Recuperare rapporto con partner evitante

Inviata da Andrea Gallo · 5 mag 2024 Terapia di coppia

Buongiorno a tutti,
Cerco di riassumere al meglio possibile questa storia.
Stavo con una ragazza (storia non seria, come la maggior parte delle mie relazioni), e attraverso questa ragazza conosco la sua amica.
Da subito mi ha intrigato, e non ho tardato a farglielo presente in modo "scherzoso". Ovviamente da questi miei modi non mi aspettavo risultati, volevo solo farglielo sapere.
Passano gli anni, e periodicamente sento il bisogno di scriverla per "farmi vivo", con cose del tipo "quando lo lasci il fidanzato?".
A Settembre del 2023 la scrivo, e fra una cosa e l'altra decidiamo di farci una chiacchierata (la prima volta in cui veramente ci siamo conosciuti), dopo averla rassicurata che avrei rispettato il suo fidanzamento, anche se era chiaro cosa volessi da lei lo avrei rispettato comunque.
Da quella sera abbiamo iniziato a vederci ogni tanto da soli, a parlare per nottate intere senza mai sfiorarci.
Ci siamo innamorati, c'è stato un coinvolgimento impressionante, eravamo perfetti per stare insieme. Facevamo attenzione agli stessi particolari, alle stesse dinamiche...ogni istante insieme era speciale e lo sentivamo allo stesso modo.
Forse per me è la prima volta in cui mi innamoro davvero, anche se ho avuto una relazione durata 10 anni, non ho mai sentito le emozioni in modo così forte. Ho sempre tradito, e cercato solo sesso nelle donne.
Non ero propriamente una persona "affidabile", e lei lo sapeva.
Ma questo ha aiutato anche successivamente a farle rendere conto di quanto lei per me fosse un caso isolato, diverso da tutti gli altri.
Lei mentre ci siamo innamorati era fidanzata, il suo ragazzo era sempre al corrente quando uscivamo insieme, non è una ragazza che "gioca sporco".
La sua relazione è abbastanza particolare, perchè poco dopo essere iniziata si trova a dover affrontare una malattia insieme al suo ragazzo.
Lei aveva 16 anni, e non si è tirata indietro. Ma tutto quello che ha visto l'ha in qualche modo traumatizzata, è un suo pensiero ricorrente, e si nota, anche se non lo dice chiaro.
Inutile dire che questa ragazza ha dei sentimenti profondi come non ho mai visto in nessun altro, consapevolmente, dopo mesi, prende la decisione di lasciare il fidanzato per metterci insieme.
Sono stati mesi indescrivibili.
Un fuoco.
Una chimica unica, sesso mai provato prima, emozioni mai provate prima da parte di entrambi.
Lei non riusciva mai ad aprirsi, odia il contatto fisico, ha atteggiamenti nervosi e odia l'umanità.
Nessuna delle sue amiche l'aveva mai vista stare come stava con me, rispetto al suo ex.
Con me riusciva a parlare di più, si sentiva capita, non aveva problemi a mostrare affetto in pubblico e davanti le sue amiche.
Tutto faceva presagire che stava andando tutto a gonfie vele. Non riuscivamo a stare distanti, avevamo sempre voglia e necessità di stare vicino. E tutto questo, era reale. Non erano parole.
Fino al 1 Aprile 2024, dove scoppia, e dice che non sa più cosa sente, non riesce più a provare nessun tipo di emozione e che sente la necessità di stare lontano da tutto e tutti, che non vuole nessuno vicino. Che in tutto questo lei sta facendo male a tutti e non sa se ha fatto la cosa giusta. Successivamente, quando ci siamo visti, aggiungerà che sente qualcosa quando guarda il suo ex, e non capisce se è senso di colpa, o cos'altro.
Sarebbe da specificare anche che c'erano dei problemi tra loro, lei non aveva proprio una grandissima immagine di lui su alcuni punti, e che per quello che ho capito lei si vede più come la persona che "deve proteggerlo".
A questo aggiungiamo anche che sono nella stessa compagnia, per cui ogni volta che escono si vedono, io invece non ho più con lei amici in comune, per cui posso vederla solo se lo decidiamo.
Questa sua sfuriata è successa in seguito ad un mio comportamento geloso (mi renderò conto più avanti che molti miei comportamenti su questo aspetto la facevano stare male, ma io non riuscivo a capire quanto le pesasse).
Lei è consapevole che io non volevo ferirla, e che sono disposto a lavorare sui miei problemi di gelosia con uno psicologo.
Ma lei batte ed è concentrata sul come durante succedevano episodi di gelosia lei non se ne rendesse conto, e si sentiva quasi dalla parte del torto, perdendo il controllo su se stessa. Non le piace come si è sentita in quei momenti.
Ed io inizio a capirlo solo ora.....che è troppo tardi.
Lei ora non vuole capire ragioni, dice che ormai non vede più le stesse cose e non prova le emozioni allo stesso modo di prima.
Che quando una persona le fa del male lei spegne le emozioni e non riesce più a provare niente.
Non esiste che io possa rimediare ai miei errori insomma.

