Buongiorno,
Premetto che non so davvero come iniziare a discutere del mio problema. Sono andata da due psicologi diversi a causa di FORTI problemi legati all'ansia, delle volte sembrava passare, ma poi tornava dal nulla in momenti di completo relax.
La mia ex psicologa mi voleva prescrivere dei farmaci, e nonostante né fossi tentata, penso tutt'ora che sarebbe pericoloso in quanto con la testa mia ne farei abuso.
Ho avuto diverse ricadute, momenti di pura angoscia, depressione terribile, sensazione di esplodere da un momento all'altro.
Adesso sono in un periodo non proprio bello, ma nemmeno bruttissimo, in cui continuo a chiedermi quale sia il mio posto.
Essendo depressione esistenziale, mi fa male pensare spesso che non ha senso continuare a cercare se nulla ha un senso. Vorrei però continuare per la mia famiglia che non crede che io abbia dei problemi, e se ne parlassi con loro non cambierebbe nulla, mi farebbero stressare di più.
Vado comunque da uno psicologo in questo periodo.
Il mio problema più grande però è la mia indecisione, non riesco a capire che cosa voglio o se lo voglio perché cambio spesso idea, e ultimamente non mi riconosco più.
Sono più irritabile, piango dal nulla, non riesco a concentrarmi neanche per le cose che mi interessano. Sono diventata nemica di me stessa, perché se voglio fare qualcosa so che non posso perché non ho proprio mentalità per farla. Ho un continuo tipo di carattere da un giorno all'altro e mi odio per questo.
Ho 23 anni e ho paura che tutto questo con l'andare avanti mi porterà a problemi maggiori, ma non so a cosa possa essere dovuto. Vedo gli altri andare avanti con difficoltà, ma non con la difficoltà che ho io, mi sembra di vedere le cose più grandi di come le vedono gli altri, ed è estenuante non potersi godere una giornata fuori con la paura di non sembrare normale o la paura di stare male.
Scusate, so di avere troppi problemi ma scriverli qui mi fa sentire un po' meno pressata. Al mio psicologo ho detto tutto, ma non sento ancora miglioramenti.
Grazie e buona giornata.
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26 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Credo sia opportuno innanzitutto che lei abbia bisogno di una puntuale diagnosi differenziale per comprendere bene con quale tipo di disturbo si ha a che fare e di conseguenza, quale sia il trattamento più indicato. Ci sono alcuni elementi, come il probabile abuso di farmaci, il senso di angoscia, le difficoltà a mantenere un'immagine stabile di sé e la disregolazione emotiva, farebbero ipotizzare un tipo disturbo molto particolare. Chieda al suo psicologo di definire l'aspetto psicodiagnostico e il piano di trattamento. Posto che i farmaci non li può prescrivere una psicologa, ma è prerogativa dello psichiatra, comunque potrebbero aiutare ad attenuare i sintomi, ma sono necessarie terapie specifiche che la aiutino a tollerare le emozioni disforiche e a mantenere il focus sugli obiettivi che si pone. Quando lei dice che non sa cosa vuole, è probabilmente dovuto al fatto che tutto ciò che si vuole fare implica fatica e concentrazione. Le emozioni come ansia e tristezza o anche la semplice stanchezza fisica e mentale (dovuta a rimunginio), interferiscono con la capacità di mantenere concentrazione e motivazione. Quando queste emozioni insorgono, la fanno pensare che non sta facendo quello che vuole. In realtà, necessita solo di imparare a sostenere le emozioni negative e non costruire su di esse pensieri negativi.
28 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Vero,
quello che sto per scriverle credo che le sembrerà un po’ pazzesco, qui, in un portale di psicologi e in questo spazio testuale con cui la popolazione si interfaccia con noi.
Bene, quello che mi senti di dirle, con grande serenità, è di fare un profondo respiro e di prendersi del tempo, ma un tempo davvero di qualità.
