Rimanere o no con mio marito

Inviata da maya · 26 gen 2015 Terapia di coppia

Sono sposata da circa 10 anni e abbiamo un figlio di 8 anni. Circa un anno fa abbiamo deciso di separarci. Io sono tornata nella mia città nativa (6 ore di treno da dove stavo prima). Piano piano ho trovato una serenità che non avevo mai avuto prima. Ho trovato un uomo con cui condividevo ogni attimo della mia vita siccome anche al lavoro stavamo insieme. Dallo essere apatica e non sentire di avere un posto nel mondo ho cominciato a svegliarmi la mattina piena di energia e voglia di conquistare il mondo. Mi sentivo bella e amata. Durante questo periodo ho scoperto che il motivo per la quale mio marito 'mi aveva mandata via' era perché da anni aveva un'amante. I suoi viaggi di lavoro erano viaggi di sesso e ho sentito che quei anni erano stati un grande imbroglio. Ho cominciato a capire perché ero stata così male. Lui stava con un altra e non con me. Ora che lei si è rivelata una stalker e mentalmente instabile lui vuole tornare con me. Sei mesi fa ho lasciato l'uomo con cui stavo costruendo una vita perché credo nella famiglia. Perché volevo riavere mio figlio. Perché volevo dare a mio figlio una famiglia. E perché nonostante tutto voglio bene a mio marito anche perché 10 anni fa ho promesso solennemente che avremmo creato una famiglia, un nucleo. E questo per me è un valore importante. Sono passati 6 mesi. La persona che vedevo durante il periodo di separazione si è trasferito all'estero, mio marito viene i weekends, dicendo che vuole cambiare le cose e venire a vivere definitivamente qui, ho finalmente mio figlio accanto a me. Ma piano piano mi sento tornare nel tunnel in cui mi trovavo prima. Non ho più energia per svegliarmi la mattina. Non ho energia per creare progetti. (Non lavoro nel modo tradizionale.. sono più una imprenditrice delle utopie) Sento che anche se credo alla famiglia, mio marito.. non lui.. ma la dinamica fra di noi mi sta facendo morire piano piano. Ho paura perché decidere di non stare più con mio marito vuol dire dare a mio figlio un'ennesima delusione. Perché sinceramente sono stanca e ho paura che non ho voglia di lottare più.

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Miglior risposta 23 OTT 2015

Gentile Maya,
ho letto le risposte dei miei colleghi e mi sono reso conto che le posizioni sono diverse e a volte distanti.
Personalmente sono d'accordo con la sua decisione di provare a riparare le ferite e gli errori passati, la cui responsabilità in una coppia è sempre da dividere tra i due componenti la stessa e, per esperienze viste e vissute, ritengo che per i figli, anche se non c'è una armonia perfetta tra i genitori, questo è sempre meglio che vivere con genitori separati e magari a centinaia di chilometri di distanza perdendo la quotidianità del contatto che è la cosa più importante.
L'apatia e la perdita di vitalità e di entusiasmo che lei sta avvertendo trova, a mio avviso, la sua ragione di essere nel fatto che lei pensa di sanare tutto con la sola buona volontà che però non è sufficiente e le comporta la tentazione di gettare la spugna e arrendersi.
Occorre una buona psicoterapia di coppia che faccia capire e metta in luce a lei e a suo marito tutte le dinamiche disfunzionali che hanno portato negli anni al tradimento e al deterioramento del vostro rapporto per poter ricominciare su nuove basi.
Si tratta quindi di una specie di rinascita che può realizzarsi solo a condizione che lei e suo marito abbiate davvero voglia di farlo con l'aiuto di un professionista.
Non deve quindi dire che è stanca e non ha più voglia di lottare perchè in questo caso si lotterebbe per una buona causa.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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4 FEB 2015

