Sentirsi in trappola a 22 anni.

Inviata da Enrico · 26 feb 2020 Relazioni sociali

Buonasera a tutti. Non avrei mai pensato di ritrovarmi qui a chiedere aiuto, ma a quanto pare questo momento arriva per tutti ed è stato così anche per me. Chiedo scusa in anticipo se risulterò prolisso, ma la mia situazione è alquanto complicata.
In pochissime parole, credo di aver irrimediabilmente compromesso la mia vita dal punto di vista sociale ed affettivo. Affermo ciò perchè ritrovarsi completamente soli a 22 anni dà tale impressione, che però tale non è. Effettivamente di amici non ne ho più, se non una migliore amica che mi porto dietro dall'epoca delle superiori e della quale, col tempo, ho finito per innamorarmi. Ovviamente lei lo sa ma il rifiuto è stato insindacabile, eppure ancora oggi persisto nell'idea di farla ritornare sui suoi passi, essendo rimasti amici sono convinto di avere ancora una chance, anche se dentro di me so che così non sarà.
Ebbene, le poche persone ancora vicine a me, tutte appartenenti alla mia famiglia, in questo periodo continuano a pressarmi col fatto che dovrei uscire, fare nuove amicizie e trovare una persona nuova, ma il fatto è che di amici, in effetti, non ne ho più. Per tutta una serie di circostanze, infatti, non parlo più con nessun mio coetaneo da alcuni anni. Non sono mai stato particolarmente socievole e a nulla sono serviti i consigli qualunquisti di altre persone, che si limitavano ad un "vai in palestra/vai per pub" e cose simili. Insomma, consigli che non sono mai serviti a niente perchè fondati sul falso mito che i luoghi di aggregazione siano anche luoghi in cui conoscere persone dal nulla.
A questo senso di solitudine opprimente si sta facendo anche largo la consapevolezza che, presto o tardi, la persona di cui sono innamorato troverà qualcuno e quello, probabilmente, sarà il punto di rottura, quello in cui il mio ormai precario equilibrio svanirà. Già in passato ho avuto blande tendenze autolesionistiche e ho il terrore che possano ripresentarsi in forma molto più acuta, non appena tale evento si verificherà.
Non so come uscirne, mi sento come bloccato ad un impasse in cui indietro non posso tornare e in cui tutto quello che mi è concesso di fare è aspettare gli eventi in maniera passiva.

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Miglior risposta 27 FEB 2020

Gentile Enrico,
occorre partire dal presupposto che lei ha solo 22 anni che è come dire che a questa età la vita è appena iniziata per cui pensare a gesti autolesionistici è ancor di più un paradosso.
Si evince che lei ha un livello piuttosto basso di autostima ed un tono dell'umore tendenzialmente basso.
Ciò ha contribuito sia alla difficoltà nel socializzare che al concentrare l'interesse affettivo unicamente su questa vecchia amica senza tenere conto della mancanza di reciprocità da parte della ragazza, cosa che rende inconcludenti le attenzioni che ha per quest'ultima.
E' opportuno un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale che le faccia migliorare l'autostima e il tono dell'umore.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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28 FEB 2020

Buongiorno Enrico, capisco che la situazione che sta vivendo la faccia soffrire molto; i rapporti sociali sono quelli che ci danno il nutrimento necessario ad affrontare la vita e a trarne il maggior piacere. E sentirsi solo può indubbiamente aumentare la fatica di affrontare il quotidiano. Come già altri colleghi ti hanno suggerito una possibilità potrebbe essere rivolgerti ad un professionista e insieme provare a capire ciò che può essere alla base della tua difficoltà nel relazionarti con gli altri. Penso che un ulteriore aiuto potrebbe essere quello di provare a concentrarti su ciò che ti piace fare, ciò che ti appassiona e ti fa stare bene; ed eventualmente attraverso di esse provare a cercare dei gruppi che condividono i tuoi stessi hobby. Ti auguro di superare al più presto le tue difficoltà!
Dott.ssa Luciana Sarra, Psicologa psicoterapeuta Firenze/Scandicci

Dott.ssa Luciana Sarra Psicologo a Scandicci

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27 FEB 2020

Gentile Enrico,
la sua situazione immagino la faccia soffrire davvero molto. Dal suo messaggio mi sembra che lei possa avere un problema di ansia sociale, che significa che tende ad evitare le situazioni sociali per il timore che le accada qualcosa di spiacevole (sentirsi giudicato male oppure arrossire, ecc).
Se ha un problema di questo tipo, a lungo andare può diventare un comportamento stabile l'evitamento di situazioni sociali per non provare disagio.
Se le risulta difficile trovare da solo strategie per far fronte alla sua difficoltà, potrebbe rivolgersi ad una/o specialista della sua zona per parlare di ciò che la fa star così male e trovare delle strategie adatte per affrontare meglio le situazioni che la turbano.
Saluti, Sara Vassileva psicologa psicoterapeuta Genova

Dott.ssa Sara Vassileva Psicologo a Genova

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