Buonasera, sono una ragazza di 18 anni. Da un po' di tempo, circa 3/4 anni mi capita di sentirmi strana: divento triste e mi viene dapiangere così senza motivo, dal nulla. Allora siccome non riesco a piangere magari ascolto qualche canzone triste o immagino situazioni tristi e piango. Mi sento stupida a fare cosi. Poi ho sempre un senso di inadeguatezza verso gli altri, per esempio esco vedo una bella ragazza e voglio tornare a casa perché mi vergogno. A scuola diciamo che sono in buoni rapporti con i miei compagni anche se non mi considerano come una amica ma solo come la compagna che passa i compiti. A casa non ho particolari problemi anche se mia mamma non parla con mia zia e con altri familiari e ultimamente i miei genitori mi trattano sempre da stupida e se ho qualche problema non mi ascoltano mai e mi dicono che non è niente. Con il mio fidanzato non ho problemi, anzi, lui mi vuole davvero bene come gliene voglio io. Però anche lui non riesce a capire il motivo della mia tristezza. Io non so davvero cosa fare, certe volte sto così male che mi sembra di impazzire perché mi viene troppo da piangere e non trovo pace. Inoltre, mi sono dimenticata di dirvi che spesso mi sento molto sola, mi sento come se non avessi speranza nel futuro o a volte mi sento molto inutile.Perché mi succede questo?
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9 GIU 2016
· Questa risposta è stata utile per 9 persone
Cara Esther,
nella tua lettera dici di sentirti in questo modo da circa tre-quattro anni, sarebbe importante comprendere se sono momenti che attraversi oppure se c'è una certa quotidianità nell'esperire questa cosa.
Gli elementi che ci dai sono pochi per poter capire se parlare di una forma di scoramento o di qualcosa di più serio.
Sai, oggi ad esempio si fa un grande abuso della parola depressione, tanto che quasi nessuno più sembra potersi "concedere" di provare l'emozione naturale della tristezza, che solamente a volte sfocia nella depressione.
Nella maggior parte dei casi è uno stato d’animo spontaneo, inevitabile ed in sintonia con gli eventi che ci accadono, le situazioni che viviamo.
Certo, qualora questo stato di prostrazione di cui parli durasse in modo continuo per un mese, sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista con il quale provare a comprendere che momento è questo per te, che senso ha questa voglia di piangere, per chi sono queste lacrime, etc.
Non dimentichiamoci che la maggior parte delle nostre emozioni non hanno nulla a che vedere con la patologia, ma se ascoltate hanno il compito di aiutarci ad essere in sintonia con la realtà che ci circonda.
Nella lettera parli anche di un senso di inadeguatezza e di solitudine, aspetti che immagino tendano ad amplificare il tuo stato di tristezza, che forse sta provando a dirti che è arrivato il momento di reagire, di iniziare un percorso nella tua psiche, per capire come trasformare il tuo senso di inutilità in forza vitale.
Tanti cari auguri,
dott.ssa Patrizia Borrelli
25 FEB 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Esther,
mi trova d'accordo con i miei colleghi, ha bisogno di uno spazio sicuro dove prendersi cura di sè
Comprendere l'origine dell'ansia, elaborarla e guarire.
Resto a disposizione
Alice Noseda
13 GIU 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Esther
a 18 anni è possibile (e non è raro) passare dei periodi così, un pò cupi e tristi e non comprendere bene cosa fare della propria vita.
La tua mi sembra tanto essere una sorta di "crisi esistenziale" che avrebbe bisogno di essere elaborata.
L'aiuto di uno psicoterapeuta con cui parlarne potrebbe essere un fattore d'aiuto importante.
Visto che ci stai dicendo che questa crisi dura da circa tre o quattro anni non perdere altro tempo...parlane in famiglia e organizzati per seguire una psicoterapia; sarà tempo per te che ti aiuterà in tante cose.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta