Non riesco più a sopportare mio figlio adolescente

Provi con la psicoterapia breve strategica.....

Provi con la psicoterapia breve strategica..

Provi con la psicoterapia breve strategica.

Buonasera,
Mi sento di dirle innanzitutto che l'adolescenza porta con sé conflitti e turbamenti, in quanto il ragazzo in quell'età vede la sua identità frammentata e cerca a tutti i costi di crearne una. Spesso è proprio andando contro ai genitori che l'adolescente riesce a percepirsi "adulto", con idee e pensieri differenti.
Lei con tutta la fatica che ne risulta, cerchi di mantenere il suo ruolo da genitore sia in contrasto sia in accudimento per ogni volta che sarà necessario.
Se le difficoltà si fanno troppo pesanti, le suggerirei di intraprendere un percorso psicologico.
Un caro saluto,
Dott.ssa Angelita Lotti

Provi con la psicoterapia. Troverà ottimi professionisti.

Caro Lupi,

innanzitutto, mal comune, mezzo gaudio! Quasi tutti i genitori di adolescenti hanno infatti problemi con i figli. Quindi coraggio, che è un comportamento passeggero. Se poi, proprio non riesci a gestire tuo figlio, pensa che la cosa che funziona con l'adolescente è diventare "uno con lui", in modo da poterlo conquistare! Hai mai pensato, ad esempio, di portartelo dietro a fare qualcosa che piace fare a te o a lui? Guarda che non basta una volta, deve cioè essere la tua, una scelta di campo! Prova e lo conquisterai.
In questo modo ti starà a sentire più facilmente anche quando ci saranno da fare i compiti, sempre insieme, se possibile.
La questione è: quanto sono disposto a mettere da parte i miei interessi per amore suo?
Sì, lo sappiamo, "ogni scarrafone è bello a mamma sua", ma a volte dobbiamo chiederci veramente come amarli questi figli, e cosa possiamo fare per amarli di più!
Colgo l'occasione per augurarti un buon 2023 con tuo figlio.
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova

Buon pomeriggio
Suo figlio gli sta comunicando un disagio psicologico.
L adolescenza è un momento particolare, non si e' più bambini, ne' uomo..
Le consiglio dei colloqui con uno.psicoterapeuta insieme a suo marito..
E la stessa cosa per suo figlio.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Gent.le Lupi,
La sua richiesta d'aiuto potrebbe essere la conseguenza di una richiesta di aiuto di suo figlio. Sembra che suo figlio abbia una difficoltà emotiva nell'investire in ciò che lo circonda e spesso le difficoltà scolastiche diventano il mezzo attraverso cui gli adolescenti chiedono di essere ascoltati ex aiutati. Si rivolga ad uno specialista che saprà supportarla in questo momento di difficoltà.
Cari saluti.
Luisa Festini

Buongiorno,
l'adolescenza è un periodo molto complesso, il transito dall'infanzia all'età adulta, e ciò comporta la messa in atto di comportamenti alternativi e trasgressivi che servono al ragazzo a cercare di distaccarsi dai caregivers per cercare "la propria strada" e definire la propria identità. E' importante in questa fase esserci, far sentire la propria presenza e cercare di indirizzare, senza costringere, i giovani. Sicuramente non sarà facile.
Invito a pensare, anche, ai propri bisogni e so-stare con le sensazioni provate così da comprenderle e riuscire meglio nella gestione quotidiana sia del figlio ma anche propria.
Spero di aver dato uno spunto di riflessione.

Dott.ssa Marcella Bassi

Gentile utente, sembra non conoscere affatto le caratteristiche e le modalità relazionali tipiche della fase adolescenziale.
Mi sembra piuttosto che sarebbe da approfondire il motivo della sua insofferenza e, a quali modelli comportamentali fa riferimento, se ritiene che l'atteggiamento di suo figlio sia strano. Come dovrebbe essere suo figlio per non darle problemi? Riferisce di averlo supportato per insegnarle un metodo di studio e che i suoi sforzi sono stati vanificati... forse il problema alberga in lei, nel suo timore di essere un genitore inadeguato e ciò le provoca un forte senso di frustrazione. Dalla descrizione che ha fatto di suo figlio, emergono
soltanto giudizi; forse dovrebbe cambiare atteggiamento nei suoi confronti, magari le cose potrebbero andare meglio. Detto questo, considerando il fatto che la fase adolescenziale di suo figlio è appena iniziata ed ha davanti a sé ancora tantissimi anni, le suggerisco di farsi aiutare, o attraverso un percorso di terapia familiare o un percorso di sostegno alla capacità genitoriale oppure un percorso personale individuale per comprendere meglio i motivi di tanta insofferenza. Dott.ssa Daniela Noccioli.

