Oppressione dai genitori con paure e ansie

Inviata da gialhi · 20 ott 2021

Salve, ho 30 anni vivo con i miei e mi sento oppressa. Mia madre ha una mentalità chiusa, non accetta la mia libertà. Questo mi ha causato ansie, paure, mi sento oppressa dal mio valore e sento che io faccia sempre tutto sbagliato.
Mia madre mi dice che chi ti ama ti corregge, ma io con le sue correzioni mi sento limitata, oppressa e privata della mia femminilità.
Premetto che ho cercato di andare via di casa e lei mi minaccia di denunciarmi ai carabinieri dicendo che ho un certificato medico fatto tempo fa per depressione e disturbi simili, sempre causati da loro. Non solo mi minaccia di fatti che non ho mai fatto solo per la mia libertà e mentalità aperta. Come uscire da questa storia?
Grazie di cuore

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Miglior risposta 1 NOV 2021

Gentile Gialhi,
la prima cosa da capire è se lei ha una autonomia economica e quindi un lavoro. Se la risposta è affermativa vi possono essere le condizioni di base per pensare di vivere responsabilmente la sua libertà personale anche a distanza dai suoi genitori modificando decisamente la relazione con essi.
Se invece non ha un lavoro, in attesa di trovarlo può cercare, meglio se con un sostegno psicologico, di aprire un dialogo nuovo con i suoi familiari per chiarire, al di là del legame affettivo che è da comprendere e definire meglio, quali sono i suoi diritti e i suoi doveri.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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3 NOV 2021

Buonasera,
mi colpisce molto leggere la volontà di fuga e la contemporanea impossibilità a uscire di casa.
Può sembrare banale, ma l'altro non si cambia: quello che si può fare è cambiare noi stessi rispetto all'altro, che sia una persona o più o situazioni di vita.
Le consiglierei di affidarsi ad uno psicologo per gestire meglio questa situazione ed eventualmente capire come fare per "uscire da questa storia".
Rimango disponibile, anche online, qualora decidesse di contattarmi,

Dott.ssa Michela Dicosta

Dott.ssa Michela Dicosta Psicologo a Cantù

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26 OTT 2021

Salve Gialhi,
a volte il "troppo amore" soffoca, ci impedisce di muoverci e di fare la nostra vita. Per sentirsi autonomi e indipendenti anche affettivamente, occorre separarsi, individuare se stessi e i propri bisogni. Mi rendo conto che la situazione da lei descritta non sia semplice, ma forse potrebbe approfondire alcune dinamiche ed emozioni con un professionista, lì appositamente per lei e per le sue necessità.

Resto disponibile qualora lo ritenesse opportuno e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Falconieri Luisa Giada

Dott.ssa Luisa Giada Falconieri Psicologo a Bologna

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25 OTT 2021

Salve Gialhi, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso poichè comprendo quanto possa essere difficile per Lei convivere con questa situazione. A mio parere, chi ama accetta l’altro così com’è e non lo corregge, accettando, appunto, che l’altra persona possa avere delle caratteristiche diverse (nè migliori, nè peggiori) dalle proprie.
E’ una situazione purtroppo delicata che andrebbe ulteriormente approfondita mediante maggiori informazioni.
Ritengo pertanto utile per Lei richiedere un consulto psicologico al fine di approfondire i dettagli della situazione, esplorare pensieri e vissuti emotivi connessi e cercare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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25 OTT 2021

Buongiorno. Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).

Dott. Massimiliano Castelvedere Psicologo a Brescia

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22 OTT 2021

Buonasera.
Mi sembra che lo stato mentale nella quale si trova è quello di sentirsi in difetto e forse impotente rispetto a ciò che sente di essere e di poter fare. Spesso può capitare che i genitori facciano fatica a la separarsi dai figli, allo stesso tempo anche il processo opposto diventa difficile. Credo che un percorso individuale di psicoterapia possa servire a lavorare sulla sua ansia di separazione, e rafforzare l'autostima e la percezione di sé come soggetto unico e differenziato in grado di avere un impatto sul mondo esterno.
Se ha bisogno resto a disposizione.
Un caro saluto
Dott. Gabriele Fichera

Dott. Gabriele Fichera Psicologo a Torino

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21 OTT 2021

Cara Gialhi,
mi sembra di capire, da quanto scrivi, che tua madre non riesce ad accettare e a riconoscere che ormai sei una donna, che può prendere decisioni per sé, giuste o sbagliate che siano, e avere il diritto di essere libera.
Capisco la sensazione di oppressione che provi e il consiglio che mi sento di darti è quello di intraprendere un percorso individuale per rinforzarti, al fine di riuscire a trovare la forza di sganciarti da tua mare.
Se fossi interessata ad approfondire rimango a disposizione e ti faccio un grande in bocca al lupo.

dr.ssa Marcella Giacon
Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Marcella Giacon Psicologo a Padova

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21 OTT 2021

Buongiorno Gialhi! Sento molto rancore e rivendicazione in questo breve suo scritto, ma soprattutto voglia di evadere e vivere la sua vita liberamente. Porre questa domanda è già un primo piccolo passo! Consiglierei vivamente un percorso di supporto psicologico/psicoterapeutico, al fine di trovare la forza dentro di sé (che senza dubbio è presente) per prendere in mano le redini della sua vita. In bocca al lupo. Dott.sa Benini Michela

Dott.ssa Michela Benini Psicologo a San Giuliano Milanese

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21 OTT 2021

Gentile Gialhi,

dalla sua richiesta si percepisce la sofferenza e l’oppressione nello stare con i suoi genitori, la reazione normale a questo vissuto è quella di fuggire.
Provi ad utilizzare la chiarezza con la quale ha descritto cosa sta vivendo come risorsa personale per decidere come uscirne parlando chiaro ai genitori e in particolare alla mamma.
Dove vuole vivere, da quale psicologa/o si vuole fare sostenere per uscire definitivamente dalla dipendenza da questa situazione che la tiene prigioniera.
Solo così potrà a poco a poco differenziarsi dalla simbiosi che la lega ai suoi genitori.
Se lo desidera mi può contattare, sono disponibile anche per consulenze online.