Durante questo periodo di litigio ci siamo visti alcune volte, sempre perchè l'ho chiesto io, e poi quando siamo insieme è totalmente diversa......finisce sempre a baci e abbracci, a momenti in cui si mette con la testa sul petto e chiude gli occhi come a rilassarsi.
Quando ci dividiamo mi cerca con lo sguardo.

Ma poi......quando ci sentiamo per messaggi, è tutta un'altra persona.
Più lei non risponde, più io divento ossessivo e le mando 3000 messaggi. E ieri, dopo che è successa esattamente questa dinamica, mi ha ribadito "Non sento più le cose allo stesso modo e proprio per questo non voglio illuderti dicendoti che non è così o uscendo insieme".
Ora sono esausto, sono distrutto.
Non sono mai stato così male per una persona.
Io sono innamorato pazzo di lei, ma ho fatto troppi danni, e ormai mi ha legato solo alle emozioni negative dell'ultimo periodo, dimenticando tutto quello che di magico c'è stato.
Quello che voglio è solo poterci riprovare, e poterle dimostrare che posso risolvere questo problema e che posso riuscire a farla stare tranquilla e serena, senza farla sentire sempre messa in discussione.
Non so più cosa fare, cosa dire, e come riuscire a stare meglio, perchè non riesco a mangiare, dormire.....ho accantonato il lavoro e tutte le passioni ed hobby. Sono immobile nella più totale disperazione.
Se non risolvo questo, non me lo perdonerò mai.
E' lei la mia metà, ed io ne sono certo.

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Miglior risposta 6 MAG 2024

Buongiorno Andrea
Il mio primo consiglio è quello di stare fermo ora.
Smettere di mandarle messaggi, come ha detto giustamente lei , ha fatto troppi danni nell'ultimo periodo.
Stare fermo significa lasciare il tempo alla persona che ama di riflettere e al contempo le suggerisco di lavorare su se stesso per crescere emotivamente e affettivamente così da poter vivere meglio ed essere in grado in futuro di gestire meglio questa relazione nel caso riprenda, o altre.
Questa persona le ha fatto chiaramente capire che in questo momento ha bisogno di tranquillità e solo rispettando i suoi tempi potrà capire i suoi veri sentimenti.
Resto a disposizione per qualsiasi necessità
Cordiali saluti
Paola von korsich Giardini

Resto a

Dott Paola Von Korsich Giardini Psicologo a Monza

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6 MAG 2024

È dura Andrea! Molto dura!
Ma dobbiamo pensare a lei come ad una "mela intera". Ora le sembra inconcepibile questa cosa, ma l'unico modo che può permetterle di stare meglio è proprio questo: essere una mela intera e completa.
Perché non esistono altre metà della mela, ma esistono due mele intere che si incontrano.
E così scoprirà che è molto più bello incontrare un altra mela intera.
La persona giusta aggiunge sempre qualcosa alla nostra vita, non toglie.
Si prenda del tempo per riflettere su questa cosa, e quando si sente pronto, può decidere di iniziare un percorso verso una vita più piena ed appagante.
Le consiglio di fare una chiacchierata con un professionista.
Un caro saluto.

Dott. Filippo Fortunato Psicologo a Gallarate

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6 MAG 2024

Ciao Andrea, che situazione pregna di emozioni!
Ti confesso che nel leggerla ho "provato" dentro di me alcune sensazioni che immagino fossero quelle che hai provato tu nello scriverlo. Insomma, il messaggio è arrivato forte e chiaro!

La tua situazione merita uno spazio adeguato per essere affrontata, quindi (nel tuo rispetto) mi limito ad un paio di riflessioni che questo spazio virtuale concede.
Io lavoro molto sugli aspetti di coppia (sia con le coppie stesse, sia con persone individuali che però sono in una relazione) e sono "affezionata" ad alcuni concetti che ho fatto cardine del mio lavoro. Uno di questi è il fatto che il partner non debba essere visto come la nostra metà e la tua situazione spiega bene il perché: senza quel pezzo ci sentiamo incompleti e non finiti, ma non è assolutamente così. Siamo interi già noi stessi! La coppia è qualcosa di potenzialmente meraviglioso, ma la persona che si sceglie è un altro intero che decidiamo di affiancare al nostro. Recentemente ho avuto modo di pensare a questa metafora: come individui singoli siamo dei quadri già ben strutturati in cui c'è tutto, un bel disegno chiaro, colori ben distribuiti, una scena rappresentata al 100% e che è comprensibile e apprezzabile da chiunque guarda. Quando si aggiunge una (o più, in base al tipo di coppia) persona alla nostra vita, ciò che succede è che si vanno ad aggiungere dei dettagli che possono impreziosire il quadro, senza però cambiargli significato o completando qualcosa di mancante: sono un abbellimento che, se rimosso, lascia comunque un bel dipinto sotto.

