Single a quasi 23 anni

Inviata da Miriam22 · 2 giu 2020 Autorealizzazione e orientamento personale

Buongiorno,sono una ragazza di 22 anni, 23 a Luglio. Non sono mai stata fidanzata e non ho mai avuto nessuna relazione neanche di pochi giorni. A 16-17 anni mi è capitato di baciare 3 ragazzi tra cui un mio compagno del liceo e un amico di un mio amico che era in vacanza nella mia città e con cui quindi non ho avuto niente di più di un bacio e qualche parola scambiata. In quegli anni ho avuto qualche cotta ma nulla di più. Negli ultimi 3 anni sono uscita con 2 ragazzi e mi sono sentita per un po' con un altro senza esserci mai visti o senza essere andati oltre la prima uscita ma per loro volontà data la loro "sparizione" anchedopo averli ricontattati. Fino a 2-3 anni fa non mi pesava questa situazione ma ora mi sento davvero come se mancassi di qualcosa e trovare qualcuno con cui fare anche una breve esperienza è diventata quasi una fissa. Devo dire che a 16-17 anni mi comportavo come si comportano tutte a quell'età ma dopo la perdita di mia madre poco prima dei 18 anni sono cambiata in tutto e forse senza rendermene conto sono diventata più scontrosa, chiusa e insicura di quanto non lo sia già di mio. A causa di questa perdita ho perso il mio gruppo di amici che si sono allontanati senza un motivo. Ci ho messo un po' a ricrearmi un gruppo e a consolidare le amicizie rimaste e inoltre essendo questi ultimi tutti fidanzati faccio fatica a frequentare posti diversi dove poter conoscere nuova gente, fare vacanze, feste ecc che loro trascorrono con i rispettivi fidanzati. Tutti mi dicono che sono una bella ragazza e in gamba e nonostante la mia scarsa autostima lo percepisco anche da sola. Nonostante ciò in pochi mi danno attenzioni e credo di apparire agli altri come una persona noiosa, forseperchè passo la maggior parte del tempo a studiare ed esco non più di 2 sere a settimana di solito. Ho notato che dopo la morte di mia mamma non riesco più a comportarmi in modo spensierato, se così si può dire, a intraprendere conversazioni più futuli e banali nonostante mi sforzi a farlo. Mi sembra di sentire il bisogno di trovare qualcuno di profondo ma allo stesso tempo vorrei vivere una relazione in modo spensierato e con quell'incoscienza che avevo 5 anni fa. Qualcuno riesce a darmi un bel consiglio che possa sbloccarmi da questa situazione che mi fa stare male?

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Miglior risposta 4 GIU 2020

Cara Miriam, dal Suo messaggio emergono alcuni temi che sembrano significativi: una modalità di incontrare l'Altro che definisce "scontrosa", una difficoltà ad aprirsi a situazioni nuove e a relazioni "spensierate", una sensazione di apparire "noiosa", una considerazione di sè a tratti contraddittoria, una solitudine che La rende triste. Il progetto è a Sua volta sfaccettato ("una relazione profonda e spensierata"). Lei ha ragione: appare bloccata, e questa riflessività piuttosto accentuata (come si comporta, come appare, ecc...) non La aiuta a stare nell'esperienza. Come uscirne? E' necessario comprendere i Suoi modi di essere nel mondo e con l'Altro: cosa accade? Cosa Le impedisce di lasciarsi andare? Come le diverse "sparizioni" sono state da Lei significate? In che modo non avere una relazione affettiva blocca le Sue possibilità d'azione? Come è evoluta questa situazione? Ha valutato di chiedere aiuto a uno psicoterapeuta? In un percorso personalizzato potrebbe indagare le esperienze quotidiane e ritrovare significati che Lei ad oggi non coglie, che consentano di dare un senso alla Sua storia e un senso alla Sua progettualità futura, aprendo possibilità di essere che siano per Lei identitarie. Sarebbe infatti necessario da un lato evidenziare i contesti in cui le esperienze (non) accadono, dall'altro aprirne di nuovi, anche tramite compiti esperienziali. Data la Sua età e gli aspetti di sofferenza che riferisce, forse ne può valere la pena! A disposizione, cordialità. DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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