Perchè mio padre ha smesso di trattarmi da figlia?

Inviata da Cristina · 13 mar 2017 Terapia familiare

I miei genitori sono separati già da molti anni e da tempo conosco la nuova compagna di mio padre. Prima che iniziassi l'università capitava 1/2 volte a settimana che andassi a dormire da mio padre e la situazione è sempre stata piacevole, infatti non ho mai sentito il peso della sua nuova relazione, anche perchè non ero mai trascurata. Per motivi di comodità a settembre mi sono trasferita da lui in maniera definitiva, con lui vive la compagna, la quale non mi è mai parsa entusiasta della mia presenza fissa purtroppo. C'è da dire che sono una ragazza molto indipendente, mi faccio da mangiare da sola, anche perchè a pranzo sono entrambi fuori per lavoro e a cena mangiano poco e niente, provvedo a tutti i miei bisogni e non mi sembra di dare troppo fastidio visto che a casa la sera non ci sono quasi mai. Nonostante questo da quando vivo qui le uniche parole che mi vengono rivolte da mio padre (mi riferisco unicamente a lui poichè non stimo per niente per vari motivi la sua compagna e non intendo minimamente prendere in considerazione l'opinione di lei) sono di critica. La situazione è diventata talmente tanto pesante per me che passo quasi tutto il tempo in cui sono da sola a casa a piangere, non capisco cosa io abbia fatto per meritarmi questo status da persona invisibile, quando fino a pochi mesi fa sentivo mio padre come l'unica persona che mi volesse davvero bene. La cosa che mi fa soffrire maggiormente è l'esclusione da quasiasi cosa, la sera guardano loro due la tv da soli, la domenica a pranzo non mi viene mai domandato se voglia uscire con loro ecc. L'apice è stato raggiunto quando per più volte non mi è stato detto che sarebbero andati a trovare mio nonno (gravemente malato) e quando ho detto che avrei avuto piacere ad andare con loro la compagna di mio padre, stizzita, ha detto che allora non sarebbe andata lei. Sono tristissima e per ora provo ad assecondare la loro indifferenza, soffro peró molto e vorrei riuscire a risolvere questo conflitto, anche se credo sia difficile in quanto mio padre nemmeno si accorge della mia sofferenza.

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Miglior risposta 14 MAR 2017

Gentile Cristina, ho l'impressione da ciò che lei riferisce che il conflitto che si è venuto a creare è tra lei e la compagna di suo padre, un conflitto in cui suo padre si trova certamente in una posizione difficile.
Ho la curiosità di capire chi ha deciso che lei sarebbe andata a vivere con loro due..
Lei sembra molto decisa a evitare ogni contatto e addirittura considerazione nei confronti di questa donna, e nello stesso tempo sente che suo papà è per leila persona più importante.
Beh, probabilmente queste due condizioni che lei si pone Cristina non vanno molto d'accordo: questa donna ora è nella vita di suo padre.
È possibile che sia arrivato il momento di farci i conti?
Rimango a disposizione
Dott.ssa Lucia Moglie
Psicologa Psicoterapeuta
Ancona e Osimo

Dott.ssa Lucia Moglie Psicologo a Ancona

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14 MAR 2017

Salve Cristina, lei scrive che è andata a vivere da suo padre per motivi logistici, quando invece ci si aspetterebbe che lei fosse curiosa e quanto meno desiderosa di avere una relazione con lui; prova astio verso la compagna e questa sicuramente lo avrà avvertito e riferisce di non stare mai a casa la sera quando loro ci sono. E' davvero cosi sicura che siano loro a non accettarla ? o lei non accetta la situazione di papà con la sua nuova compagna ?
Provi a mettere in discussione i sentimenti ostili che prova e si avvicini a conoscerla, parli con sincerità a papà di queste sue impressioni di essere esclusa.

Dott.ssa Silvia Rotondi Psicologo a Roma

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