo le raccomando di farlo visitare da uno psichiatra o da uno psicoterapeuta. Prima che sia troppo tardi vi indicherei inoltre di sottoporvi ad una terapia di coppia, sia per il vostro bene che per quello dei bambini. Le cose si possono ricomporre. A meno che suo marito non sia innamorato di un'altra donna. In questo caso le cose sarebbero ben più pesanti e di difficile soluzione.
Provi a comprendere cosa sta effettivamente succedendo.
Se lo desidera, mi faccia sapere come vanno le cose.
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova

Dott. Gabriele Lenti Psicologo a Genova

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23 GIU 2023

Buongiorno Noemi, capisco che lei stia attraversando un momento di forte incertezza e sofferenza. Se il suo matrimonio è stato felice per molti anni sicuramente vale la pena di provare prima di tutto a capire se è possibile salvarlo. È probabile che suo marito, come lei stessa scrive, non sia riuscito a superare il lutto. In questo caso la trasformazione negativa del suo atteggiamento verso di lei, l'incapacità di dedicarle attenzioni, la tendenza a sfuggire agli affetti dedicandosi ad altro, potrebbe essere un modo per stare il più "lontano" possibile dalle emozioni, quindi da tutto quello che riguarda l'ambito affettivo e familiare. Un lutto non elaborato può rendere insostenibile il confronto con il dolore provato, che viene talvolta trasformato in rabbia, apatia o incapacità di concedersi sentimenti di amore e accudimento. Se la perdita che suo marito ha subito si è anche verificata in un momento non particolarmente felice per la vostra vita di coppia, in cui sussistevano ancora dubbi o incomprensioni reciproche, immagino che queste siano state messe comprensibilmente da parte in quel momento. Purtroppo però le cose non dette, i problemi non affrontati, i dubbi non chiariti non si possono semplicemente cancellare e spesso sono destinati a diventare causa di ulteriori incomprensioni e allontanamento emotivo. Se suo marito accettasse l'idea di intraprendere una terapia di coppia questo percorso aiuterebbe entrambi a ritrovare la strada per comprendere i reciproci vissuti e raggiungere una nuova vicinanza. Diversamente le consiglio comunque di intraprendere un percorso anche personalmente, in modo da avere maggiore chiarezza rispetto ai suoi sentimenti verso suo marito, trovare gli strumenti per definire con più certezza i suoi obiettivi e riuscire a fare quantomeno la "sua parte" nel modo migliore possibile. Resto a sua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. Un cordiale saluto
Dott.ssa Claudia Cenni

Claudia Cenni Psicologo a Pietra Ligure

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23 GIU 2023

Sentirsi amati, apprezzati, cercati, attraenti, importanti per il nostro partner, essere i loro amici e confidenti preferenziali. Questi sono tutti obiettivi che lei ha posto nella sua richiesta e tutti ruotano attorno ad un perno: l'autostima. Auto: ovvero una cosa che dobbiamo fare noi.
Lei sente sgretolarsi il terreno sotto i piedi perché sta basando la stima che ha di sé stessa prendendo come specchio di riferimento suo marito, che le riflette una immagine di sé trasparente. Lo specchio deve essere lei, questo é il grosso lavoro che le consiglio di fare con uno psicologo. Non un' amico dell'amico. Qualcuno scelto da lei per sé stessa per ri-costruire se stessa. Come secondo passo lo psicologo l'aiuterà a ri-conoscere suo marito. Ricordandole che anche lui si valuta a seconda l'immagine riflessa di quello che lui ritiene il suo specchio.