Non so se sono riuscita a spiegarti ciò che intendo, ma la sostanza è che credo che in questo momento tu debba nutrire e dare cura al TUO intero: si può lavorare sulla gelosia, sull'ossessione, sulla gestione dei sentimenti e sul poter costruire una relazione funzionante. Talvolta questi vissuti sono proprio dettati dall'idea di aver bisogno di qualcuno per essere "interi".
Tutto questo, però, io credo che tu debba farlo per te stesso e non per riconquistare qualcun altro.
Non possiamo (e non dovremmo) forzare i sentimenti e le decisioni altrui, possiamo sempre però lavorare su noi stessi e stare meglio.
Potrebbe essere il momento giusto per abbracciare la tua consapevolezza di poter lavorare su alcuni aspetti con un collega.

Spero di averti dato qualche spunto di riflessione e rimango a tua disposizione, mi trovi anche online!

Buona giornata :)

Dott.ssa Valeria Carbone ☾
⧽ Psicologa, Consulente sessuologa e Counselor professionista
⧽ Consulenze individuali e di coppia
⧽ Torino e online

Dott.ssa Valeria Carbone Psicologo a Torino

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6 MAG 2024

Caro Andrea,

Capisco quanto sia difficile e doloroso il periodo che sta attraversando. La situazione che ha descritto mostra chiaramente quanto profondamente si senta coinvolto e quanto sia importante per lei questa relazione. La decisione di cercare aiuto per affrontare la gelosia è un passo importante e mostra una grande maturità e volontà di migliorare.

Tuttavia, è fondamentale ricordare l'importanza di concentrarsi anche sul proprio benessere individuale. Potrebbe essere utile riprendere gradualmente le attività quotidiane, come il lavoro e gli hobby, che sono stati trascurati. Questo non solo aiuterà a ritrovare un equilibrio personale, ma anche a rafforzare la propria autostima e indipendenza.

Per quanto riguarda la relazione, dare spazio e tempo a entrambi per riflettere può essere benefico. Comprendere e rispettare il bisogno di spazio della persona amata è cruciale. È importante che anche lei possa avere il tempo per elaborare i suoi sentimenti e le sue necessità senza pressioni.

Infine, mentre è essenziale mostrare il proprio impegno nel migliorare se stessi e risolvere i problemi che hanno influenzato la relazione, è altrettanto importante prepararsi ad accettare qualsiasi esito. La riconciliazione è possibile solo se entrambe le parti sono disposte e pronte a lavorare insieme per superare le difficoltà passate. Nel frattempo, concentrarsi sul proprio sviluppo personale e sulle cure necessarie sarà il migliore investimento che può fare, indipendentemente dall'esito della relazione.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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6 MAG 2024

Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso non solo alla fine di un rapporto per lei così importante, ma anche legato al senso di disperazione che prova e alla sensazione di perdita rispetto a questo rapporto. Sono aspetti con cui non è semplice convivere, specie vista la consapevolezza rispetto ad alcuni suoi comportamenti che hanno turbato la relazione.

Ora lei chiede agli psicologi della piattaforma come risolvere quanto successo e perdonarsi ("Se non risolvo questo, non me lo perdonerò mai") e come professionisti siamo formati per offrire comprensione, conforto, punti di vista differenti, di modo che lei possa iniziare a comprendere meglio quello che ha provato e come ciò l'ha portata a reagire, perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire la sua vita e in quale sistema di significati.

Quello che mi sento di suggerirle è di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che la supporti, le risposte che cerca.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

Dott.ssa Elena Sinistrero Psicologo a Torino

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6 MAG 2024

Gentile Andrea,
la sua "immobilità" ed il suo dolore sono più che comprensibili ed il miglior modo per poter affrontare tutti questi sentimenti che adesso prova, è quello di attendere.
Attendere non solo che l'altra persona chiarisca con se stessa cosa prova, ma anche darsi del tempo per far sì che anche lei stesso affronti questo turbinio di emozioni e sentimenti, anche perché mi arriva molto senso di colpa da parte sua e credo sia indispensabile lavorare anche su quello.
Le consiglio quindi di sfruttare al massimo questo periodo per lavorare su stesso, in primis per una sua maturazione emotiva ed affettiva il cui fine ultimo deve essere il suo benessere così, nel caso in cui ci fosse un riavvicinamento con la sua ex compagna, lei sarà in grado di non ripetere gli stessi "errori" e di vivere la relazione con serenità.
La risoluzione che ora deve trovare, è importante che sia con se stesso.

