Carissimi, volevo condividere con voi la mia attuale condizione . Mi chiamo Francesco e sono uno studente di medicina al secondo anno fuori corso. Sono molto introverso e difficilmente parlo delle mie preoccupazioni con altri, preferisco ascoltare ed aiutare piuttosto . Premetto che ho investito tutto il tempo a disposizione per intraprendere e cercare di portare a termine questo percorso ( mancano 8 esami ) . Ho vissuto la mia esperienza universitaria privandomi di ogni misura di svago se non qualche ora di libera uscita al fine settimana , ma tutto ciò non è servito ad ottenere risultati nel breve termine . Ogni giorno il mio senso di fallimento/inadeguatezza aumenta contornato da una sensazione di delusione nelle figure istituzionali universitarie . Diciamolo chiaramente : l’Italia non è una Nazione basata sulla meritocrazia ma sulla raccomandazione, ed “il sistema baronale” presente in questa facoltà ne è l’esempio. Da ciò, vedendo gente laurearsi per essere “figlio di” influenza molto il mio equilibrio, per via del non sentirmi ripagato dei miei sacrifici. Vivo un costante senso di rabbia per la mancanza di un lavoro e per non aver ancor completato il percorso nonostante i sacrifici costanti . Non nascondo che,in maniera velata, ho pensieri suicidi.
Vorrei realizzare tante cose nella mia vita, avere un lavoro , comprare una casa e poter iniziare una vita indipendente assieme alla mia compagna , con la quale ho una relazione da diversi anni . Anche il punto amoroso mi incupisce : ho la costante paura che lei prima o poi si annoi di questa situazione. La capirei d’altronde, ad una certa età è giusto avere progetti di vita che al momento io non posso permettermi. Vivo una sensazione di prigionia ( indotta dalla situazione universitaria ) , ed avverto la sensazione di allontanarla per non farle vivere la stessa condizione . Con lei difficilmente espongo le mie preoccupazioni, o meglio lo faccio sporadicamente. Lei caratterialmente è un po’ più debole e preferisco risolvere ciò che la incupisce piuttosto che darle ulteriori preoccupazioni. Spero qualcuno possa rispondere. Grazie
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24 GIU 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Francesco,
Comprendo gli sforzi che sta facendo per avvicinarsi ad uno degli obiettivi che un giorno sì è proposto di raggiungere. Lavorare/studiare con un senso di inadeguatezza è come spingere in salita un’auto carica di bagagli. Terribilmente estenuante.
Fermarsi per comunicare il proprio disagio è un importante passo verso il cambiamento.
Ha bisogno di mettere benzina alla sua auto, di sapere che sa e può guidarla e raggiungere la meta che ha desiderato un giorno.
Lavorare sulla ricostruzione di una buona immagine di sé è un lavoro che può fare seguendo un percorso di terapia cognitivo comportamentale. Ancora più efficace è l’EMDR
La incoraggio pertanto a proseguire con la sua richiesta di aiuto
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi
24 GIU 2022
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Gent.mo Francesco,
comprendo questa condizione di malessere caratterizzata da un misto di emozioni 'rabbia, delusione' e paure. Per di più dice di aver investito molto nel suo percorso universitario trascurando altri aspetti della sua vita. Immagino che non si sia confrontato o che abbia condiviso questo malessere con altre persone, descrivendosi come introverso. Si sente in una condizione di stallo mentre desidererebbe fare progetti che però in questo momento vede non realistici. Tutto ciò la fa sentire ulteriormente inadeguato.
Sono sicura che un supporto psicologico in questa fase possa aiutarla a gestire in modo più funzionale le criticità che riporta e a riprendere il suo percorso di vita e universitario in senso progettuale.
Resto a disposizione, anche online.
Alessandra Voltolini
24 GIU 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno, le sensazione che descrive sono comprensibili, anche in relazione al suo carattere. Non parlare delle cose, in una relazione, non è mai la soluzione giusta, si evita un problema presente per averne in futuro uno molto più grande. Se è convinto della sua scelta non demorda ed i risultati arriveranno, guardare gli altri può solo aumentare la sua frustrazione anche perchè avrà una visione imparziale dove noterà i casi particolari che sostengono le sue convinzioni. C'è un sacco di gente non raccomandata che piano piano ottiene risultati soddisfacenti. Le suggerirei un percorso psicoterapeutico per lavorare sulle sue caratteristiche di personalità.
24 GIU 2022
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Carissimo Francesco,
capisco il suo stato d'animo e comprendo il suo disagio.
Le mancano solo 8 esami al traguardo e sarebbe un peccato lasciare tutto in questo momento. Non l'ho potuta vedere e quindi è difficile, come lei da futuro medico sa bene, fare diagnosi a distanza. Ma posso certamente affermare che il suo livello di stress in questo momento è molto alto. Stress accumulato negli anni e che le fa vedere le cose in maniera completamente negativa.
Le consiglierei di intraprendere un percorso di supporto psicologico e direi di coaching psicologico, in modo da capire bene le sue difficoltà e intervenire sull'aspetto motivazionale, in modo da vedere le cose nella loro corretta prospettiva.
Se le fa piacere, anche solo per un colloquio conoscitivo, io sono a disposizione anche on-line.
Le auguro di completare il suo percorso di studi e di vivere una vita felice.
dott. Rodolfo Vittori
24 GIU 2022
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Salve Francesco, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