Dott.ssa Figus Giorgiana Psicologo a Albano Sant'Alessandro

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23 GIU 2023

Buongiorno Noemi,
il modo di comportarsi di lui può essere influenzato dalla sua sofferenza di questi anni, ai suoi lutti, più che alla reazione a lei.
Lui potrebbe beneficiare da una terapia per gestire la sua sofferenza, ma non lo si può spingere, ognuno può ricorrervi spontaneamente perché sia proficua, al limite può indicargli la possibilità senza insistere. Una via può essere la terapia di coppia, ma la punteggiatura è appunto quella di una sua esigenza di capirlo e mettere insieme le forze per lavorare sulla coppia piuttosto che puntare il dito su di lui e rischiare di farlo sentire sbagliato e suscitare una sua reazione opposta. Se lui non accettasse ha sempre la possibilità di andare lei per lavorare sul suo disagio e sulla coppia, perché essendo metà della mela ha delle buone chance di influenzare proficuamente e costruttivamente la coppia dal suo lato. Infine può parlare se desidera dei rimpianti sulla carriera e ricevere un orientamento sulle attuali possibilità di crescita personale e professionale.
Le faccio tanti auguri
Dott. Giovanni Iacoviello

Dott. Giovanni Iacoviello Psicologo a Bergamo

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23 GIU 2023

Gentile Noemi,
Immagino quanto lei desideri "salvare" questo matrimonio e di questo ne ha dato prova già con i gesti che ha fatto in passato. Chiaramente lei ha un margine di responsabilità del 50%, quindi può attuare dei comportamenti per andare a smuovere la situazione cristallizzata, dato che in ogni relazione il cambiamento di uno produce inevitabilmente un cambiamento nell'altro, che sia in positivo o in negativo.
Pertanto il mio suggerimento è quello di rivolgersi ad un professionista per poter attuare delle strategie per gestire questa situazione in maniera efficace.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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23 GIU 2023

Buonasera, proprio qualche giorno fa una mia paziente mi ha chiesto se la cosiddetta "crisi di mezza età" esistesse davvero; non so rispondere, però è vero che avviene un rivedere, quasi fosse un film, ciò che si è fatto nella propria vita. Questo guardarsi indietro, che scaturisce da una nuova fisiologica fase identitaria, ci fa fare i conti con il nostro vissuto: cosa ho fatto nella vita, cosa ho raggiunto, cosa NON ho raggiunto, come mi sento oggi ecc. Nello situazione in oggetto ho sicuramente pochissime info per darle un differente punto di vista ma è probabile che in una fase di cambiamento e di riflessioni, il suo compagno abbia visto in una nuova amicizia un nuovo stimolo, che non deve essere obbligatoriamente associato ad un tradimento reale. I 2 lutti non elaborati, inoltre, probabilmente hanno ancor di più chiuso in sè stesso il suo compagno, come se non potesse af-fidarsi all' Altro. Non la prenda sul personale, come se non la vedesse più o se avesse sbagliato/mancato qualcosa, ma le consiglio vivamente di affidarvi ad un professionista che possa aiutarsi nella vostra "nuova" ri-conoscenza e ri-scoperta

Dott. Marco Mangione Psicologo a Vittoria

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22 GIU 2023

Buonasera Noemi, spesso le cose non sono come appaiono ma da soli non riusciamo a vedere queste differenze. Suo marito non è che ce l'ha con lei, solo che lei è la persona che ha davanti quando è a casa e scarica su di lei un momento difficile della sua vita. Sono convinta che quando fa delle cose carine a terzi lo fa per non far trasparire il suo disagio per questo periodo di sofferenza interna e se non fosse per questo tratterebbe tutti allo stesso modo. I due lutti, probabilmente non elaborati proprio per questo suo stato hanno aggravato la sua situazione interna ed ora si chiude per difesa, per paura e probabilmente anche per vergogna di non essere più come prima. Ovviamente un percorso che lo possa aiutare ad elaborare la situazione, i lutti e ritrovare le persone che gli stanno vicino sarebbe la soluzione ideale anche per i bambini, ma se ciò non potesse realizzarsi (tante persone non affronterebbero mai percorsi psicologici) potrebbe chiedergli di provare con una terapia di coppia sottolineando che serve a lei per poterlo capire e comprendere maggiormente ed anche per poter gestire al meglio i bambini in questo momento di crisi familiare. Se posso essere ulteriormente d'aiuto mi contatti senza esitare.
Un saluto.
Dott.ssa Brusadelli Marina

Dott.ssa Marina Brusadelli Psicologo a Cisano Bergamasco

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22 GIU 2023

Buonasera signora
Sono molto dispiaciuta per quello che le è successo.
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta per uscire dalla sua situazione
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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