Relazioni a distanza e come gestirle

Inviata da Massimo Mura · 13 nov 2023 Terapia di coppia

Gentili dottori, sono qui a raccontarvi la mia storia sperando in un parere più oggettivo del mio. Descriverlo è lungo ma proverò a riassumere il tutto quanto più brevemente possibile. Mi presento, sono una donna di 40 anni e da circa 12 anni intrattengo un'amicizia con un uomo di 47 anni. E' iniziato tutto tramite social, lui ci ha provato con me ma io ero fidanzata e non gli ho dato corda; lui,imperterrito, ha continuato a scrivermi, giorno dopo giorno, finché quel suo approccio da conquista si è trasformato in un'amicizia. Viviamo in 2 città diverse distanti 600km. In 12 anni ci siamo visti alcune volte senza mai avere rapporti fisici, solo come amici. Io sono stata fidanzata, poi mi sono lasciata, poi fidanzata nuovamente mentre lui ha avuto più che altro storielle, ma mai nulla di serio. In questi periodi ci sentivamo più o meno assiduamente, avendo anche veri e propri periodi di silenzio tra noi dovuti ai rispettivi partner che non approvavano la frequenza delle nostre chiamate, ma non siamo stati "lontani" mai più di un mese. Fino ad allora la profondità del nostro rapporto era abbastanza superficiale seppur continuativa nel tempo. Negli ultimi 4 anni le cose però sono cambiate. Il nostro legame è diventato davvero intimo e stretto. Ci siamo conosciuti profondamente e ci sentiamo ogni giorno con più di 50 messaggi quotidiani e telefonate di oltre un'ora l'una. OGNI GIORNO. Appena ci capita qualcosa l'uno chiama l'altra immediatamente. Abbiamo anche avuto entrambi dei periodi molto bui di salute e problemi, e ci siamo supportati a vicenda. E' stato molto bello ciò che ne è scaturito. Negli ultimi 2 anni, il nostro rapporto è passato da platonico a fisico e non facciamo altro che dirci quanto ci vogliamo bene e quanto stiamo bene insieme. Non ci siamo mai detti "ti amo" ma io penso di essere innamorata e credevo lo fosse anche lui. Scrivo "credevo" poiché negli ultimi mesi non ho più capito nulla. Se mi avvicinavo, lui si allontanava; se mi allontanavo io era lui a rincorrermi. Ogni volta io abbia cercato di affrontare l'argomento "noi", ha evitato di discuterne. Non ha mai voluto definirci. Da sempre la distanza ci ha tenuti lontani e non abbiamo mai pensato a qualcosa che andasse ben oltre l'amicizia pensando che non avrebbe potuto funzionare. Siamo perciò sempre stati liberi di frequentare altre persone, ma nell'ultimo anno nessuno dei due ha mai visto nessuno e la certezza c'è sempre stata poiché costantemente in contatto con me, notte e giorno, e reperibile a qualunque ora. Arrivo al dunque. Ho scoperto che da un paio di mesi si vede con una ragazza saltuariamente, nei weekend soprattutto. Lui però non me l'ha voluto dire e quando gliel'ho chiesto, mi ha mentito dicendo che non vede nessuna. Io ho insistito, ma senza mostrargli le prove, proprio perché non siamo una coppia e non ho diritto di intromettermi(premetto che mi sono arrivate le informazioni senza che io le abbia richieste), ma speravo fosse sincero, d'altronde perché mentirmi? Invece lui ha continuato a ripetere che non è vero tanto da alterarsi e darmi della gelosa. Io ci sono rimasta molto male e per qualche giorno non ci siamo sentiti(mai successo negli ultimi 4 anni). Poi mi ha chiamato lui e abbiamo fatto pace, senza però voler affrontare l'argomento. Per quanto soffrissi, visto il sentimento che provo nei suoi confronti, mi sono emotivamente allontanata, per quanto possibile farlo. Ho perciò accettato di uscire con un uomo che da diverso tempo mi chiedeva di uscire ed io, stupidamente fedele a lui, ho sempre rifiutato. Ho raccontato di questi incontri con il mio amico e si è mostrato geloso pur mantenendo rispetto a riguardo. Quando poi gli ho detto che mi piace e che vorrei iniziare a frequentarlo seriamente, mi ha detto che è felice per me ma che è dispiaciuto che il nostro rapporto possa nuovamente raffreddarsi per questa conoscenza. Nei giorni a seguire ha iniziato ad inviarmi messaggi dolci, romantici, e a dirmi che sono la migliore donna con cui sia mai stato, che tiene tanto a me, che mi vuole un bene profondo ecc... Io allora gli ho detto che vorrei avere una relazione con lui ma che è lui stesso a non volerne mai parlare. Gli ho perciò chiesto se fosse davvero interessato a me in quel senso. Non mi ha risposto. Gli ho perciò detto che una non risposta è una risposta e lui mi ha detto che non è così ma senza volermi spiegare. Mi ha chiesto se avessi voglia di vederci ed io ho preso i biglietti per scendere da lui. Per tutta la settimana dolcezza infinita, una parte di me ha pensato che mi avesse chiesto di scendere per dichiararsi, anche perché mi riferivano non si vedesse più con questa donna; tre giorni fa è di nuovo andato a casa sua, e, mentre vi sto scrivendo, lei ora è da lui. So che razionalmente un comportamento del genere è da condannare, e quindi allontanarlo dalla mia vita, ma una parte di me è legata a lui. Non posso accusarlo di nulla perché non siamo niente, la sua presenza nella mia vita mi piace, e quando mi guarda mi sembra sincero. Però non capisco perché continui a mentirmi su questa ragazza. Delle altre mi ha sempre raccontato tutto, di questa nega l'esistenza. Vorrei avere da voi un parere su come comportarmi. Aggiungo solo che anni fa ebbe una diagnosi di deficit affettivo con conseguente atteggiamento evitante e tratti narcisistici. Non un bel quadro, me ne rendo conto, ed è per questo che non è mai riuscito ad avere una relazione seria. Con me è stato diverso. Le parole che mi ha scritto e detto nell'ultimo periodo sono state speciali proprio perché non è uno che si lascia andare ai sentimentalismi. Allora perché proprio ora ha deciso di frequentare un'altra persona? Perché non vuole dirmelo? Come dovrei reagire a questo? Come dovrei considerare le sue parole su noi e sul nostro rapporto? Posso pensare che abbia paura di impegnarsi con me e che usi questa donna per allontanarsi emotivamente da noi ma non vuole dirmelo per non lasciare che sia io ad allontanarmi da lui? Grazie a tutti per il supporto.

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