Le auguro di trovare una soluzione e di stare bene.
Cordiali Saluti

Dott.ssa Ester Ponzin

Dott.ssa Ester Ponzin Psicologo a Padova

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21 OTT 2021

Cara Gialhi,
descrive una situazione in cui si sente forzata ad essere e vivere secondo regole e modi di vedere che non sono i suoi, non la rispecchiano. Dalle sue parole questo sembra connettersi a disagio e sofferenza.
Per individuarsi come persona e costruire la propria vita secondo le proprie attitudini e modi di sentire, pensare e comportarsi, è necessario distanziarsi emotivamente da minacce o tutto ciò che la fa sentire costretta, sbagliata o imbrigliata. Non è semplice farlo ma in questo può esserle molto di aiuto un professionista. In un percorso potrebbe comprendere meglio se stessa e le dinamiche che al momento la fanno stare male, e di conseguenza trovare soluzioni più adattive.
Resto a sua disposizione e le auguro di prendere in mano la sua vita e sentirsi appagata nelle scelte, indipendentemente dalle conferme altrui, perseguendo un concreto benessere.
Saluti,
Dr.ssa Annalisa Signorelli (ricevo anche online)

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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21 OTT 2021

Carissima Gialhi,
c’è una difficoltà di svincolo dalla sua famiglia, ostacolato da sua madre. La possibilità per uscire da questa storia è approfondire, in un percorso di psicoterapia, la relazione con i suoi genitori e gli ostacoli che le impediscono di separarsi, non solo fisicamente, ma emotivamente da loro.
Anche sua madre ha delle sue difficoltà personali a lasciarla andare e accettare di “perderla”, fa di tutto per tenerla legata a sé, con la minaccia e la svalutazione, facendola sentire inadeguata.
Potrebbe iniziare una psicoterapia individuale con incontri familiari, per lavorare nel vivo della seduta sulla relazione con sua madre.

Un caro saluto
Dott.ssa Valentina area

Dott.ssa Valentina Rea Psicologo a Pomigliano d'Arco

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21 OTT 2021

Salve, vedersi adulti, ma sentirsi ancora "piccoli" e non in grado di gestire al meglio alcune relazioni interpersonali, lascia proprio quella sensazione di essere ingabbiati e non avere possibilità di uscirne.
Sarebbe opportuno, in un percorso di psicoterapia, ascoltarsi nel profondo per capire quali sono le possibilità e le risorse che ha per gestire in modo funzionale questo rapporto;
Oppure acquisire, potenziare, conoscenze e competenze per il fine suddetto.
Resto a disposizione.

Michele Perillo

Dott. Michele Perillo Psicologo a Roma

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21 OTT 2021

Gentile Gialhi, avendo 30 anni credo che tu possa essere libera di scegliere. I genitori possono restare accanto ai figli e seguirli a distanza per aiutarli nel caso che ce ne sia bisogno ma devono imparare, e i tuoi genitori in particolare, a lasciare che i figli spicchino il volo. Sarebbe utile un percorso ad entrambe ma con professionisti diversi.
Resto a disposizione
Dott.ssa Rosella D'Avola

Dott.ssa Rosella D'Avola Psicologo a Cardano al Campo

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21 OTT 2021

Salve Gialhi,
comprendo il suo bisogno di libertà e di indipendenza. Capisco anche che si possa sentire “bloccata” tra il rimanere e l’andare via in quanto entrambe le direzioni portano con se pro e contro.
Tuttavia, al di là della scelta, ciò che conta veramente è il potersi sentire una persona di valore indipendentemente da ciò che pensa e dice sua madre. Non possiamo cambiare gli altri ma possiamo trovare delle strategie per rapportarci in modo calmo facendo comunque valere la nostra opinione e i nostri valori.
Se vuole iniziare un percorso psicologico sono disponibile anche online.

Dott.ssa Jlenia Marisa

Dott.ssa Jlenia Marisa Psicologo a Rovereto

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21 OTT 2021

Carissima Gialhi,
è ancora in cura per la depressione? Sta affiancando anche una psicoterapia?
Lei è più che maggiorenne e se non ha restrizioni particolari nessuno le vieta di vivere la sua vita come vuole.
Bisognerebbe però capire se ci sono delle limitazioni che sono state richieste da un tribunale o c'è un motivo per cui sua mamma parla di denuncia.
Sono a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)

Dottoressa Stefania Barbaro Psicologo a Milano

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21 OTT 2021

Buongiorno Gialhi, in questa situazione colgo invischiamento e mancanza di confini, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia a maggior ragione se soffre anche di depressione.
Spero di esserle stata d'aiuto
Saluti
Dr.ssa Manola

Dott.ssa Lorena Manola Psicologo a Sacile

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21 OTT 2021

Buongiorno, in che modo un certificato medico la rende denunciabile? Le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia in modo da riprendere in mano le redini della sua vita e scegliere lei (non sua madre) quali scelte fare per orientare la sua vita.
Un caro saluto

Luisa Fossati

Dott.ssa Luisa Fossati Psicologo a Firenze

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21 OTT 2021

Buongiorno Gialhi,
È in cura per la depressione? È importante che oltre all’assunzione di farmaci eventuali affianchi una buona psicoterapia.
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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