Nel 1999 mia moglie con cui ero sposato da 14 anni e avuto due figli che avevano 5 e 12 anni, mi disse che voleva divorziare senza una motivazione valida, disse solo che non era più innamorata, nei successivi mesi, prima che andassi via dalla casa matrimoniale, scoprì che aveva avuto relazioni con diversi uomini e tutto questo, senza che me ne fossi mai accorto, tanto era la fiducia e l'amore che provavo per lei.
Dal momento che l'ho scoperta, non ho avuto più pace, infatti oltre al dolore che provavo per la separazione, mia moglie si non mi fece vedere più i miei figli mettendomeli contro in tutti i modi. Attualmente vivo questo dramma e non riesco ad avere un rapporto normale con i miei figli che si rifiutano di vedermi e sono convinti che sia io il responsabile di tutto malgrado ho spiegato loro di averla subita la separazione. Sono disperato e deluso ho perso la voglia di vivere già dall'inizio di questa brutta storia e non riesco a riprendermi e relazionarmi con nessuno, senza i miei figli mi sento perduto e sono totalmente sfiduciato. Chiedo aiuto!!
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17 OTT 2014
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Egregio signor Gianfranco,
nessuno, neppure il più disgraziato è "rovinato per sempre"! Si tratta solo di rielaborare un trauma complesso e difficile. La rielaborazione è possibile (questo l'aiuto) tramite capace psicoterapeuta
dr paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale in Friuli Venezia Giulia
20 OTT 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
La chiusura di una relazione coniugale non significa l'interruzione del rapporto genitoriale. Lei dice che non riesce a vivere senza i suoi figli, e tale sofferenza è legittima e le fa onore. Nonostante siano trascorsi 15anni dalla separazione lei si porta dentro vissuti ed emozioni probabilmente influiscono negativam nel rapporto con i suoi figli. Un sostegno psicoterapico l'aiutera'a contenere i suoi stati d'animo suggerendole strategie x avere contatti e scambi con i suoi figli, ora già grandi, ma sempre bisognosi di avere rapporti con i propri genitori. Auguri fi buone cose Dottssa Rosanna Tartarelli
17 OTT 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Gianfranco,
lei deve farsi molto coraggio e deve farlo in primo luogo per i suoi figli che, per il momento, hanno preso questa posizione ma poi crescono e le visioni si ampliano e quindi è possibile certo che vedranno con occhi diversi tutta la situazione.
Assolutamente lei non deve lasciarsi sopraffare da stati d'animo negativi ma mantenere alta la voglia di portare avanti in primo luogo il suo senso di autostima e il suo ruolo di padre.
Lei deve farsi aiutare da uno Psicoterapeuta che saprà sostenerla e darle coraggio
aiutandola con modalità e competenze professionali a "riguadagnare terreno".
Lei può e deve assolutamente farcela e quindi non pensi di aver perso la sua vita e i suoi figli ma pensi invece alla onestà dei suoi valori e al suo valore di persona e vada avanti con coscienza e volontà.
Tenga presente che le cose nella vita cambiano, che niente è permanente e che il vivere una vita Onesta non è un fatto da perdenti ma in ultimo porta risoluzione e costruzione di cose buone.
In momenti di grande sconforto può sembrare che così non sia ma invece Così E'.
Saluti con affetto
Psicoterapeuta Silvana Ceccucci Studio in Ravenna
16 OTT 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Gianfranco,
comprendo il suo stato d'animo, la sua delusione e il suo dolore. Quasi sempre e per tutti la fine di una relazione è come un piccolo lutto, e come tale va elaborato. Rimanere ancorati al passato, coi rimpianti, i sensi di colpa, l'idealizzazione di ciò che è stato, non fa altro che chiudere le porte al futuro. Bisogna guardare solo al futuro, fissare degli obiettivi, e lavorare per perseguirli. Tali obiettivi, fra le altre cose, potrebbero comprendere il recupero di un rapporto coi figli, una migliore vita sociale e una maggiore apertura all'eventualità di altre relazioni. Il mio consiglio è quello di ricercare una consulenza psicologica che possa aiutarla in questo processo. Può richiedere ad esempio una consulenza on line che può svolgere anche da casa, fissando un appuntamento in videoconferenza su Skype o altro sistema analogo. Spero di essere stata utile
dott.ssa Maria Giovanna Zocco
16 OTT 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Gianfranco,
credo che dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta delle sua città, non solo per aiutarla a superare il trauma di questa separazione ma sopratutto per aiutarla a ritrovare un rapporto sereno con i suoi figli.
Dalle sue parole emerge un affetto profondo e sincero per loro e un profondo rammarico per questa situazione: potrebbe essere utile coinvolgerli nel suo eventuale percorso psicologico.
Un caro saluto,