Cara Maya,
quello che racconti sicuramente è un tema delicato e complesso, riguarda la propria vita, come viverla e su quali sentimenti e emozioni ci muoviamo, se diamo spazio ai doveri, alla razionalità oppure a sensazioni come vitalità energia e positività.
Rispetto alla tua storia per poter affrontare una scelta che sentiamo piena nei nostri progetti di vita bisognerebbe valutare alcuni elementi. Da quello che scrivi personalmente colgo degli aspetti individuali che forse andrebbero maggiormente indagati, ma anche elementi di coppia che coinvolgono anche tuo marito.
A volte nelle dinamiche di vita di coppia ci sono aspetti che non vediamo ma che si presentano dei disfunzionamenti che si incastrano uno con l'altro.
Bisognerebbe capire bene questi funzionamenti sia individuali che di coppia.
Il consiglio che ti do è di non trascurare questi vissuti che tu racconti e cercherei di rivolgermi a qualcuno almeno per capire il lavoro da fare.
Di sicuro amore per tuo figlio e per la vita saranno un motore importante per fare qualcosa.
Un saluto
Dr.ssa Cristiana Salvi Psicologa e Psicoterapeuta Funzionale

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3 FEB 2015

Cara Maya,
Spesso ci si trova in un limbo da cui è difficile uscire per paura, paura di non farcela da soli, paura di perdere gli affetti, o più semplicemente la paura del cambiamento e ciò che questo comporta, in realtà leggendo la sua domanda credo che lei abbia già iniziato ad affrontare le sue paure e ad arrivare ad un livello di consapevolezza su cosa prova, come si sente ciò che vuole o non vuole.
Le dico inoltre che spesso ricucire un rapporto per il bene dei figli non sempre è la cosa migliore, i figli sentono già da piccoli se le cose tra i genitori non vanno bene, i rapporti vanno ricuciti sono se si è disposti a mettersi nuovamente in gioco a fare tabula rasa del passato, perdonare e farsi perdonare, mettersi a nudo di fronte al partner e prendere tutto quello che c’è alle spalle e farne un punto di forza con umiltà, un nuovo inizio. Se manca questa volontà invece ci si avvia verso un limbo, in cui non si potrà mai esprimere pienamente se stessi, ne crescere nel rapporto.
Il nostro inconscio ha sempre le risposte giuste ad ogni tipo di problema o domanda profonda, spesso però abbiamo bisogno di un aiuto per spendere queste risorse, per questo le consiglio un percorso con uno psicoterapia in modo che lei possa riuscire a scoprire e utilizzare le sue risorse interiori.
Un caro saluto
Dott.ssa Gabriella Scaduto

Dott.ssa Gabriella Scaduto Psicologo a Milano

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2 FEB 2015

Gentile Maya, il percorso di vita personale di ciascuno e anche di ogni coppia necessita ad un certo punto di fare chiarezza per essere maggiormente consapevoli di ciò che vogliamo, desideriamo e facciamo. Le paure e i dubbi che accompagnano le nostre scelte, talvolta necessitano del punto di vista di una persona esterna, esperta e neutrale che ci aiuti a vedere meglio e con maggior chiarezza la situazione che viviamo. Le consiglio di rivolgersi ad un esperto che possa aiutare entrambi se siete daccordo a fare chiarezza sulla vostra relazione di coppia.
Le faccio tanti auguri.
Dr.ssa Anna Pastore (Padova)

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28 GEN 2015

Cara Maya
mi sembra tanto che il suo "voler tornare" con suo marito non sia davvero autentico, non sia quello che lei desidera veramente.
Lei si sente obbligata quasi a fare questa scelta in quanto vuole mantenere fede a promesse fatte e soprattutto nutrire desideri di suo figlio e portare avanti una immagine di matrimonio che viaggia nell'Utopia di poter riuscire ..ma credo lei comprenda bene (attraverso questi forti sintomi di malessere) che non è la strada giusta.
Pensi bene a suo figlio..cosa crede possa essere meglio per lui avere due genitori insieme che non si amano e che addirittura possano ammalarsi per stare insieme a tutti i costi?
Non credo sia bello ed educativo.
Ci pensi molto bene a quello che intende fare e si faccia tanto aiutare da un consulente Psicoterapeuta per vederci più chiaro.
Sincerissimi Auguri
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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27 GEN 2015

