Salve,
vi scrivo perché vorrei capire meglio me stessa. L'altro giorno ho dovuto rivederre il mio ex per il divorzio in comune, siamo ormai separati da 3 anni. La nostra storia è stata molto bella per lungo tempo (9 anni), ma è finita tragicamente. Lui mi ha ferito profondamente lasciandomi in uno stato di totale alienazione e depressione. Ci siamo lasicati subito dopo il nostro matrimonio dopo la scoperta che lui aveva un'amante già da tempo (ma mi ha sposata). Ci siamo lasciati dopo litigi durati per settimane. Io lo avrei perdonato ma lui non mi amava più era evidente, mi umiliava e faceva sentire in colpa del suo tradimento. Voleva stare con me ma anche con l'altra donna e per me era inaccettabile. Ora io ho un'altra storia da un anno di cui sono felice anche se in questo periodo stiamo affrontando dei problemi (ma sono fiduciosa che si risolveranno).
Il problema è questo in questi tre anni, (ho seguito anche una psicoterapia) non sono mai riuscita a provare sentimenti verametne negativi per il mio ex. I miei sentimenti erano di disperazione, tristezza per quello che mi mancava e che avevo perso. Mi sono sentita in colpa di essere stata la causa del suo tradimento, di aver deluso e fatto soffrire i miei familiari... ma non ho mai provato odio per lui. L'altro giorno quando l'ho incontrato, lui è stato molto gentile con me ma come ha iniziato a parlarmi ho iniziato a provare un odio profondo per lui, se avessi potuto lo avrei picchiato e gli avrei urlato in faccia che lo odio per tutto il male che mi ha fatto, per il tempo che ha rubato alla mia vita. Vorrei che sparisse dalla faccia della terra e con lui tutti i ricordi negativi che ancora mi tornano di tanto in tanto alla mente. Ovviamente non ho fatto nulla di tutto ciò, ma sento dentro di me ancora una forte rabbia come non l'ho mai provata fino ad ora. Ne ho parlato anche con il mio ragazzo attuale ma non sono riuscita a sfogarmi... Confesso che un po' mi spaventa, non ho mai provato questo sentimento per nessuno... Ho paura di cedere psicologicamete e reagire in malo modo. Purtroppo so che lo dovrò rivedere di nuovo per il divorzio (per l'ultima volta) tra un mese. Perché mai dovrei provare così tanto odio per lui solo ora che finalmente mi sto facendo una nuova vita? Non riesco a capirmi.
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2 OTT 2017
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Salve, vorrei intanto dirle quanto mi dispiace per la fine così triste della sua storia. La fine di un rapporto porta con se dolore, sentimenti di impotenza e desideri e progetti che vengono distrutti. Ma lei ha avuto molta forza nel riprendersi la sua vita. I sentimenti di rabbia che prova sono normali, probabilmente non si è mai permessa di esprimerli ma ci sono. La rabbia è parte di noi . Quando soffriamo molto un modo per esprimere questo dolore è proprio la rabbia. Per cui ciò che le sta succedendo è normale, sono le sue emozioni, fanno parte di lei. Magari questa rabbia c'era anche prima e non l'ha riconosciuta perché non è abituata a sentirla o ne aveva paura o perché" non sta bene". Tante possono essere le spiegazioni per cui lei non si permette di arrabbiarsi. Le assicuro che ciò che prova è umano e anche essere spaventata per emozioni che non capisce lo è. Lei chiede perché ora, ora che lei ha una storia, ora che è passato tanto tempo. Perché le emozioni che abbiamo non scompaiono. Possiamo negarle, far finta che non esistono, dirci che non sono giuste, che noi non siamo quel sentimento, noi non siamo fatte così. Ma la verità è che quelle emozioni rimangono e più le controlliamo più diventano forti. Come i pensieri, più li scacci più ritornano. Le emozioni hanno lo stesso meccanismo. Non spariscono solo perché lo vogliamo. Dovremmo imparare ad accettarle e affrontarle. Non sono mai le emozioni a farci male, ma è il volerle controllare e bloccare. Perché in questo momento? Forse proprio perché ha capito cosa vuole da una relazione ora che è felice ed è ancora più arrabbiata perché è molto frustrante e forse ha capito che la relazione precedente non era come se la era vissuta e anche questo porta dolore e rabbia che dobbiamo sfogare in qualche modo. Comunque non abbia paura delle sue emozioni quando arrivano è perché le vogliono dire qualcosa, le ascolti bene. Se ha bisogno di sfogarsi quando è arrabbiata se riesce facendo sport è meglio altrimenti mi contatti pure che le darò consigli più specifici.
