Sono un ragazzo di 18 anni ed il mio psicologo mi ha detto che non sono affatto empatico a causa del mio narcisismo spropositato che mi costringe a non voler mai indossare i panni degli altri. Io ci provo in tutti i modi perché è una caratteristica che davvero vorrei possedere, passo ore al giorno con gli occhi chiusi concentrandomi e cercando in tutti i modi di immaginare che cosa senta l'altro, ma proprio non mi riesce! È davvero un "dono" l'empatia? Io credo di non possederlo affatto e la cosa mi distrugge (narcisismo). Mi sarebbe tanto piaciuto diventare un'analista, che posso fare?
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10 APR 2015
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Tranquillo Narciso!
per quanto tu possa essere "narciso" anche tu possiederai certo dei "neuroni specchio" che sono proprio quelli che "rispecchiano" le emozioni e ci permettono di comprendere istintivamente l'altro, compresa la capacità di leggere il comportamento non verbale.
Pertanto penso che la tua supposta incapacità di leggere le emozioni e di immedesimarti sia dovuta ad una paura interna che ti blocca (una sorta di autodifesa).
Anche il fatto di sforzarti e di concentrarti per ottenere il risultato dell'empatia non mi sembra un modo giusto di affrontare il problema, trattandosi di qualcosa che si deve "sentire" occorre essere naturali e lasciare che il processo avvenga.
Devi superare la paura e lasciarti andare.
Tuttavia esistono anche individui di natura poco empatici e quindi bisogna anche tenerne conto ad es. coloro che soffrono di sindrome di Asperger hanno questa difficoltà.
Se fosse il tuo caso lo psicoterapeuta lo avrebbe compreso e ti avrebbe informato credo.
A mio parere il fatto stesso che tu ti stai impegnando e il fatto stesso di esserti posto questa domanda e il fatto di desiderare l'empatia è già una forma di empatia e quindi direi che devi andare avanti con modalità più rilassate che ti porteranno al "sentire" l'altro ...gli altri.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci psicoterapeuta in Ravenna
15 APR 2015
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Caro Narciso,
vorrei tranquillizzarla dicendole che l'empatia che tanto dice di non avere non è solo innata ma è una condizione che si affina con la pratica, l'esercizio e noi professionisti lo sappiamo bene; e' vero ci sono persone che nascono col dono di riuscire ad immedesimarsi nell'altro senza fatica con maggiore facilità rispetto ad altri lo riconosco. Nel suo scritto, rileggendo le parole utilizzate nell'esporre il suo disagio percepisco un aspetto di grande importanza che si chiama "desiderio" non lo sottovaluti, mi raccomando. A volte ritenere di essere incapaci di qualcosa, rappresenta semplicemente una difesa per evitare di esporre le ns fragilità, non un'incapacità assoluta di non riuscire in ciò che noi desideriamo. Infine, anche la scelta di propendere per uno studio come l'analisi offre un ulteriore e prezioso elemento di "rinforzo" in questo suo obiettivo, raffigurandosi addirittura come l'esperto, il professionista.
Si faccia guidare da qualcuno, con coraggio continui è sulla strada giusta ...
cordialmente dr.ssa Parmeggiani
14 APR 2015
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L' empatia è una caratteristica umana che tutti possono utilizzare. Apri gli occhi e guarda l'altro, osservati intorno e stupisciti di ciò che puoi vedere e comunica ciò che osservi!
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9 APR 2015
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Salve! L'empatia è una competenza che si acquisisce attraverso lo studio e la pratica, tuttavia, ci sono individui più dotati di altri, in quanto più proiettati verso l'altro. Nel suo caso il desiderio di acquisire questa competenza potrà realizzarsi gradatamente, man mano lavori, insieme al suo terapeuta sul suo narcisismo. Infatti, il risultato del lavoro terapeutico lo porterà a scoprire che esiste un altro diverso da sé, altrettanto valido, sensibile, apprezzabile e degno di essere preso in considerazione. Buon lavoro!
Dott.ssa Culcasi
8 APR 2015
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Buongiorno, in effetti l'empatia è in parte un dono, ma anche qualcosa che si può sviluppare. Non so da quanto tempo ha iniziato il suo percorso terapeutico, ma dopo un certo tempo dovrebbe iniziare a sentire dei miglioramenti nella capacità di stabilire un contatto emotivo, con il suo terapeuta e, di conseguenza, via via anche con altre persone. L'empatia non può essere mai del tutto assente. Se il suo desiderio è quello di diventare un analista, credo che in qualche modo un certo livello di empatia sia già presente in lei. La psicoterapia potrà aiutarla a svilupparlo e a creare le giuste condizioni per farlo emergere. Un grosso in bocca al lupo. Un caro saluto. Dott. Massimo Perrini
8 APR 2015
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Gentile ragazzo,
è possibile che i suoi desideri di diventare un'analista e gli stessi suoi sforzi per diventare empatico indichino un bisogno di essere considerati, importanti ecc., in linea con quanto dettole dal suo psicologo.
Purtroppo a volte più ci si sforza di ottenere una cosa meno si ottiene. La cosa migliore è applicarsi al campo verso cui si hanno più attitudini naturali, per ovvi motivi.
Penso perciò che il suo psicologo dovrebbe lavorare in questa direzione, inoltre dovrebbe saper trovare le giuste strategie per compensare i suoi bisogni narcisistici e farla aprire anche al mondo degli altri.
Cordiali saluti