Buongiorno,
Descrive una forte fatica, le va di farsi accompagnare in un percorso che la supporti genitorialmente?
Resto a disposizione
Buona giornata

Buongiorno ,
e grazie per le righe che ha scritto qui.
Suo figlio è entrato nel periodo dell'adolescenza , che può essere molto tumultuoso.
I suoi sforzi non sono vani , e quello che sembra inutile può tornare invece ed essere compreso più avanti.
Lei può cercare un supporto e fare un percorso di ascolto utile per Lei e per suo figlio, e trova anche qui validi professionisti.

Gentile Lupi,
Il dialogo fra genitori e figli in adolescenza diventa sempre più difficile. Ogni adolescente infatti è alla ricerca di un'identità stabile, che però passa, in molti casi, proprio attraverso la messa in atto di comportamenti che trasgrediscono le regole sociali. Per questo disobbedire alle regole scolastiche o all'autorità genitoriale diventano comportamenti frequenti, ma spesso, i risultati di questi comportamenti portano ad uno stato di delusione e di disorientamento, che fanno perdere all'adolescente la possibilità di capire quale sia la "strada giusta" per se stesso. Eccitazione e paura si intersecano fra loro in un groviglio emotivo difficile da sciogliere. Infatti, anche se non lo ammettono, i figli adolescenti hanno bisogno che qualcuno ponga loro dei limiti, che contenga tali agiti e che possa aiutarli a comprendere il significato delle proprie azioni.
Gli adolescenti non ascoltano le vostre parole, anche se studiate a puntino, perché devono nascondere la loro fragilità emotiva dietro alla maschera della ribellione, ma vi osservano, continuamente e attentamente, perchè in qualche modo sfidano la vostra capacità di essere genitori, pertanto è bene cercare di essere un modello di comportamento, coerente con quello che si chiede loro di fare o di essere.
Le consiglio d'intraprendere un percorso psicologico, per individuare gli specifici comportamenti che si innescano nella vostra relazione figlio-genitori, per poter trovare delle strategie efficaci per migliorare il rapporto e per porsi nella condizione di guida per suo figlio. Inoltre, se sarà necessario e se suo figlio vorrà integrarsi, il percorso potrebbe includere anche lui.
Spero di esserle stata utile e resto a disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca

Buongiorno,
L'adolescenza è un periodo molto complicato, i ragazzi ricercano la propria identità e barcollano un po' nel buio provando e testando , probabilmente sta mettendo alla prova anche lei. È difficile ma deve porsi in maniera aperta a lui e non mettendo un muro, dei paletti o delle regole impossibili da rispettare per lui. Se non ha tempo per terapia o consulenze le posso consigliare dei libri sull'adolescenza così da comprendere meglio cosa si attraversa a questa età, per qualsiasi info mi scriva pure
Buona giornata

Buongiorno,
l'adolescenza è un periodo difficoltoso per qualsiasi genitore e le parlo anche per esperienza personale.
Crescendo suo figlio tende verso l'individuazione staccandosi dalle "vecchie" relazioni familiari. il frutto della sua perseveranza nello stargli accanto e non di sopra lo raccoglierà più avanti.
se poi ritenesse che il clima familiare sia troppo teso potrebbe optare per una terapia familiare.
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico

Gentile signor o signora Lupi, suo figlio sta facendo il suo mestiere di adolescente avendo attraversato tutta la preadolescenza dentro la pandemia, aspetto che sembra essere stato dimenticato! Alcune delle molteplici conseguenze della pandemia sono proprio apatia e scarsa voglia di socializzare, i genitori invece sono sempre più prestazionali rimproverando e accusando i propri figli con ogni sorta di critica possibile.
Forse c'è proprio bisogno del contrario: lasciare un attimo da parte le proprie ansie di riuscita dei propri figli entrando nella dimensione dell'accoglienza e della condivisione empatica.
Vi suggerisco un percorso di sostegno genitoriale per poter comprendere meglio ciò che sta accadendo a vostro figlio e come accompagnarlo in questa fase.
Spero di essere stata utile
Dottoressa Aniela Corsini

L'adolescenza è un momento complesso della nostra vita, sia per i figli sia per i genitori. Comprendo il suo non riuscire più a sopportare suo figlio, i quattordicenni sanno essere esasperanti, forse questo sentimento potrebbe essere provato anche da suo figlio verso di lei. Invece di mettersi nella posizione dell'adulto che insegna, perchè non prova a diventare un faro: una figura che c'è, su cui suo figlio sa di poter contare, ma che, allo stesso tempo, lo lascia fare, anche con la possibilità di sbagliare. Lasciar fare non vuol dire che tutto è permesso, ovviamente, ma vuol dire accettare che suo figlio possa discostarsi da ciò che lei vuole per lui.
Contemporaneamente può pensaer a un consulto famigliare, per trovare uno spazio comunicativo vostro, sicuro e condiviso, cosi da comprendervi a vicenda un po' di più.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.