Un tempo di qualità, mi creda, non deve essere speso ad accumulare pareri clinici per quanto io comprenda il suo disagio e la sua voglia, il suo bisogno di scrivere, scriverci, il suo dolore, le sue ansie, il suo umore abbattuto e il suo senso di vuoto.
Lei ha un terapeuta, impegna le sue ore e i suoi soldi in quel percorso. Abbia fede in quello che sta facendo e che ha scelto. Dia tempo al collega e, soprattutto, dia il tempo a sé stessa di esprimere un cambiamento!
Mi credo, non sarà imbottendosi la testa di consigli, che vengano da altri o da noi psicologi, che la sua mente si riorganizzarà con serenità. Se far girare gli ingranaggi a mille funzionasse per portarci serenità e felicità, io dico che lei da tempo avrebbe già trovato la sua pace.
E invece pare di no.
Proviamo a fare qualcose che non ha mai fatto o ha fatto di rado?
Si fermi. Faccia un bel respiro. Si sieda e guardi il volo di un uccello.
Smetta (nei limiti del possibile…) di PRE-occuparsi, cioé di occuparsi ansiosamente e prima del tempo di ciò che potrebbe accadere come no (e spesso non accade nulla di ciò che avevamo temuto!).
Lasci stare il “cosa sarà di me domani visto che ho tutti questi problemi.
Mi creda, la vita è la somma di un giorno dietro l’altro.
Pensi alle sue giornate, prima l’una, poi l’altra.
Riparta dagli essenziali, solo così ritroverà la sua essenzialità.
Spero che qualcuna delle parole scritte qui, anche se magari le suonano ostiche ed irritanti sulle prime, arrivino a lei come semi.
Un grande in bocca al lupo per tutto
dott. Alessandro Pedrazzi
27 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Vero, mi spiace per la situazione pesante che riporta, sicuramente non è facile viverla, però pensi che sta cercando di affrontarla. Com'è stata a scrivere tutto ciò? come sta nella relazione con il suo psicologo? Da quanto tempo ci va? Per riuscire ad affrontare cose così pesanti ci vuole tempo, oltre che impegno e costanza, e non sempre il professionista che si sceglie è quello giusto per noi stessi, tuttavia è importante non demordere come sta facendo. Rimango a disposizione nel caso avesse bisogno.
26 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
BUONGIORNO
Innanzitutto nessun psicologo può prescrivere farmaci.
Ma solo.uno psichiatra o neuropsichiatra.
Per quanto riguarda i miglioramenti, ci vuole tempo, la psicoterapia serve per avere consapevolezza di se' , attivare le proprie risorse individuali. Per affrontare le nostre tematiche
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
24 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Capisco che stia attraversando un periodo molto difficile. La depressione esistenziale può essere molto impegnativa da affrontare, poiché solleva domande profonde e spesso angoscianti sul significato e lo scopo della vita. È importante che continui a lavorare con il suo psicologo, poiché la terapia può essere un modo molto efficace per affrontare questi problemi.
La sua indecisione e la sua lotta con il senso di identità possono essere legate alla sua depressione esistenziale. Quando ci si chiede costantemente il significato della vita, può essere difficile prendere decisioni o sentirsi sicuri di sé.
È importante ricordare che non è sola in questo. Molti affrontano domande esistenziali e lottano con la depressione. Ci sono risorse disponibili, come gruppi di sostegno, libri e corsi online, che possono aiutare a navigare in questi problemi.
Infine, è importante prendersi cura di sé. Questo può includere l'assicurarsi di avere un'alimentazione sana, fare esercizio fisico regolare, cercare di mantenere un sonno regolare e prendersi del tempo per rilassarsi e fare cose che le piacciono.
Ricordi che è importante dare tempo al tempo. La terapia può richiedere del tempo per mostrare i suoi effetti e ogni persona ha il suo ritmo. Non si scoraggi se non vede miglioramenti immediati. Sappia che è forte per aver cercato aiuto e per continuare a lottare ogni giorno. Non esiti a cercare ulteriore supporto se ne sente il bisogno.