Gentile Maya. Capisco la sua stanchezza nel dover lottare, soprattutto se si sente sola nel farlo. Penso che lei e suo marito dovreste lottare insieme per ricostruire il vostro rapporto se ve ne è l'intenzione chiaramente. Talvolta questo può essere difficile anche in due, allora vi consiglio di rivolgervi ad un terapeuta di coppia, nell'intento di comprendere meglio quelle dinamiche di cui accenna e che tanto la appesantiscono.

In bocca al lupo!

Dott.ssa Stefania Filetto

Dott.ssa Stefania Filetto Psicologia e Psicoterapia Psicologo a Roma

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27 GEN 2015

Gent.ma Maya,
sembra che si stia obbligando a stare con suo marito nonostante si senta insoddisfatta in virtù dei suoi valori (in merito ai quali non entro) e del fatto che vuol dare una famiglia unita a suo figlio (ma rischia di dargli una famiglia insoddisfatta, che lo può portare ugualmente a soffrire).
Quindi la invito a centrarsi su se stessa; se vuole provare a stare con suo marito, credo che vi sia utile una terapia di coppia per capire come succede che quando state insieme lei perde vitalità e creatività.
Cordiali saluti
Dr. Alberto Vignali

Dott. Alberto Vignali Psicologo a Rimini

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27 GEN 2015

Buongiorno gentile Maya,
sicuramente lei si rende conto che la sua situazione sta tornando in una sorta di limbo indistinto ma a decidere cosa fare deve essere solo lei a saperlo. La sua sensibilità le suggerisce di porsi il problema e un percorso psicologico individuale di psicoterapia psicodinamica le darebbe la possibilità di capire cosa sta accadendo nella sua vita e perchè lei ci si assoggetta. Suo figlio sarebbe felice di vivere con una madre realizzata anche sentimentalmente, non crede?
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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27 GEN 2015

Gentile Maya.
Forse per suo figlio la cosa veramente importante é che lei sia serena, non solo per l'atmosfera più rilassata che può respirare, ma anche da un punto di vista educativo risulta senz'altro più sano avere una mamma che ti trasmette la voglia di vivere e di iniziare la giornata, di progettare e credere in qualcosa a cui teniamo.
Rispetto alla coppia, credo che lei abbia tutto piuttosto chiaro: la relazione si é esaurita e ha smesso di essere fruttuosa, come lei d'altronde avvertiva già da tempo a livello inconscio.
Un percorso psicoterapia di coppia, in ogni caso, può essere utile anche per separarsi nel migliore dei modi.
A disposizione.
Dottoressa Francesca Conti

Dr.ssa Francesca Conti Psicologo a Poggibonsi

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27 GEN 2015

Cara Maya
Ha avuto molto coraggio nel raccontarci la sua storia, in cui esprime molta sofferenza!
Purtroppo le relazioni di coppia non sempre migliorano dandosi una seconda possibilità. Spesso, quando avviene, la coppia prova a negare i problemi preesistenti senza cambiare nulla e prima o dopo le crisi coniugali si ripetono. Occorre crescere insieme ed elaborare i nodi problematici degli individui e della coppia. Si chieda poi cosa è peggio per suo figlio:avere due genitori separati, oppure due genitori tristi e che sentono di aver fatto scelte sbagliate?
Le consiglio caldamente di chiedere una consulenza ad uno psicoterapeuta di coppia e iniziare un percorso insieme a suo marito. Potrà aiutarvi nel ridefinire la vostra relazione e superare questo periodo duro. Consideri che un percorso di coppia arriva a chiarire aspetti relazionali e intimi, oltre che a ridefinire, spesso, la progettualità della coppia stessa.
In bocca al lupo!

Dott. Alessio Orlando Psicologo a Ferrara

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