27 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno.
Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È illusorio credere che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat, serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).
2 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Cara Anonima, la rabbia è un'emozione primaria che nasce per attivarsi ogni volta che qualcuno ci fa del male, ci ferisce o, comunque, ci prevarica. E' un'emozione del tutto adattiva e funzionale perchè ci spinge a fare qualcosa per tutelarci (combattere o comunque allontanare ciò che ci prevarica). A volte, quando ci sono di mezo altri sentimenti, questi si mescolano e, anche in situazioni in cui la rabbia sarebbe normale, emergono altre cose (di solito legate alla colpa e alla tristezza per l'appunto; anche perchè spesso alle persone viene insegnato fin da piccole a non arrabbiarsi quindi è come se una parte di noi imparasse che provare rabbia è sbagliato). Poi, con il passare del tempo però, i sentimenti di colpa e tristezza passano e lasciano spazio alla rabbia (che comunque è sempre stata lì) che ti aiuterà, con il tempo, a chiudere definitivamente questa relazione dentro di te. Quindi, quello che ti sta succedendo è del tutto normale e funzionale; sarebbe stato più strano (e probabilmente meno funzionale) se la rabbia non la avessi mai provata. Mi dispiace per questa situazione che stai vivendo, è pesante e dolorosa ma, se a livello emotivo non ti neghi nulla, riuscirai ad affrontarla definitivamente e andare oltre. Un caro saluto - Luisa-
2 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Fla,
Come ha scritto lei, non ha mai provato forti sentimenti negativi verso il suo ex, ma solo tristezza e delusione. Ora sta chiudendo questa parte della sua vita, con l'atto del divorzio e questo sentimento si è fatto strada, perché questa chiusura ha paradossalmente riaperto quella delusione e quella ferita. Valuti se il caso di elaborare questo vissuto in psicoterapia, facendo qualche colloquio di selezione.
Resto a disposizione,
D.ssa Maura Lanfri
2 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 8 persone
Buongiorno,
comprendo il dolore e la sofferenza elevata che ha sperimentato in questa storia.
Per tanto tempo lei non ha espresso la rabbia, ora teme quest'emozione che la invade e non sa come gestire tutto ciò.
La rabbia non è un'emozione negativa se opportunamente canalizzata.
Quando la rabbia arriva ha esigenza di essere accolta e vissuta perché se rimane dentro di lei finirà per uscire all'improvviso nei momenti meno opportuni con pulsioni intense e pervasive.
La sua reazione è la naturale conseguenza della frustrazione rispetto questa relazione, questa persona si è comportata in modo subdolo.
Il percorso di psicoterapia probabilmente le ha fornito sempre maggiore consapevolezza di ciò che ha vissuto, in seguito la rabbia ha potuto avere uno spazio d'espressione nella sua vita.
In precedenza lei negava quest'emozione.
Alcune strategie possono aiutarla per far emergere questa parte emozionale.
Ora cerchi di acquisire l'abitudine di guardare dentro di se, si rilassi e lasci emergere la sua interiorità anche con esercizi di rilassamento.
In un ambiente tranquillo chiuda gli occhi e rimanga ad osservare quello che emerge all'interno del corpo, applichi una respirazione ritmica e regolare e provi a sentire la zona del corpo in cui sente maggiormente la rabbia.
Trovi il tempo per elaborare le sensazioni, i pensieri, le emozioni correlate alla rabbia.
Finalmente lei non è più vittima di questa storia, ma libera di ascoltarsi ed esprimere ciò che sente.
Cari saluti
Dott.ssa Donatella Costa