Resto a disposizione anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Silvia Brandini

Dott.ssa Silvia Brandini Psicologo a Roma

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6 MAG 2024

Caro Andrea,
innanzitutto la ringrazio per aver condiviso qua la sua situazione.
Le pongo una domanda: secondo lei da dove derivano le emozioni? spesso la risposta che ricevo è "da eventi esterni, da ciò che ci succede" ma non è così! anche perchè se no tutti proveremmo le stesse cose di fronte ad una stessa situazione ma non è così. le emozioni derivano dai pensieri, da come interpretiamo una situazione. Il problema sta nel fatto che spesso diamo come vera al 100% la prima interpretazione che diamo ad una situazione, ma non è così, anzi spesso sono quelli che vengono chiamati "errori di ragionamento", perciò pensieri disfunzionali, falsi, che non ci fanno stare bene.
Ho iniziato scrivendo ciò perchè è ovvio che se il mio pensiero è "se non risolvo questo, non me lo perdonerò mai" e "sono certo che lei è la mia metà" scaturiscono emozioni come tristezza, ansia, rabbia verso me stesso.
Sarebbe buono andare a vagliare non solo la veridicità di questi pensieri ma, soprattutto, i pro e i contro di pensarla in questo modo.
Inoltre, occorre ricordarsi, che nelle relazioni si è in due, non è mai tutta colpa di una o tutta colpa dell'altro e, se uno dei due decide di interrompere la relazione, è necessario, ad un certo punto, accettare la situazione.
Non abbiamo potere sull'altro, ma possiamo esercitare potere su come vogliamo gestire le situazioni.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione,
Dott.ssa Giada Valmonte

Dott.ssa Giada Valmonte Psicologo a Genova

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6 MAG 2024

Buongiorno Andrea,

La situazione che descrive è complessa e piena di emozioni intense. Sembra che Lei sia profondamente coinvolto in questa relazione e che la recente crisi sia fonte di grande dolore per Lei. Dalla sua descrizione emerge che ha un desiderio forte di risolvere i problemi emersi, ma è anche importante considerare alcuni aspetti fondamentali per il benessere di entrambi.

Prima di tutto, è essenziale riconoscere e rispettare i sentimenti e le decisioni della persona con cui era coinvolto. Lei menziona che ha espresso il desiderio di prendere distanza, il che potrebbe essere un segnale che ha bisogno di spazio per riflettere e capire i propri sentimenti, soprattutto dopo il periodo turbolento che avete vissuto. È importante rispettare questo suo bisogno, poiché spingere per una riconciliazione potrebbe aumentare la pressione e il disagio, aggravando la situazione.

In secondo luogo, Lei ha accennato a problemi personali come la gelosia, che hanno influito negativamente sulla relazione. È positivo che sia disposto a lavorare su questi aspetti con l'aiuto di uno psicologo. Questo non solo può aiutarLa a gestire meglio le Sue emozioni in futuro, ma è anche un passo importante per il Suo sviluppo personale, indipendentemente dall'esito della relazione.

È comprensibile che desideri una riconciliazione e che voglia dimostrare di poter cambiare, ma è anche cruciale lavorare su di sé per le giuste motivazioni. Il cambiamento dovrebbe essere intrapreso prima di tutto per il proprio benessere e crescita personale, e non solo per cercare di recuperare una relazione. Questo approccio più centrato su di sé può anche renderLa più stabile e meno dipendente dal risultato di una specifica relazione.

Per quanto riguarda il Suo attuale stato di malessere, è importante che cerchi di prendersi cura di sé. Non mangiare e non dormire adeguatamente può avere effetti seri sulla Sua salute fisica e può avere impatti anche sulla sua salute e sul suo benessere mentale. Cerchi di ristabilire routine quotidiane sane, includendo attività fisica, tempo con amici o familiari, e interessi personali che possono aiutarLa a distogliere la mente dalla situazione attuale.

Infine, se continua a sentirsi immobile e disperato, potrebbe essere utile cercare il supporto di un terapeuta. La terapia può offrirLe uno spazio sicuro per esplorare i Suoi sentimenti, gestire il dolore della perdita e sviluppare strategie per andare avanti.

Ricordi che il processo di guarigione emotiva richiede tempo. È importante che si permetta di vivere questo processo senza forzare una risoluzione immediata con la Sua ex partner.

Cordiali saluti.
Dott.ssa Diana Sala

Dott.ssa Diana Sala Psicologo a Milano

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