Non mi sento pronta a convivere con lui
Gentili signori psicologi,
Ho 33 anni e da un pezzo sono alle prese con la questione in oggetto.
Da 7 anni ormai sto insieme a un uomo di 7 anni più grande di me, quindi a oggi quarantenne, e all'inizio tra di noi sembrava andare tutto bene, tranne per il fatto che suo padre è morto dopo due mesi che stavamo insieme.
La nostra relazione è rimasta statica in questi anni: io vado da lui nel weekend ( vive da solo in quella che era la casa di famiglia) e lo aiuto nella sua attività; durante la settimana vivo con i miei.Abitiamo a 20 km di distanza.
In tutti questi anni non mi ha mai chiesto di fermarmi da lui in maniera stabile, io all'inizio non vedevo l'ora, adesso invece ho perso ogni entusiasmo, non mi interessa più, anzi, dirò di più: mi spaventa, non mi sento assolutamente pronta e non so francamente se e quando lo sarò mai.Non che con i miei genitori sia tutto rose e fiori o che mi servano e riveriscano,anzi, è tutto un litigio!Molto semplicemente: non me la sento, non ne ho più voglia, è come se la minestra di fosse troppo raffreddata e non mi andasse più, non provo più nessuna spinta a farlo.
Non so come uscire da questa situazione: lui non si decide a fare qualche lavoro di ristrutturazione alla casa che sarebbe d'obbligo, a me non importa più e i miei genitori non fanno altro che insistere affinché me ne vada a vivere da lui o comunque me ne vada di casa, ma la mia situazione economica non è tale da consentirmelo.
Peccato che vivere con lui...non mi vada più, non so se sia quello che voglio, almeno per ora, e ciò nonostante il fatto che non stia bene con i miei.
Non so come uscire da questa situazione.
Grazie mille,
Mary