Buonasera... sono una ragazza che sta studiando per diventare psicologa. Due settimane fa mi è stato diagnosticata un disturbo bipolare (forse II, forse alternato a distimia) e mi sono stati prescritti degli stabilizzatori dell'umore, poiché l'ultima caduta depressiva ha interferito con le normali attività e ho avuto ideazioni suicidarie... per me questa diagnosi non è stata una bella cosa... sapevo che qualcosa non andava, ma adesso mi chiedo che razza di aiuto potrei mai dare se io stessa per essere "normale", per sentirmi "bene" devo assumere psicofarmaci... ?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
19 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile S.,
l'essere soggetti a disturbi dell'umore o di natura psicologica non preclude la possibilità di dare aiuto ad altri proprio su questo versante; anzi, probabilmente conoscere da vicino e in prima persona questo tipo di sofferenze, potrà un giorno esserti d'aiuto nel comprendere meglio chi ti sta di fronte e per mettere in atto nei suoi confronti una maggiore empatia. Per quanto riguarda l'utilizzo dei farmaci, è utile nella stabilizzazione a breve termine dell'umore e nel contrastare gli aspetti emotivi negativi nell'immediato, ma per ottenere risultati più stabili nel tempo, è utile intraprendere percorsi psicoterapeutici che lavorino più sul lungo termine.
Colga quest'occasione come un momento di crescita; da ogni momento di crisi e difficoltà si può riemergere più forti di prima!
In bocca al lupo!
Dott.ssa Angela B. Marino
30 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio veramente sensato che posso darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato. Per quel che mi riguarda, le do la mia disponibilità (anche online).
20 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Intanto cerchi altri medici per avere altri pareri circa la diagnosi. Spesso gli psichiatri confondono il disturbo bipolare con la ciclotimia, cioe' alterazioni dell'umore dovute ad eventi ed a pensieri reali, e non ad anomalie cerebrali.
Se anche fosse che ha la malattia, semplicemente quando sta male non studiera', ed una volta divenuta professionista, quando sta male non fissera' appuntamenti. Tutto qui. Coraggio
20 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara
la cosa importante sta nel fatto di mantenere una forte motivazione e un senso profondo di responsabilità nei confronti di te stessa (continuando a curarti) e nei confronti dello studio.
Se, nonostante le difficoltà causate dal tuo problema, la tua motivazione di diventare una psicologa si manterrà ben salda, allora non solo potrai farlo ma sarai anche "una brava" che avrà unito ai suoi saperi una esperienza pratica di vita.
Al di là del "sapere" necessario legato a questa professione e al "saper fare" (cioè sapere messo in pratica attraverso l'uso tecnico del sapere generale) saperi che si acquisiscono con lo studio; abbiamo un "saper essere" che è basato sia sulla risoluzione delle conflittualità intrapsichiche dello psicoterapeuta (per questo è importante un percorso di analisi personale) sia sulle sue qualità umane ed etiche.
Tra i tre saperi : sapere, saper fare, saper essere, l'ultimo è di gran lunga il più importante, quello che garantisce correttezza e abilità relazionali (anche empatiche) verso il paziente.
Tu potrai certamente essere una brava psicologa se il tuo impegno ad acquisire questi saperi sarà forte e se, le tue qualità umane (e sottolineo che spesso son quelle che si sviluppano attraverso le difficoltà della vita e il superamento di prove difficili), saranno improntate ad alti valori umani a empatia ed accoglienza.
Secondo me ce la farai!
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta.
19 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Lunatica, storia di una mente bipolare.
É il titolo di un libro molto interessante ed utile sul disturbo bipolare.
Credo che per essere bravi psicologi sia essenziale essere brave persone ed una diagnosi non ti proverà di questa caratteristica se la possiedi, anzi, essere in odore di malattia non può che esser un valore aggiunto.
Certo devi e dovrai avere una gran disciplina interiore che ti permetta di gestirti.
Buon cammino.
19 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno S.,
non si diventa bravi psicologi avendo una vita perfetta e spensierata. lo si diventa affrontando i propri spettri e scheletri, il proprio passato, il proprio presente. Mettendosi in gioco e in discussione, facendosi aiutare. Tra l'altro è assai consigliabile intraprendere una terapia personale (a prescindere all'esistenza o meno di un problema psicologico accertato) prima di intraprendere questa professione, proprio per prendere piena coscienza di se stessi e di ciò che la nostra mente e impegno possono fare nel migliorare la nostra vita e costruire il nostro benessere. In alcuni casi, specie i momenti acuti, la farmacoterapia è essenziale per ripristinare equilibrio e per consentire alla persona di approcciarsi alla psicoterapia con maggior "lucidità". Con il tempo imparerai a gestire in maniera più autonoma questi sbalzi umorali. Stai ancora studiando, ciò significa che puoi sfruttare al meglio questo tempo e anni per apprendere cosa significa lottare con i "demoni" interiori;: in questo modo sarai più pronta a comprendere cosa provano i pazienti che vedrai in futuro.
Resto a disposizione per maggiori informazioni,
un caro saluto,
dott.ssa Chiara Francesconi
psicologa psicoterapeuta cognitiva
18 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara S, mi sembra di capire che sei ancora all'università, quindi ci vorrà del tempo prima che tu possa lavorare come psicologa. Questo tempo usalo per prenderti cura di te stessa perché è solo imparando ad occuparti amorevolmente di te che potrai, in futuro, aiutare gli altri. Ogni psicotrapeuta, prima di ottenere il titolo, deve necessariamente seguire un percorso di psicoterapia personale per poter lavorare con consapevolezza di sé. Daltronde prima di tutto siamo persone e in, quanto tali, siamo imperfette.
Pensa a questo momento come a una possibilità piuttosto che a un limite. Se il tuo desiderio è (e continuerà ad essesre) quello di fare la psicologa, intraprendi un percorso di psicoterapia con curiosità, fiducia e determinazione. Il professionista che sceglierai saprà sicuramente sostenert e guidartii tenendo conto delle tue aspirazioni.
In bocca al lupo
Dott.ssa Del Rizzo Luana
Psicologa, Psicoterapeuta e Analista Transazionale ad Azzano Decimo