Non mi tolgo un uomo dalla testa
Ho 51 anni, sono sposata da 28 anni, ho due figlie laureande, famiglia e lavoro che mi danno soddisfazioni.
Da qualche tempo, sono subentrate difficoltà dalle nostre famiglie, per problemi di salute di genitori e fratelli, che stanno minando la nostra serenità.
E io non sopporto più il carattere perennemente polemico e agitato di mio marito (bestemmia, mi tratta male).
Ho iniziato a pensare di più a me stessa.
E a rifiutarmi di essere quel pilastro di tranquillità per tutti.
Ho incontrato un uomo, 60 anni, olandese.
Io ho una piccola struttura ricettiva, lui è stato mio ospite con la moglie.
Mentre era qui, abbiamo conversato.
Un buon feeling intellettuale.
Un'altra ospite pensava fosse mio marito e gli ha detto di avere cura di me.
Questo malinteso ha però evidenziato qualcosa.
Una volta ripartito, ha iniziato ad inviarmi messaggi via whatsapp, conversazioni quotidiane varie, E io ho interagito.
Poi, dopo un mese, una sera i toni sono diventati più confidenziali ed intimi.
Mi ha detto di essere affascinato da me.
Successivamente, si è spinto a scrivermi che lo eccitavo e che avrebbe voluto baciarmi ecc.
(sempre con tono gentile e mai volgare).
Io gli ho detto che avrei voluto fare di tutto perchè potesse accadere.
Abbiamo continuato a scriverci qua e là, poi io ho capito che effettivamente non potevo più fare a meno di lui e delle sue parole.
Una volta mi ha anche telefonato, ed io ero talmente emozionata che avrò detto due parole.
Lui mi ha sempre scritto quando poteva, evitando i momenti in cui era con la moglie.
Io pure.
Poi, sono partiti per una vacanza e mi ha avvisato che difficilmente avrebbe potuto interagire con me in quel periodo.
Certo, io ho capito, ma ogni tanto gli scrivevo qualcosa lo stesso.
E lui mi rispondeva ogni tanto.
Poi, ero talmente invasa dalle farfalle nello stomaco, che gli ho scritto una mail un po' più articolata per dichiarare questa mia attrazione per lui e quanto non mi sarei mai aspettata che mi potesse accadere.
Al suo rientro dalla sua vacanza, mi ha scritto via mail che "era molto lusingato, che sono una donna fantastica, ma che non riusciva a gestire la cosa, che ha la sua vita là..." e mi ha augurato di essere sempre felice.
E mi ha bloccato su whatsapp e probabilmente sul cellulare in generale, per evitare i messaggi istantanei (o chiamate, che non avrei mai comunque il coraggio di fare).
Io gli ho risposto via mail che "se avessi sbattuto la testa contro un muro, probabilmente, mi sarei fatta meno male".
Io gli ho scritto inizialmente via mail dicendo che questo blocco mi fa stare male, perchè non sono una persona da bloccare, ma lui non mi sblocca.
Da allora, da un mese, gli sto scrivendo via mail alla sera, per condividere pensieri vari, cose che sto facendo in questi giorni, nella speranza che prima o poi si rifaccia sentire.
So che legge tutte le mail, ma tutto tace.
A me manca moltissimo, non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione, penso a lui continuamente e vorrei che ritornasse sui suoi passi.
Soprattutto, questa cosa di essere “bloccata” mi frustra tantissimo e ho la dignità a terra.
Cosa potrei fare per recuperare dignitosamente la situazione e riaprire questa porta?